Tor Bella Monaca: 3 sgomberi e sospetto di abuso presso la Torre della Legalità dell'Ater

Al civico 50 di viale Santa Rita da Cascia è stato eseguito lo sgombero di una famiglia con due figli minori a carico e con la regolarizzazione in corso di verifica. La Torre diventa dell'Illegalitàtà!

Roma -

A viale Santa Rita da Cascia, nel cuore di Tor Bella Monaca un folto schieramento di forze dell’ordine, tra vigili, polizia e carabinieri, ha eseguito tre sgomberi da altrettanti appartamenti Ater. Tra le torri Ater interessate all’operazione, al civico 50, c’è la famosa “Torre della Legalità”, luogo di grande propaganda ad ogni tornata elettorale. Fin qui purtroppo nulla di nuovo se raffrontato ai numerosi “blitz” che si stanno susseguendo in tutta Roma da febbraio 2022. La novità è che oggi ad essere sgomberata è una famiglia vincitrice di ricorso al Tar nei confronti dell’Ater stessa, con sanatoria in corso non definitivamente respinta. Si, non definitivamente, poiché a dover emanare il provvedimento di respingimento della domanda di regolarizzazione è esclusivamente Roma Capitale e non risulta, ad oggi, che questo sia stato emesso né notificato. Da sottolineare è inoltre l’ipocrisia di Ater che, ripetutamente sollecitato dalle mobilitazioni di Asia-Usb, ha sempre sostenuto che non sarebbero stati eseguiti sgomberi in presenza di fragilità sociali, minori a carico compresi. Almeno in una delle tre famiglie sgomberate oggi ce ne erano due. Il dubbio sulla legittimità dello sgombero di stamane dunque è più che legittimo, fondato anche dalla nuova diffida ricevuta dal nucleo in aprile 2023, prontamente contestata dall’inquilina con l’ausilio del legale di fiducia.

Insomma uno sgombero all’insegna dell’illegalità: un contenzioso al Tar vinto dall’inquilina, un procedimento in corso e non concluso, quello di regolarizzazione, e uno sfratto subito con modalità muscolare nonostante la presenza di due minori all’interno dell’alloggio. Asia-Usb, oltre che a esprimere piena solidarietà alla famiglia per lo sgombero subito ingiustamente, sta attivandosi per garantire il reimpossesso dell’immobile, ricorrendo alle vie legali, nel più breve tempo possibile.

Infine esprimiamo pieno disaccordo con le politiche repressive portate avanti da Prefettura ed Ater. Ogni settimana tre o quattro famiglie si ritrovano per strada da un giorno all’altro senza che nessuno si preoccupi di verificare lo stato di bisogno o di indigenza del nucleo. Nel frattempo non esistono alternative per chi viene sfrattato e i nuclei rischiano la dispersione presso le strutture di accoglienza emergenziale e questo spesso causa disgregamento del nucleo, perdita del posto di lavoro etc…

A fronte di tutto ciò va organizzata una forma di resistenza civile, capace di difendere il Diritto alla Casa, impedendo che le istituzioni, nel silenzio generale, ergano sempre più “Torri dell’Illegalità”

Asia USB Roma