Torino, cariche contro picchetto antisfratto. A Roma occupata sede Anci
Martedì 17 Settembre 2013 09:30
ore 12: tutte le persone fermate sono state rilasciate senza denuncia ad eccezione di una ragazza che la Questura vuole denunciare per resistenza a pubblico ufficiale con l'accusa di aver colpito un celerino.
ore 11.30: a Roma sotto la sede dell'Anci in via dei Prefetti è arrivata la celere ma il presidio non demorde. Centinaia di sfrattati e di attivisti dei movimenti per il diritto all'abitare continuano a presidiare interno ed esterno dell'edificio esigendo risposte concrete sull'emergenza casa.
A Torino i compagni e le compagne fermati sono state trasferiti nella caserma di via Tirreno per essere identificati; si parla di 17 persone in stato di fermo.
Inizia l'autunno di lotta per il diritto all'abitare!
Torino: con la ripresa dell'autunno la Questura ha rimesso in campo la strategia del concentrare diversi sfratti nel terzo martedì del mese (già sperimentata durante tutto lo scorso anno) con l'intento di disperdere e indebolire la resistenza e i picchetti.
Obiettivo mancato, ancora una volta: anche quest'oggi decine di persone hanno presidiato dalle prime ore del mattino gli ingressi di diverse abitazioni che erano sotto minaccia di sfratto in diverse parti della città.
Se in corso Agnelli la resistenza ha fatto ottenere un rinvio di un mese, in via Goito, nel quartiere popolare di San Salvario, lo sfratto di una famiglia è stato eseguito solo grazie all'ennesimo uso della forza: il quartiere era stato completamente militarizzato per permettere lo sfratto di 3 persone dalla propria abitazione ma lo schieramento di celerini non ha fatto desistere quanti erano presenti per resistere e difendere il diritto alla casa. Intorno alle 10 è partita una prima carica, seguita poco dopo da una seconda più grossa con la quale la polizia ha rincorso il presidio fin dentro la piazza del mercato di San Salvario. Diverse persone sono state fermate durante le cariche e sono attualmente in stato di fermo per essere identificate. Dopo le cariche il presidio si è ricompattato all'interno della piazza che ospita il mercato.
Nel frattempo a Roma i movimenti per il diritto all'abitare hanno occupato la sede dell'Anci (l'Associazione Nazionale Comuni Italiani, esponendo uno striscione che punta il dito contro la situazione sempre più insostenibile del diritto all'abitare in tutta Italia, chiedendo il blocco immediato degli sfratti e rilanciando verso la giornata di mobilitazione nazionale del 19 ottobre.