"Tre giorni senza acqua" Comitato torri Zingonia fuori dalla sede Uniacque

Bergamo -

“Siamo da tre giorni senza acqua, abbiamo chiesto spiegazioni e nessuno ci risponde”. Gli abitanti delle torri di Zingonia riuniti in comitato sono nella sede di Uniacque, a Ghisalba, per protestare contro il taglio della fornitura di acqua. Da luglio ad oggi hanno pagato le bollette per 1500 euro (più altri 1500 per sistemare l'impianto), come da accordi con la società, ma da tre giorni l'acqua non scende più dai rubinetti dell'Anna 1 e nemmeno dalla fontana in cortile. Molte famiglie anche con bambini vivono una situazione di estremo disagio.

 

“L’obiettivo è chiaro – spiegano dal comitato -: cacciare più inquilini possibili dalle Torri, demolirle per costruire un centro commerciale. Uniacque  ha tagliato la fornitura di acqua ad Anna 1 lasciando a secco famiglie con bambini e vecchi nonostante queste abbiano sempre pagato la bolletta. La  fornitura era regolata da un accordo non scritto (così si usa nel porto franco di Zingonia!) tra Uniacque e inquilini che avevano concordato un pagamento forfettario di 500 euro mensili regolarmente versati (ci sono le ricevute). Ma non risultano, dicono, agli uffici amministrativi di Uniacque. Così, al “naturale” degrado dovuto all’incuria e alla inesistente manutenzione delle Torri, si sommano vere e proprie azioni intimidatorie per rendere sempre più invivibili gli edifici. Una strategia che il Comitato degli abitanti di Zingonia vuole contrastare con forza”.


Zingonia, torri in balìa di spacciatori

Il Comitato: «si vuole solo demolirle»

«Gli spacciatori sono sempre più presenti e le istituzioni sono interessate unicamente alla demolizione delle torri». E’ quanto sostiene in un comunicato il Comitato abitanti di Zingonia in merito alla situazione dei palazzi Anna e Athena.

Nel documento si afferma che è fallito «l’acquisto a cifre irrisorie degli appartamenti (meno di 8mila euro per 70 metri quadri), funzionale al successivo abbattimento ed alla successiva edificazione di un centro commerciale».

In merito alle occupazioni «gli abitanti di Zingonia - prosegue il comunicato - , esasperati dalla situazione, hanno deciso di intervenire personalmente. Si sono riappropriati dell’appartamento sottraendolo agli spacciatori, l’hanno ripulito e sistemato e hanno iniziato ad utilizzarlo per tenere corsi di italiano ed uno spazio giochi per i bambini».

Il Comitato aggiunge poi che il Sindaco avrebbe chiesto l’intervento dei carabinieri per sgomberare l’appartamento. «E le forze dell’ordine hanno deciso di fare rispettare la legge: un bliz durante un corso di italiano ha permesso di denunciare una decina di abitanti delle torri per occupazione abusiva, di distruggere i cartelloni disegnati dai bambini, di lasciare di nuovo l’appartamento in balia degli spacciatori, che tempo due giorni si sono riappropriati delle stanze».

«Come è possibile per i proprietari e i residenti delle torri continuare in questo modo - è la conclusione . Come è possibile continuare a vivere sotto questo duplice assedio, composto da un lato dagli spacciatori sempre più presenti e fuori controllo, e dall’altro dalle istituzioni interessate unicamente alla demolizione delle torri?»

In merito alla questione del rifornimento idrico, il Comitato afferma che vi sarebbe «un accordo non scritto tra Uniacque e i palazzi» che prevederebbe che «ogni condominio versi forfettariamente alla società € 500,00 al mese per il consumo dell’acqua, mail palazzo Anna 1 si trova senz’acqua»

 

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