Trento, regalo di natale agli inquilini delle case popolari: aumenti di gas e luce portano il condominio a 1000 € al mese.
L’Itea invia agli inquilini ingiunzione di pagamento che presagiscono le richieste di sfratto!
Nonostante il governo stia provando a erogare bonus per disagio sociale, del tutto insufficienti, nonostante l’evidenza di una grave crisi sociale dovuta all’inflazione, all’erosione del potere di acquisto di salari e pensioni, nonostante le multe salate erogate dal Garante alle società fornitrici di energia e gas per non aver rispettato le norme in materia ed aver triplicato i prezzi a danno degli utenti, a Trento i cittadini vengono messi sotto attacco perché impossibilitati a pagare spese condominiali arrivate in alcuni casi a oltre 1000 euro al mese!
La storia degli inquilini delle case popolari di Trento ha dell’incredibile.
Parliamo delle case popolari di proprietà di ITEA Spa, società a capitale interamente pubblico, ovvero di proprietà della Provincia Autonoma di Trento, che vedono la presenza nelle 14 torri, costruite negli anni 60, di oltre 2000 inquilini, ovviamente della fascia più debole della popolazione.
ITEA decide nel 2021 di assegnare a società esterne la gestione dei condomini tenendo in gestione diretta solo l’amministrazione di due torri.
Le tre società che amministrano, con elementi di scarsa chiarezza per i condomini, rispondono a ITEA del loro operato e non rendono partecipi gli inquilini delle scelte che operano nei contratti di fornitura per il condominio.
Così succede che nel 2022 in piena crisi economica gli inquilini si vedono recapitare delle spese condominiali complessive triplicate rispetto alle precedenti.
Inutile dire che alle richieste di spiegazioni degli inquilini le risposte evasive sono state: la guerra, l’aumento generale dei carburanti e del trasporto dei carburanti, l’inflazione!
Nel 2023 gli inquilini si rivolgono ad AS.I.A (Associazione Inquilini Abitanti) per essere supportati.
Alle numerose richieste formulate da AS.I.A. di spiegazioni ad oggi sono arrivate solo parziali risposte mentre è emersa una situazione confusa e di dubbia liceità.
Fatture della società COMAT che fornisce gas, pur non sapendo da chi lo acquista non essendo riconosciuta da ARERA come fornitore di gas, che non spiegano i vertiginosi aumenti delle fatture se non un generico aumento dei prezzi del trasporto carburante, che fanno riferimento al prezzo del gas stabilito da ARERA riportando parametri diversi da quelli indicati da ARERA per lo stesso periodo e che si rifiuta di dare informazioni più dettagliate.
Bilanci con ripartizioni in millesimi delle spese molto fantasiosi visto che nello stesso bilancio redatto da uno dei tre amministratori è riportato: “… in assenza di dati di consumo riscaldamento sono conservati a bilancio i dati storici; …”
ITEA che dovrebbe tutelare gli inquilini si rifiuta di incontrare chi li rappresenta e di fornire spiegazioni sull’eccessivo costo delle spese condominiali, nonostante siano stati in più occasioni chiesti incontri e confronti.
Non si esenta invece, ITEA, di mandare lettere agli inquilini per comunicare che se entro il 6 dicembre non pagano procederanno a formulare decreto ingiuntivo.
La Provincia di Trento si chiama fuori da questa partita come se non fosse proprietaria di ITEA ma, soprattutto, come se i cittadini di Trento che abitano nelle case popolari non fossero degni di attenzione.
AS.I.A. ha coinvolto l’associazione consumatori A.Ba.Co che sta intervenendo con il supporto dei legali a tutela degli inquilini.
All’assemblea effettuata nelle torri da ASIA e ABACO hanno partecipato tanti inquilini determinati ad avere giustizia.
Al fianco degli inquilini porteremo avanti la battaglia per avere giustizia e lanceremo a breve una assemblea pubblica per portare alla luce quanto succede a Trento.
Inviteremo a questa iniziativa ITEA, gli assessori della Provincia e la stampa.
Trento, 6 dicembre 2023
Asia-Usb di Trento
FdS-Usb di Trento