Trieste, via Battera 28: benvenuti all’inferno, la casa è la prigione di una cittadina invalida!
Come Federazione del Sociale USB chiediamo l’intervento della stampa e dei media locali per portare l’attenzione della collettività cittadina su un grave caso di degrado abitativo all’interno di un alloggio di proprietà dell’Ater.
Nella nostra bella città a ridosso del mare, vicino a vetrine molto glam, yacht acchiappa-turisti e ville da reportage si consuma, nel silenzio, sotto gli occhi omertosi di istituzioni, servizi sociali ed enti responsabili, una situazione di gravissimo degrado abitativo-igienico sanitario e di abbandono.
Un degrado costituito dall’inabitabilità di un alloggio Ater ricoperto dalle muffe. Come esso vertono nella stessa situazione altri alloggi dello stesso civico e per queste motivazioni riteniamo inadeguata ogni possibile attribuzione di responsabilità alla mala conduzione dei condomini, ma bensì alla cattiva gestione e assenza di interventi strutturali, su certi stabili cittadini, che stanno completamente marcendo. Come questo stabile, ricordiamo la stessa situazione per Strada di Fiume e Campanelle, via Grego ripopolata da colonie di scarafaggi e per altre singole realtà, per discutere delle quali attendiamo una risposta di incontro-confronto dalla regione.
Ad aggravare la situazione specifica di via Battera ci sono le varie segnalazioni ai servizi sociali e Microaree di zona, più volte allertate in precedenza ed intervenute proponendo agli inquilini “di utilizzare la varechina e grattare i muri” (riportiamo testuali), lasciando quindi i conduttori a respirare batteri e mettendo a rischio la loro salute già compromessa.
Sì compromessa, perché i signori sono entrambi affetti da polmonite batterica recidiva e hanno un’invalidità grave. Sopravvivono in assenza di redditi, pagando l’affitto e le medicine, attraverso il reddito di cittadinanza. Ancora per poco!
Tale degrado va ben oltre l’immaginabile, è di una gravità estrema, ben oltre quello che vi abbiamo segnalato e che avete documentato finora, non è facile trovare le parole giuste per descriverlo, è importante che la cittadinanza ne sia messa a conoscenza. E’ importante alzare la testa e non farsi svilire, abbruttire, annientare da un sistema non più garante della salute e del benessere del singolo, soprattutto se fragile.
La collettività non deve permettere che esistano determinate situazioni ed è per questo che, la denuncia della nostra Organizzazione Sindacale di Base e Federazione del Sociale USB, attraverso la lotta per la casa, denunciano lo smantellamento delle politiche sociali, l’assenza di un salario minimo garantito per tutti, unico modo per far fronte alla precarietà del lavoro e alla povertà assoluta che interessa più di 2 milioni di famiglie in Italia, secondo le ultime indagini ISTAT.
Per tutti questi motivi, come già annunciato, USB ha proclamato SCIOPERO GENERALE il 26 maggio.
Federazione del Sociale USB Trieste
Asia USB Trieste