TRUFFA SUGLI AFFITTI: ASIA-USB ESPRIME SODDISFAZIONE PER IL SEQUESTRO DEGLI ALLOGGI, E' UN PRIMO ATTO DI GIUSTIZIA. ORA BISOGNA BATTERE IL ‘SISTEMA' TRUFFALDINO!
COMUNICATO STAMPA
TRUFFA SUGLI AFFITTI: ASIA-USB ESPRIME SODDISFAZIONE PER IL SEQUESTRO DEGLI ALLOGGI, E’ UN PRIMO ATTO DI GIUSTIZIA. ORA BISOGNA BATTERE IL ‘SISTEMA’ TRUFFALDINO DI USO DEI FONDI PUBBLICI CHE HA PENALIZZATO MIGLIAIA DI INQUILINI E HA IMPEDITO DI AFFRONTARE IL DRAMMA DELLA CASA A ROMA E NEL LAZIO
In data odierna la Guardia di Finanza su delega della Procura della Repubblica di Roma attraverso l’ufficio del PM dott. Dall’Olio, sta eseguendo formalmente il sequestro preventivo di 326 alloggi siti in Roma (a partire da quelli di Via Angelo Sante Bastiani n. 18/20 PdZ Spinaceto Due e altri) richiesto dal PM ed autorizzato dal GIP del Tribunale di Roma.
La richiesta di sequestro degli alloggi era stata fatta nella denuncia penale presentata da ASIA-Usb attraverso l’avv. Vincenzo Perticaro nel marzo del 2012, tale istanza era stata fatta per tutelare i diritti degli inquilini che erano costretti a pagare canoni secondo i valori del mercato.
In tale atto, si contestava l’uso distorto di danaro pubblico relativo al piano di più di 2000 alloggi a Roma (Pisana, Vignaccia, Ponte Galeria, Spinaceto, ecc.), che erano stati costruiti su terreni comunali (in edilizia economica e popolare L. 167/62) in alcuni casi con finanziamenti regionali al 100% cosi come previsto dalla Legge 865/71.
Tale legge era finalizzata a tutelare l’emergenza abitativa, ma in realtà, i costruttori che ne hanno beneficiato avevano stabilito con apposite convenzioni canoni a prezzo di mercato, invece di applicare canoni calmierati per persone in emergenza abitativa.
Gli inquilini, vittime del sistema, infatti, erano costretti a pagare canoni sproporzionati ed esosi rispetto a quelli che invece avrebbero dovuto essere applicati ai loro contratti di affitto e previsti dalla legge.
La denuncia, che vede insieme per l’ennesima volta ASIA-USB e l’avv. Perticaro, raggiunge un importantissimo risultato, quello di far venire alla luce un ‘sistema’ - ancora vigente - sull’uso distorto di fondi pubblici messo in atto da consorzi e cooperative e contemporaneamente dona maggiore fiducia agli inquilini che ogni giorno sono vittime di soprusi ed ingiustizie.
Ora chiediamo che venga messo alla luce l’intero ‘sistema’ e ripristinato un meccanismo trasparente di finanziamento pubblico della politica della casa a Roma e nel Lazio.
Questa importante azione della Procura di Roma, che ridà un senso al termine giustizia, è di sostegno anche per quelle famiglie di “inquilini resistenti” che sono impegnate nella battaglia quotidiana contro l’arroganza delle proprietà, in particolare degli Enti previdenziali e dei fondi immobiliari e assicurativi, che dimentichi dei contributi pubblici ottenuti per l’acquisto del loro patrimonio immobiliare continuano ad agire con una serie di prepotenze ed angherie a danno del loro inquilinato.
Roma 28 novembre 2012
AS.I.A. – USB di Roma
Il caso
Affitti gonfiati, truffa da 6milioni
Sequestrati 326 immobili
La guardia di finanza ha scoperto canoni di locazione a prezzi di mercato applicati da un consorzio e una cooperativa che usufruivano di contributi statali per costruire appartamenti di edilizia agevolata. Sotto la lente degli inquirenti anche l'operato del Comune DI M. GUALCO
www.paesesera.it/Cronaca/Affitti-gonfiati-truffa-da-6milioni-Sequestrati-326-immobili
Sono 326 gli immobili sequestrati dalla Guardia di Finanza nell’indagine che ha tolto il coperchio a una truffa di circa 6 milioni di euro ai danni dello Stato e dei cittadini. E che coinvolge anche il comune di Roma e la Regione Lazio. Sotto la lente dei militari la verifica delle singole responsabilità dei soci della cooperativa edilizia e del consorzio che hanno gonfiato i prezzi . Ma anche dell’ufficio urbanistica del Comune di Roma che avrebbe dovuto verificare la regolarità della procedura nella definizione dei prezzi di locazione e di vendita. Nonché della Regione che ha erogato i contributi ai costruttori. Ma andiamo con ordine.
LE PERQUISIZIONI - Su delega della Procura della Repubblica di Roma attraverso l’ufficio del pm dott. Dall’Olio, la Guardia di Finanza sta eseguendo numerose perquisizioni e ha messo sotto sequestro preventivo 326 alloggi della Capitale. La richiesta di sequestro degli alloggi era stata fatta nella denuncia penale presentata da Asia-Usb attraverso l’avv. Vincenzo Perticaro nel marzo del 2012, tale istanza era stata presentata per tutelare i diritti degli inquilini che erano costretti a pagare canoni secondo i valori del mercato.
LA TRUFFA - In tale atto, si contestava l’uso distorto di denaro pubblico relativo al piano di più di 2000 alloggi a Roma (Pisana, Vignaccia, Ponte Galeria, Spinaceto, ecc.), che erano stati costruiti su terreni comunali (in edilizia economica e popolare L. 167/62) in alcuni casi con finanziamenti regionali al 100% cosi come previsto dalla Legge 865/71. Tale legge era finalizzata a tutelare l’emergenza abitativa, ma in realtà, i costruttori che ne hanno beneficiato avevano stabilito con apposite convenzioni canoni a prezzo di mercato, invece di applicare canoni calmierati per persone in emergenza abitativa. Il finanziamento venne autorizzato dalla Regione nel 2003, spiegano i militari, mentre le due tranches di contributi vennero erogate rispettivamente nel 2005 e nel 2007.
LA DENUNCIA - Le indagini partono dopo la denuncia di alcuni inquilini che notano una serie di anomalie nella stipula del contratto d'affitto di case realizzate anche grazie ai finanziamenti statali, che avrebbero dovuto garantire prezzi agevolati. Ma la cooperativa e il consorzio non si accontentano, così applicano tariffe di gran lunga superiori a quelle previste dalle norme che tutelano le famiglie a basso reddito, persone con più di 65 anni e giovani coppie. E che pagano cifre di mercato, perché i contributi regionali, erogati per finalità assistenziali, finivano nelle casse dei costruttori. I costruttori, poi, non si sono soltanto limitati a gonfiare i prezzi degli affitti, ma aggirando le norme che prevedono la possibilità di esercitare il diritto di prelazione sull’acquisto dell’appartamento solo dopo 8 anni di locazione, hanno venduto in anticipo, gonfiando anche i prezzi delle vendite.
IL COMUNE - I finanzieri del nucleo di polizia tributaria hanno perquisito le sedi del consorzio e della cooperativa, sequestrando i documenti relativi all'erogazione dei contributi pubblici. Non solo: sotto osservazione anche le carte sull’assegnazione di aree, individuate dal Campidoglio, per la realizzazione di immobili di edilizia agevolata. In particolare, sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti finiscono i fascicoli dei progetti di costruzione, i provvedimenti di concessione e consegna delle aree, i permessi e le convenzioni con il Comune. Da accertare, infatti, se l’ufficio urbanistica che avrebbe dovuto verificare le procedure con cui vengono stabiliti i prezzi, sia stato compiacente con le cooperative oppure non abbia verificato o sia stato indotto in errore.
IL COMMENTO - “L’operazione della Guardia di finanza apre uno spaccato su quelle speculazioni edilizie che affliggono da anni la nostra città consumate sulla pelle dei cittadini che, nonostante i proclami delle diverse amministrazioni capitoline, vedono calpestato il loro diritto alla casa”, dichiara il consigliere regionale Francesco Pasquali. Che teme sia troppo tardi per fermare “i signori del cemento, travestiti da imprenditori, che si ingrassano in modo illecito, mentre giovani coppie e famiglie numerose restano in attesa di un tetto che non arriverà mai”.
(Ultima modifica 28/11/2012 ore 17.30)
di Maura Gualco
Notizie - Roma
Coop fai da te. Prezzi di mercato per l'edilizia agevolata. La Finanza accerta una truffa da 6 milioni
www.iltempo.it/roma/2012/11/29/1377970-affitti_canone_sigilli_case.shtml
29/11/2012, 05:30
Affitti a canone d'oro. Sigilli a 326 case
E ora tocca a chi non ha controllato. Uffici perquisiti in Comune e Regione
Alloggi a canone agevolato ma affittati a prezzo di mercato.
Ieri mattina la resa dei conti. Chissà quanto hanno goduto le famiglie, dopo anni di proteste inascoltate, nell'apprendere che la Guardia di Finanza ha sequestrato 326 case a titolo preventivo. Il blitz disposto dal gip nell'ambito di un'inchiesta per truffa aggravata, per 6 milioni ai danni dello Stato e di centinaia di inquilini. Una truffa che sarebbe stata compiuta da una cooperativa edilizia e da un consorzio che hanno beneficiato di contributi pubblici per la realizzazione di immobili in edilizia convenzionata o agevolata. A scoprire l'imbroglio sono stati i militari del Comando Provinciale di Roma dopo la denuncia di alcuni inquilini che, attraverso il sindacato Asia Usb, avevano segnalato una serie di anomalie nella stipula dei contratti di locazione degli immobili realizzati anche grazie ai finanziamenti pubblici e che avrebbero dovuto essere affittati a canone agevolato a categorie protette (famiglie con reddito basso, over 65 anni, giovani coppie). Invece agli inquilini sono stati applicati canoni di locazione di gran lunga superiori a quelli previsti dalla legge, ottenendo così indebiti vantaggi economici. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno perquisito la sede del consorzio e della cooperativa, e uffici della Regione Lazio e del Comune, sequestrando documentazione probatoria relativa all'iter di concessione ed erogazione dei contributi pubblici nonché all'assegnazione di aree individuate dal Comune di Roma per la realizzazione di immobili di edilizia agevolata (ex 167). In particolare, sono stati sequestrati i fascicoli inerenti ai progetti di costruzione, ai provvedimenti di concessione e consegna delle aree, ai permessi a costruire, alle convenzioni tra il Comune ed il soggetto attuatore, ai quadri tecnici economici riportanti i prezzi massimi di cessione degli alloggi ed i rispettivi canoni di locazione, al rilascio del certificato di abitabilità degli immobili. Gli inquilini restano in casa. Ai singoli assegnatari sono stati infatti affidati in uso gli alloggi sequestrati, proprio per tutelare le prime vittime del raggiro e per consentire la successiva rideterminazione di canoni di affitto congrui, tenendo conto delle agevolazioni pubbliche già erogate per le categorie di cittadini protette. Le indagini della Finanza hanno accertato che venivano applicati di prezzi di cessione e di canoni di locazione notevolmente superiori a quelli previsti dalla normativa di settore, in quanto non decurtati dell'importo dei contributi regionali erogati per le specifiche finalità assistenziali. Di conseguenza gli inquilini, piuttosto che usufruire, come previsto, dei benefici dell'intervento pubblico nel settore edile, hanno sostenuto e tuttora sostengono canoni di affitto per importi sostanzialmente analoghi a quelli di mercato. Le case sono state realizzate in diverse aree della Capitale, oltre il Gra, all'interno dei piani di zona Spinaceto, Monte Stallonara, Ponte Galeria, Pisana, Pantano, Vignaccia e Borghesiana. Più di 60 impresee cooperative coinvolte, tra cui il Consorzio Vesta, che racchiude una trentina di cooperative attive nel piano di zona Spinaceto II, fulcro della protesta degli inquilini. Gli appartamenti sono stati realizzati in diritto di superficie su terreni concessi dal Comune, potendo contare su finanziamenti regionali compresi tra il 30 e il 100 per cento dei costi di costruzione. Finanziamenti che non sarebbero stati detratti nel calcolo del prezzo massimo di cessione facendo volare i prezzi.
29/11/2012
roma.repubblica.it -
Truffa sugli affitti gonfiati:
sequestrati 326 immobili
La Finanza ha scoperto l'imbroglio dopo la denuncia di alcuni inquilini che, attraverso un sindacato di categoria, avevano segnalato una serie di anomalie nella stipula dei contratti di locazione
Ben 326 immobili sono stati sequestrati a titolo preventivo dalla Guardia di Finanza, su disposizione del gip di Roma, nell'ambito di una inchiesta per truffa aggravata, per un ammontare di circa 6 milioni ai danni dello Stato e di centinaia di inquilini, che sarebbe stata compiuta da una cooperativa edilizia e da un consorzio che hanno beneficiato di contributi pubblici per la realizzazione di immobili in edilizia convenzionata o agevolata.
A scoprire l'imbroglio sono stati i militari del Comando provinciale di Roma dopo la denuncia di alcuni inquilini che, attraverso un sindacato di categoria, avevano segnalato una serie di anomalie nella stipula dei contratti di locazione degli immobili realizzati anche grazie ai finanziamenti pubblici e che avrebbero dovuto essere affittati a canone agevolato a soggetti rientranti in categorie protette (famiglie con reddito basso, persone con più di 65 anni, giovani coppie).
Al contrario, sono stati applicati agli inquilini canoni di locazione di gran lunga superiori a quelli previsti dalla normativa di settore, ottenendo così indebiti vantaggi economici. I finanzieri del nucleo di polizia Tributaria di Roma, su delega dei magistrati, hanno così perquisito la sede del consorzio e della cooperativa, nonché alcuni uffici della Regione Lazio e del Comune di Roma, sequestrando documentazione probatoria relativa all'iter di concessione ed erogazione dei contributi pubblici nonché all'assegnazione di aree individuate dal Comune di Roma per la realizzazione di immobili di edilizia agevolata.
In particolare, sono stati sequestrati i fascicoli inerenti ai progetti di costruzione, ai provvedimenti di concessione e consegna delle aree, ai permessi a costruire, alle convenzioni tra il Comune e il soggetto attuatore, ai quadri tecnici economici riportanti i prezzi massimi di cessione degli alloggi ed i rispettivi canoni di locazione, al rilascio del certificato di abitabilità degli immobili.
Le indagini hanno permesso di accertare, allo stato attuale, l'applicazione di prezzi di cessione e di canoni di locazione notevolmente superiori a quelli previsti dalla normativa di settore, in quanto non decurtati dell'importo dei contributi regionali erogati per le specifiche finalità assistenziali. Di conseguenza gli inquilini, piuttosto che usufruire, come previsto, dei benefici dell'intervento pubblico nel settore edile, hanno sostenuto e tuttora sostengono canoni di affitto per importi sostanzialmente analoghi a quelli di mercato.
Nel disporre il sequestro dei 326 immobili, il gip ne ha contestualmente ordinato l'affidamento in uso ai singoli inquilini assegnatari, proprio al fine di tutelare le prime vittime del raggiro e di consentire la successiva rideterminazione di canoni di affitto congrui, tenendo conto delle agevolazioni pubbliche già erogate per le categorie di cittadini protette.
(28 novembre 2012)
RomaToday » Cronaca
Truffa sugli affitti gonfiati: finanza sequestra 326 immobili
La guardia di finanza ha sequestrato gli alloggi realizzati dalla cooperativa che ha ricevuto finanziamenti pubblici per realizzarli ma non ha applicato i ribassi dovuti sugli affitti
di Redazione - 28 novembre 2012
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Truffa aggravata ai danni degli inquilini e dello Stato, questa la truffa che secondo la Guardia di Finanza sarebbe stata compiuta una cooperativa da una cooperativa edilizia e da un consorzio beneficiari di contributi pubblici per la realizzazione di immobili in edilizia convenzionata e agevolati pari a 6 milioni di euro.
I finanzieri hanno eseguito il sequestro preventivo di 326 immobili e perquisito la sede del consorzio e della cooperativa, nonché alcuni uffici della Regione Lazio e del Comune di Roma.
DENUNCE- Le indagini sono state avviate a tutela degli inquilini che avevano denunciato, attraverso un sindacato di categoria, una serie di anomalie nella stipula dei contratti di locazione degli immobili realizzati anche grazie ai finanziamenti pubblici e che avrebbero dovuto essere affittati a canone agevolato a soggetti rientranti in particolari categorie protette (ad esempio famiglie con reddito basso, persone con più di 65 anni, giovani coppie, ecc).
AFFITTI PIU' ALTI - In realtà, spiegano gli investigatori, sono stati applicati agli inquilini canoni di locazione di gran lunga superiori a quelli previsti dalla normativa di settore, ottenendo così indebiti vantaggi economici. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma hanno sequestrato la documentazione relativa all'iter di concessione ed erogazione dei contributi pubblici nonché all'assegnazione di aree individuate dal Comune di Roma per la realizzazione di immobili di edilizia agevolata. In particolare, sono stati sequestrati i fascicoli inerenti ai progetti di costruzione, ai provvedimenti di concessione e consegna delle aree, ai permessi a costruire, alle convenzioni tra il Comune ed il soggetto attuatore, ai quadri tecnici economici riportanti i prezzi massimi di cessione degli alloggi ed i rispettivi canoni di locazione, al rilascio del certificato di abitabilità degli immobili.
INDAGINI - Le attività di indagine hanno permesso di accertare, l'applicazione di prezzi di cessione e di canoni di locazione notevolmente superiori a quelli previsti dalla normativa di settore, in quanto non decurtati dell'importo dei contributi regionali erogati per le specifiche finalità assistenziali. Di conseguenza gli inquilini, piuttosto che usufruire, come previsto, dei benefici dell'intervento pubblico nel settore edile, hanno sostenuto e tuttora sostengono canoni di affitto per importi sostanzialmente analoghi a quelli di mercato.
SEQUESTRO PREVENTIVO - Il sequestro preventivo dei 326 immobili è stato eseguito dai finanzieri in esecuzione di apposito decreto emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, che ha contestualmente disposto l'affidamento in uso ai singoli inquilini assegnatari, proprio per tutelare le prime vittime del raggiro e per consentire la successiva rideterminazione di canoni di affitto congrui, tenendo conto delle agevolazioni pubbliche già erogate per le categorie di cittadini protette.
Roma, truffa 6mln con affitti gonfiati: sequestrati 326 immobili
Roma, 28 nov. (TMNews) - Applicavano canoni di locazione di gran lunga superiori a quelli previsti dalla normativa di settore, ottenendo così indebiti vantaggi economici, a inquilini di immobili realizzati anche grazie ai finanziamenti pubblici, che avrebbero dovuto essere affittati a canone agevolato a soggetti rientranti in particolari categorie protette (famiglie con reddito basso, persone con più di 65 anni, giovani coppie). Scoperta a Roma dalla Guardia di Finanza una truffa aggravata di circa 6 milioni di euro ai danni degli inquilini e dello Stato perpetrata da una cooperativa edilizia e da consorzio, beneficiari di contributi pubblici per la realizzazione di immobili in edilizia convenzionata/agevolata. Sequestrati 326 immobili (tra appartamenti, garage e cantine) affidati in uso ai singoli inquilini assegnatari.
www.unita.it/notizie-flash/roma-truffa-6mln-con-affitti-gonfiati-sequestrati-326-immobili-1.469375
(AGI) - Roma, 28 nov. - Ben 326 immobili sono stati sequestrati a titolo preventivo dalla Guardia di Finanza, su disposizione del gip di Roma, nell'ambito di una inchiesta per truffa aggravata, per un ammontare di circa 6 milioni ai danni dello Stato e di centinaia di inquilini, che sarebbe stata compiuta da una cooperativa edilizia e da un consorzio che hanno beneficiato di contributi pubblici per la realizzazione di immobili in edilizia convenzionata o agevolata. A scoprire l'imbroglio sono stati i militari del Comando Provinciale di Roma dopo la denuncia di alcuni inquilini che, attraverso un sindacato di categoria, avevano segnalato una serie di anomalie nella stipula dei contratti di locazione degli immobili realizzati anche grazie ai finanziamenti pubblici e che avrebbero dovuto essere affittati a canone agevolato a soggetti rientranti in categorie protette (famiglie con reddito basso, persone con più di 65 anni, giovani coppie, ecc). Al contrario, sono stati applicati agli inquilini canoni di locazione di gran lunga superiori a quelli previsti dalla normativa di settore, ottenendo così indebiti vantaggi economici. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, su delega dei magistrati, hanno così perquisito la sede del consorzio e della cooperativa, nonché alcuni uffici della Regione Lazio e del Comune di Roma, sequestrando documentazione probatoria relativa all'iter di concessione ed erogazione dei contributi pubblici nonché all'assegnazione di aree individuate dal Comune di Roma per la realizzazione di immobili di edilizia agevolata. In particolare, sono stati sequestrati i fascicoli inerenti ai progetti di costruzione, ai provvedimenti di concessione e consegna delle aree, ai permessi a costruire, alle convenzioni tra il Comune ed il soggetto attuatore, ai quadri tecnici economici riportanti i prezzi massimi di cessione degli alloggi ed i rispettivi canoni di locazione, al rilascio del certificato di abitabilità degli immobili. Le indagini hanno permesso di accertare, allo stato attuale, l'applicazione di prezzi di cessione e di canoni di locazione notevolmente superiori a quelli previsti dalla normativa di settore, in quanto non decurtati dell'importo dei contributi regionali erogati per le specifiche finalità assistenziali. Di conseguenza gli inquilini, piuttosto che usufruire, come previsto, dei benefici dell'intervento pubblico nel settore edile, hanno sostenuto e tuttora sostengono canoni di affitto per importi sostanzialmente analoghi a quelli di mercato. Nel disporre il sequestro dei 326 immobili, il gip ne ha contestualmente ordinato l'affidamento in uso ai singoli inquilini assegnatari, proprio al fine di tutelare le prime vittime del raggiro e di consentire la successiva rideterminazione di canoni di affitto congrui, tenendo conto delle agevolazioni pubbliche gia' erogate per le categorie di cittadini protette.