Umbria: emergenza sfratti, necessarie misure per rispondere al disagio

Perugia -

 

L'Assessore alle politiche abitative Stefano Vinti: "Bisogna prendere atto della drammatica situazione che tante famiglie stanno vivendo sulla loro pelle"

Un'emergenza drammatica che colpisce le fasce sociali più disagiate: si tratta dell'emergenza sfratti, una problematica di forte impatto che ha stimolato le parole dell'Assessore alle politiche abitative della Regione Umbria, Stefano Vinti: "Bisogna prendere atto ormai della drammatica situazione che centinaia di migliaia di famiglie stanno vivendo sulla loro pelle in tutte le città del paese – ha affermato Vinti - una vera e propria emergenza abitativa che non risparmia affatto l'Umbria. Tra l'altro, nel corso di un incontro con i movimenti e le organizzazioni a difesa degli inquilini, il Presidente dell’Anci, Piero Fassino ha chiesto anche la costituzione di un tavolo tecnico in sede di Conferenza Stato-Regioni al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Graziano Delrio ed al Ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi. Sosteniamo le richieste del presidente Fassino, perché da tempo abbiamo chiesto al Governo il blocco degli sfratti, ad iniziare da quelli per morosità incolpevole ed una azione di rilancio dell'edilizia abitativa pubblica".

L'Assessore alle politiche abitative della Regione Umbria ha proseguito indicando le necessità che circondano la materia: "Le stime recenti indicano la necessità di oltre un milione di alloggi, di cui 10mila nella nostra regione: è evidente che soltanto un grande piano nazionale per la costruzione e il recupero degli immobili consentirebbe di poter aggredire un'emergenza di questa entità. In Umbria nel frattempo sta per essere pubblicato un bando della Regione, proprio a sostegno di quelle famiglie che, a causa della crisi economica ed occupazionale, rischiano di perdere la casa".

Vinti ha concluso echeggiando le parole del Presidente dell'Anci Piero Fassino proprio a riguardo dell'emergenza abitativa: "L'assunzione della consapevolezza, da parte del Presidente nazionale dell'Anci, della drammatica situazione del diritto alla casa in Italia testimonia come siano ormai terminati i tempi delle chiacchiere e si impongano, invece, misure urgenti per rispondere al disagio sociale crescente, determinato da una


La tragedia sfratti in Umbria. Uno ogni sei ore nei prossimi tre anni

La Regione lancia l’allarme e ricorre a un bando per cercare di aiutare inquilini e piccoli proprietari

Casa dolce casa addio. La tempesta economica che investe il Paese e non risparmia l’Umbria, si sta abbattendo come un tornado sull’allarme alloggi. I dati in possesso degli uffici regionali, guidati dall’assessore Stefano Vinti, hanno il sapore funesto di un bollettino di guerra. Statistiche al limite del credibile per una regione piccola come l’Umbria, che da sole fanno comprendere al volo la dimensione del problema. Nel 2012 gli sfratti nel territorio regionale sono stati 1.300 circa, di questi 950 nella provincia di Perugia e gli altri in quella di Terni.
Nel 90 per cento dei provvedimenti la causa è quella che ormai viene definita “morosità incolpevole”, l’impossibilità degli inquilini di far fronte al pagamento dell’affitto per cause di forza maggiore, quasi sempre la perdita del lavoro a causa di un licenziamento o della chiusura di un’attività, uccisa dalla crisi.
In pratica ogni giorno tre famiglie e mezza (media) ricevono uno sfratto esecutivo e sono costrette a lasciare la loro abitazione. Le stime per il futuro sono ancora più devastanti. Secondo gli studi della Regione nei prossimi tre anni saranno 4.500 gli sfratti esecutivi, uno ogni sei ore.