Un muro sul Sentierone contro la demolizione delle "Torri" di Zingonia

Bergamo -

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Un centinaio di residenti delle sette Torri di Zingonia hanno protestato di fronte alle sede della Regione Lombardia a Bergamo contro il piano di riqualificazione dell'area che prevede l'abbattimento degli edifici lasciando in strada 96 famiglie.

Malta fatta sul posto e mattoni forati, si costruisce così un muro. Come tanti di quelli che hanno sbarrato gli ingressi alle abitazioni delle sette torri di Zingonia. Un muro simbolico è stato costruito, nel pomeriggio di sabato 12 gennaio, sul Sentierone di fronte alle sede della Regione Lombardia. I manovali sono alcuni degli abitanti dei condomini Athena e Anna, meglio conosciuti come le "Torri" di Zingonia, che chiedono attenzione e rispetto. Le amministrazioni comunali della zona, in accordo con Aler Bergamo, Infrastrutture Lombarde e la Regione Lombardia, lo scorso ottobre hanno approvato un piano di riqualificazione di Zingonia che prevede l'acquisizione e la demolizione delle torri. Edifici che contano 209 appartamenti che ospitano circa 96 nuclei familiari e 15 negozi suddivisi tra le sei torri. Al loro posto sorgeranno, secondo il piano di riqualificazione, strutture commerciali.

"Hanno approvato un progetto senza interpellare noi che in quegli edifici ci abitiamo, senza darci garanzie sul nostro futuro e su quello dei nostri figli - affermano i rappresentanti del Comitato -. Molti di noi hanno investito i propri risparmi in quegli appartamenti, molti hanno acceso un mutuo per poter assicurare a se e alla propria famiglia un letto sopra la testa. Non neghiamo che i condomini siano stati scenario di illegalità, conosciamo bene la situazione perché l'abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. Siamo i primo a sapere che così non  si può andare avanti e che qualcosa deve essere fatto".

I residenti hanno anche scritto una lunga lettera in cui rimarcano il loro disappunto per come sono trattati. "Ci hanno detto che alcuni tra noi avranno una casa popolare, ma non sappiamo dove, nè a quali condizioni, né cosa succederà a tutti gli altri - scrive il comitato -. Ora, vi chiediamo, che cosa pensereste se una mattina leggeste sui giornali che la vostra casa sarà demolita? Se vi proponessero meno di 15mila euro per comprare il vostro appartamento, in barba alle rate del mutuo che avete pagato e ai sacrifici fatti per onorarle? E se aggiungessero pure che, nel caso, non accettaste, le vostre case saranno espropriate?".

Infine l'appello: "Non chiediamo molto, chiediamo solamente rispetto e dignità. Lotteremo con tutte le nostre energie affinchè questo piano venga fermato, e si inizi la vera riqualificazione di Zingonia, quella che ci considera come persone e non come problemi da cancellare".