USB, È IN ATTO UN SALTO DI QUALITÀ AUTORITARIO CHE VA CONTRASTATO
La nuova azione repressiva che ha colpito questa mattina diversi attivisti di Roma, Pisa, Marghera e Perugia; lo sgombero del Cine Teatro Volturno; l’accanimento contro Paolo e Luca dei movimenti romani, che da due mesi si vedono negata la libertà, sono un segnale preciso che il governo Renzi sta dando a quella parte del Paese che non è caduta nelle illusioni dei suoi tweet.
Non c’è spazio nelle politiche di questo governo per l’affermazione di diritti fondamentali come la casa e il reddito. La questione abitativa viene declinata con il vergognoso Decreto Lupi, quella del reddito e del lavoro con il Decreto Poletti e le anticipazioni del Jobs Act. La filosofia è unica: meno diritti, più precarietà, più libertà d’azione per le imprese, così come recitano i diktat dell’UE.
C’è però in queste misure repressive il segno di un preoccupante salto di qualità. Si vanno riorganizzando in diverse città i pool antiterrorismo, manifestamente impegnati a perseguire i movimenti sociali. Si studiano e si testano nuovi reati, si introducono tecniche di contrasto alle manifestazioni sempre più sofisticate, si utilizzano mezzi più avanzati. Mentre i movimenti cercano faticosamente una strada per affermare diritti fondamentali, il governo, dietro un finta aurea di rinnovamento, mette in pratica modalità intimidatorie che mirano a demolire qualsiasi resistenza.
Per l’USB, la risposta alla repressione non può restare episodica. Occorre attivare una vasto percorso che coinvolga ampi settori democratici per contrastare stravolgimenti del diritto, riduzione delle libertà, soffocamento dell’opposizione. Tenere unite le lotte ed allargare il fronte per l’affermazione di nuovi spazi di libertà sono i compiti impegnativi che abbiamo davanti a partire dalle mobilitazioni di questi giorni, a Roma e in altre città d’Italia.
Roma, 17 luglio 2014
Nuove misure cautelari per il #12A. Mobilitiamoci tutt@!
Questa mattina la digos ha notificato in diverse città una decina di denunce, tra cui 4 misure cautelari, per la manifestazione nazionale del 12 aprile, giornata in cui decine di migliaia di persone sono scese in piazza contro il Jobs act, il Piano casa e le politiche di austerity del governo Renzi. Misure che si sommano agli arresti domiciliari che Paolo e Luca sopportano da 59 giorni e ai numerosi obblighi di firma da 6 mesi per la manifestazione del 31 ottobre, e che si aggiungono ai tantissimi provvedimenti che in tutto il paese hanno colpito a decine attivisti e attiviste impegnati/e quotidianamente nelle lotte nei territori.
Questo avviene all’indomani dello sgombero del Volturno occupato a Roma, spazio vitale per l’impegno sociale, culturale e politico di questa città. Un luogo sottratto ad ipotesi speculative che viene riconsegnato alla rendita con probabile destinazione a sala Bingo.
Il governo “Telemaco” sta producendo il massimo sforzo per ridurre gli spazi di democrazia, affidando un ruolo centrale a procure, questure e prefetture, mentre i decreti convertiti in legge che hanno definitivamente precarizzato le vite di milioni di persone vengono blindati da una riforma costituzionale che intende mettere al sicuro l’attuale maggioranza da ogni rovesciamento elettorale.
Dentro questi scenari diventa necessaria una mobilitazione ancora più unita, complice e solidale. Per questo domani scenderemo in piazza per rispondere allo sgombero e alla devastazione del Volturno occupato, mentre il 18 luglio ci mobiliteremo a piazzale Clodio dalle ore 13.30 in concomitanza con l’udienza del processo per gli arresti avvenuti davanti al Cipe nel marzo 2012, quando i movimenti per il diritto all’abitare contestarono lo stanziamento di ingenti fondi per il Tav, anticipando i temi delle mobilitazioni dello scorso autunno riassunte nello slogan: una sola grande opera, casa e reddito per tutti!
Invitiamo inoltre tutt@ a portare la propria solidarietà a Gianluca e Adriano, in isolamento da 10 mesi con l’accusa di terrorismo, che il 18 mattina subiranno il processo in videoconferenza, una tecnica per nulla neutra e che rappresenta un pericoloso attacco al “diritto di difesa”.
· Giovedì #17l ore 18 corteo da piazza Indipendenza
· Venerdì #18 ore 13.30 presidio a piazzale Clodio
Liber@ tutt@, liber@ subito!
Movimenti per il diritto all’abitare
Roma, 17 luglio 2014