Verso il #30N bloccato sfratto all'ottava uscita.
la #sollevazione non si ferma!
Oggi, 13 novembre, non abbiamo lasciato sola Hakima! E lei non è voluta restare da sola e si è organizzata insieme a noi. Era l’ottava uscita dell’ufficiale giudiziario e, nonostante l’uso della forza fosse una possibilità concreta, quasi un centinaio di persone hanno deciso di mettersi in gioco e mostrare la solidarietà di ciascuno e di tutti ad una delle decine di famiglie e persone che lottano per il diritto all’abitare.
L’ufficiale è arrivato intorno alle 10. A non farsi vedere, questa volta, è stata la forza pubblica, ma c’era la nostra forza, che esprimevamo con cori e sorrisi, e la nostra determinazione. Grazie a questa, lo sfratto è stato rinviato.
E’ emersa dall’assemblea della rete Abitare nella Crisi di domenica un’intenzione comune: ogni picchetto antisfratto e antisgombero sarà un assedio, un atto di sollevazione, perché la resistenza, la solidarietà e il mutuo soccorso sono le nostre armi per combattere la crisi.
Resistiamo perché non accettiamo le false soluzioni generosamente elargite dalle istituzioni, che fanno finta di non conoscere la situazione e danno spazio al gioco di speculatori e palazzinari: la cosiddetta ‘graduazione degli sfratti’, così come i bandi per il sostegno all’affitto, servono solo a rattoppare i buchi. Per contro, l’housing sociale (per cui il comune spenderà milioni di euro) produrrà, con una nuova ondata di cementificazione, l’ennesimo scempio di un territorio già martoriato e lauti profitti per quegli stessi speculatori, nonché case inaccessibili alle fasce che subiscono la crisi (monolocali da 400€), mentre 80.000 case private rimangono sfitte e 4.000 case popolari sono vuote.
Ma la sollevazione, l’assedio sono realtà diffuse: altri picchetti hanno ottenuto nuovi rinvii a Monza, Torino, Roma, Brescia. Questo rende conto della capillarità di una attitudine, quella alla sollevazione, che è territoriale e quotidiana!
La giornata di oggi è stata solo una tappa all’interno del percorso che porterà i movimenti di tutta la Lombardia, il #30N, a costruire una grossa manifestazione a livello regionale. Un percorso che ci vedrà nel week end del 23 e 24 novembre costruire una giornata in cui in tutte le città e i movimenti per l’abitare segnaleranno le migliaia di case sfitte, che Aler e regione vogliono svendere. Un corteo che, passando per le vie della città vetrina di EXPO 2015, per concludersi sotto la Regione Lombardia, reclamerà: UNA SOLA GRANDE OPERA, CASA E REDDITO PER TUTTI E TUTTE, il blocco di sfratti e sgomberi, la cancellazione della legge regionale 27, l’utilizzo delle risorse già nelle casse della regione e di quelle che arriveranno, grazie ai fondi europei e statali, NON PER LE GRANDI INUTILI OPERE COME EXPO 2015, BREBEMI, TEM E HOUSING SOCIALE, ma per un piano di emergenza che finanzi progetti di autorecupero delle case popolari e per l’utilizzo dello sfitto invenduto, sia a scopo abitativo che nell’ottica di impedire nuove inutili colate di cemento su un territorio già troppo devastato e di promuovere servizi essenziali quali SCUOLA, SANITA’ E SOSTEGNI AL REDDITO.
Prossime date di mobilitazione:
#19N >19 novembre via grande 22 blocchiamo lo sfratto di Salah a PADERNO DUGNANO
#25N > 25 novembre Via sella nuova 22 Ore 7 #IOSTOCONROCCO dopo le promesse la casa del comune non è ancora arrivata! quindi tutti sotto casa di ROCCO
#23N – #24N > giornate di segnalazione dello sfitto di aler e comune nei quartieri della città di milano #26N > 26 novembre via mille lire
#26N > 26 novembre via salita al biule 7 CESANO MADERNO
#30N > 30 novembre CORTEO REGIONALE UNA SOLA GRANDE OPERA: CASA E REDDITO PER TUTTI.
#13D > 13 dicembre via mercantini 7 se il comune non assegna la casa a Kadel#14G > 14 gennaio via guerzoni blocchiamo la seconda uscita a casa di Mohamed ciccio
#22G > 22 gennaio via pordenone 32 Cristina e Daniele non staranno da soli 1 blocchiamo insieme
Comitato Abitanti San Siro – As.I.A-USB Milano – SMS- CS Cantiere
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