Viale Castrense, barricate contro la chiusura del residence: "A rischio 15 famiglie"
ASIA_USB: la speculazione sui Residenze di #Mafiacapitale la pagano i #senzacasa.
La Giunta #Marino sgombera chi ha avuto, con atti amministrativi, riconosciuto il diritto alla casa. Si dimostra il vero volto di questo #Sindaco che continua a vendere fumo ai romani e a colpire i più deboli.
La struttura di via Caltagirone, nata come occupazione di Action nel 2003 e trasformata in Caat comunale nel 2005, doveva chiudere oggi. Spiegano gli attivisti: "Una parte degli ospiti, per l'amministrazione, non ha diritto all'assistenza"
Da RomaToday: m.romatoday.it/politica/manifestazione-movimenti-casa-blocco-tangenziale-31-luglio-2015.html
Ylenia Sina 31 luglio 2015
Potrebbe interessarti:
www.romatoday.it/politica/manifestazione-movimenti-casa-blocco-tangenziale-31-luglio-2015.html
Seguici su Facebook:
Cassonetti bruciati, barricate e latangenziale est chiusa per circa due ore. È scoppiato il caos attorno alla chiusura del Centro per l'assistenza alloggiativa, uno dei cosiddetti residence comunali, che si trova in via Caltagirone 6, all'angolo con viale Castense. Per oggi era prevista la chiusura della struttura, nata nell'ottobre del 2003 come occupazione di Action e poi trasformato il Caat nel 2005 dall'amministrazione comunale “che ha iniziato a versare l'affitto ai proprietari” spiegano da Action. “Questa mattina abbiamo protestato perchè secondo il comune di Roma non tutte le famiglie che vivono in questa struttura hanno diritto ad un nuovo alloggio. E anche quelle che hanno diritto in parte non sanno dove verranno portate, in parte sono state destinate a strutture inagibili” spiega Andrea Alzetta, ex consigliere comunale. “Noi siamo disponibili a uscire ma vogliamo che sia un processo concordato tra le parti e che a tutti venga garantita un'assistenza alloggiativa” aggiunge Giovanna Cavallo.
Per i movimenti, tutte le famiglie ospitate nel residence di via Caltagirone hanno diritto ad un'assistenza da parte del comune. I motivi sono contenuti in una lettera inviata da Action lo scorso 24 luglio al sindaco Ignazio Marino, all'assessore alle Politiche Abitative Francesca Danese, al prefetto di Roma Franco Gabrielli, e ai gruppi consiliari di Pd e Sel. Delle circa 50 famiglie che vivono nella struttura, “circa 15” ha ricevuto “dal dipartimento politiche abitative una intimazione a lasciare l'immobile in quanto non avente titolo a dimorarvi”. Per Action l'esclusione di una parte delle persone accolte dall'accoglienza è una “violazione”. Continua il documento: “La maggioranza di queste proviene dall'occupazione del Maestoso in via appia 416, censita e indicata nella delibera 124 all.3 (la delibera con cui si prevedeva l'assegnazione di alloggi popolari per un 25% a famiglie individuate nelle occupazioni 'censite' dal Comune, ndr)”.
L'occupazione “è stata liberata il 10 dicembre 2011 dopo un accordo sottoscritto con la giunta precedente (quella di Gianni Alemanno, ndr). E ancora: “Tale accordo prevedeva il rilascio dell'immobile parte del Ex Cinema Maestoso con la destinazione per una parte delle famiglie nell'immobile CAAT di via Catagirone 6”. Infine “un'altra parte di queste famiglie è stata accolta in accordo con le istituzioni municipali, come da nota prot. n 15719 del 18 febbraio 2013, del municipio IX di roma capitale, in quanto in emergenza abitativa per la procedura di sfratto”.
Dopo il trasferimento 'lampo' delle 33 famiglie del residence di Pietralata, e lachiusura della struttura di via del Porrino, l'uscita dai residence comunali continua con questa giornata di caos. In viale Castrense, dopo le barricate e i cassonetti bruciati, la situazione è tornata alla normalità intorno alle 9.30. sul posto è accorsa la polizia, i vigili urbani che hanno predisposto la chiusura della tangenziale est nella direzione che va da Viale Castrense verso la Prenestina. Presenti anche i Vigili del Fuoco, intervenuti per spegnere i cassonetti incendiati e pulire la strada. Le famiglie sono rimaste barricate dentro al palazzo. In mattinata è previsto un incontro tra Action e l'assessore Danese.