ALLAGAMENTI: RIFUGIATI ANCORA RINCHIUSI NEL CARA

Roma -

 

I rifugiati del CARA di Castelnuovo di Porto, uomini, donne e bambini, sono ancora rinchiusi all'interno della struttura (4 famiglie all'ultimo piano e tutti gli altri sul tetto). Da questa mattina l'unica forma di assistenza che hanno ricevuto è una bottiglietta di acqua, un panino e una mela ciascuno, oltre ai soccorsi prestati a una persona ferita dalla corrente elettrica che è stata portata via per ricevere le cure del caso. Da ore non viene data loro nessuna notizia, nessuna ulteriore assistenza, nessun soccorso.

Proprio sulla macchina dei soccorsi e sull'atteggiamento delle autorità si fanno sempre più forti i sospetti di una voluta segregazione e controllo. All'esterno della struttura stazionano, infatti, diverse macchina delle forze dell'ordine che impediscono l'accesso e allontanano chi come noi si è avvicinato per chiedere informazioni. Ci domandiamo non solo perché non venga fornita loro nessuna assistenza, ma anche perché sono stati evacuati gli operatori della struttura e perché sia stato consentito il transito agli operatori che hanno fornito questa flebile assistenza ed invece non vengano fatte evacuare tutte le persone presenti, per accoglierle più degnamente in altro luogo.

Chiediamo al sindaco ed al prefetto di Roma una spiegazione credibile per quello che sta accadendo, non sarebbe, infatti tollerabile che anche difronte a questa emergenza, i rifugiati ed i migranti vengano trattati ancora una volta come cittadini di serie B, privati dei propri diritti e delle propria dignità.

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