ASSESTAMENTO DI BILANCIO REGIONALE: TIMIDI MA IMPORTANTI SEGNALI PER L'EMERGENZA ABITATIVA

Negativa, invece, la parte dell’ordine del giorno collegato che subordina le nuove case popolari alla vendita del patrimonio Erp e che dimentica gli sfratti per morosità.

Roma -

La norma di cui all’art. 51 dell’assestamento di bilancio annuale e pluriennale 2008, ribattezzata “emendamento Colli Portuensi”, interviene positivamente dentro una situazione di nuovo disagio abitativo e apre uno scenario interessante nella tutela degli inquilini a rischio di dismissione o cartolarizzazione di enti privati e impossibilitati all’acquisto.

 

Questo segnale lo salutiamo come una vittoria degli inquilini di viale Colli Portuensi 187 e dell’AS.I.A.-RdB/CUB e lo riteniamo un cambio di passo importante prodotto dall’assessore Di Carlo. Non dimentichiamo altresì la parte svolta dal Comune di Roma dopo l’insediamento del sindaco Alemanno.

 

Collegato all’assestamento di bilancio è stato votato un odg che delinea alcuni indirizzi programmatici per le politiche abitative regionali. Molti punti sono il prodotto delle mobilitazioni del movimento di lotta per il diritto all’abitare e sono ampiamente condivisibili.

 

Per quanto riguarda l’istituzione di un fondo regionale permanente dedicato all’Erp, la nostra richiesta era di destinare a questo il 2% del bilancio regionale, già dalla prossima finanziaria. Dall’odg non solo è sparito il riferimento al 2% ma si subordina il fondo all’alienazione del patrimonio Erp. Nonostante la nostra forte mobilitazione abbia chiesto la tutela del patrimonio immobiliare pubblico e il suo incremento, nella maggioranza regionale ha prevalso la filosofia dell’alienazione dell’Erp, ben sapendo che attraverso la vendita di alloggi popolari non si creano risorse per nuove case. Ha vinto di nuovo il ‘partito trasversale’ delle dismissioni del patrimonio pubblico e delle privatizzazioni le quali porteranno solo all’aggravamento dell’emergenza casa.

 

A settembre riprenderemo la mobilitazione affinché gli spiragli aperti non vengano richiusi. Soprattutto vogliamo ribadire che se le misure innovative e interessanti che si vogliono mettere in campo hanno solo la funzione di cancellare l’Erp non possiamo essere d’accordo e ci impegneremo contro la vendita del patrimonio pubblico.

 

 

 

Anche sul punto riguardante gli sfratti il consiglio regionale mostra timidezza e non tiene conto del forte numero di sfratti per morosità pendenti ( circa l’80% del totale a Roma). Se sarà confermata la possibilità di emanare un provvedimento regionale di blocco degli sfratti, si rivelerà uno strumento utile, anche perché dal 14 ottobre 2008 termina la proroga governativa per le cosiddette categorie protette, ma se non si rivolgerà anche agli sfratti per morosità non servirà pressoché a nulla.

 

(In allegato, l'odg votato)