Casa al Colosseo di Patroni Griffi: aperta un'inchiesta
PER ORA è SOLO UNA INDAGINE CONOSCITIVA
Per il momento nessun indagato o ipotesi di reato
ore 14:45 -
ROMA - La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla compravendita dell’appartamento, vicino al Colosseo, da parte del ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi. L’anticipazione viene data da “Il Messaggero” e, a quanto pare, per il momento il fascicolo non comprenderebbe ipotesi di reato, né indagati. Si tratterebbe, dunque, di una indagine conoscitiva, con la quale la Procura intende verificare se dietro la vendita dell’immobile, acquistato nel 2008 dall’Inps a prezzi di favore, da parte dell’attuale ministro Patroni Griffi, ci siano state irregolarità. Va specificato che la casa, in via di Colle Oppio, fu acquistata per centosettantamila euro e che negli anni di questo affare Filippo Patroni Griffi era presidente di sezione del Consiglio di Stato.
Al momento, il fascicolo aperto dalla Procura contiene solo alcuni articoli di stampa. Il procedimento avviato dal procuratore aggiunto Alberto Caperna, infatti, è rubricato come “atti relativi”: cioè senza indagati e senza ipotesi di reato. Al nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, intanto, è stato dato l’incarico di ricostruire tutta la vicenda che risale alla fine degli anni Ottanta: quando Patroni Griffi, allora componente del Consiglio di Stato (che qualificò lo stabile come immobile “non di pregio”, agevolandone così l’affare), ottenne l’affitto dall’Inps dell’appartamento.
Dal Corriere della Sera on-line
Casa di Patroni Griffi? “Venduta
al prezzo delle patate, lo sapevano tutti”
Intervista a Maria Teresa Armosino (Pdl). Nel 2005, da sottosegretario all'Economia tentò di escludere dalla vendita i due immobili al Colle Oppio che avevano tra gli inquilini anche l'attuale ministro della Pubblica Amministrazione, Filippo Patroni Griffi
“Sapevo che sarebbero state vendute al prezzo delle ‘patate’ quelle case. Ecco perché avevo pensato di escluderle dalla cartolarizzazione”. Maria Teresa Armosino, presidente della provincia di Asti e deputato Pdl, oggi catalogata tra i malpancisti del partito di Berlusconi, nel 2005 è stata sottosegretario all’Economia. Fu lei, grazie a un decreto ad hoc, a escludere nel 2005 dalla vendita di Stato i due grandi immobili al Colle Oppio di Roma che avevano tra gli inquilini anche l’attuale ministro della Pubblica Amministrazione, Filippo Patroni Griffi. Lo stesso che ha spuntato, come inquilino di un immobile Inps, 109 mq nel 2008 a via del Monte Oppio al prezzo di 177 mi-la euro. Un “bell’acchiappo”, direbbero gli agenti immobiliari romani.
Onorevole, perché decise di escludere dalla vendita i due palazzi di fronte al Colosseo di via Nicola Salvi e via del Monte Oppio?
Perché mi arrivò un fascicolo sul mio tavolo che segnalava la pratica con caratteristiche anomale. Andai di persona a vedere dove si trovassero gli immobili, capii che non potevano non rientrare tra gli immobili di pregio. Ma avete mai visto dove si trovano? Sul Belvedere Cederna, un posto che tutto il mondo ci invidia, un luogo aulico. E non volevo fossi io a mettere la firma su quel provvedimento di vendita.
Sa che c’è chi ha pagato una casa a meno di 180 mila euro?
Certo, sapevo che sarebbero state vendute sottocosto, apposta provai a risolvere la questione con un atto normativo.
Sì, ma ci sono delle perizie che dicono che gli immobili erano fatiscenti, da immobili di pregio furono catalogati come ‘edilizia economica popolare’ e situati in un’area sismica…
E infatti appena inseriti nel decreto per escluderli dalla vendita, dissi anche: “Sarebbe opportuno allora sgomberare tutti gli inquilini e così tutto il Colosseo”, era ovviamente una provocazione…
Ne parlò anche a Tremonti, allora ministro dell’Economia…
Sì lui stesso si scandalizzò, mi disse che dovevo andare avanti e che lui mi avrebbe appoggiato.
Sapeva che vi erano inquilini importanti in quegli stabili?
Certo, oltre a Patroni Griffi anche il mio collega di partito Giuliano Cazzola.
In Parlamento si commentava il caso?
C’erano state delle interrogazioni e anche alcuni miei colleghi di partito mi dicevano: “Ma che t’importa, lascia stare quei palazzi”.
A un certo punto è arrivata la sentenza della Corte Costituzionale che, sostanzialmente, annullava il suo decreto…
E uno di questi inquilini, diciamo ‘ importanti’, mi sbeffeggiò dicendomi: “Hai visto che alla fine hai perso la tua battaglia?”.
Da Il Fatto Quotidiano dell’8 gennaio 2012
Casa di Patroni Griffi, la procura apre un'inchiesta
L'appartamento di 100 metri quadri vicino al Colosseo acquistato dal ministro per 170 mila euro negli anni '80Iazzo in zona Colosseo (Ansa)
MILANO - Ci sono al momento solo alcuni articoli di stampa all'interno del fascicolo aperto dalla Procura di Roma sull'appartamento di 100 metri quadri a due passi dal Colosseo, in via Colle Oppio, acquistato dal ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi dall'Inps per 170mila euro. La notizia è stata anticipata dal quotidiano romano Il Messaggero
CONSIGLIO DI STATO - Il procedimento, avviato dal procuratore aggiunto Alberto Caperna, è stato rubricato come "atti relativi" cioè senza indagati e senza ipotesi di reato. Gli accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza. Gli investigatori dovranno ricostruire tutta la vicenda che risale alla fine degli anni Ottanta. All'epoca Patroni Griffi era componente del Consiglio di Stato che qualificò lo stabile come immobile non di pregio, agevolandone così l'affare.
NO DIMISSIONI - Nei giorni scorsi, prima che la procura aprisse l'inchiesta, il ministro in una nota aveva precisato «di non aver mai preso in considerazione l'ipotesi di dimettermi». «Per quanto mi riguarda - si leggeva ancora nel comunicato - considero perciò chiusa una vicenda che non presenta alcun elemento di illecito nè di immoralità e che ho già abbondantemente e definitivamente chiarito e sulla quale non intendo tornare più.
Il Corriere della Sera - Redazione Online