Casa, Benelli: "Diniego al Comune di Milano sarebbe inaccettabile di fronte a emergenza sfratti. Regione faccia un passo indietro"
Assessore: “Grave limitazione che ci impedirebbe di sostenere famiglie in difficoltà: 400 quelle già sfrattate che aspettano l’assegnazione di una casa”. Altitonante (F.I.): "L’assegnazione di alloggi in deroga sia l’eccezione non la regola"
(mi-lorenteggio.com) Milano, 24 luglio 2014 – “Se venisse confermato, il diniego della Regione Lombardia sarebbe incomprensibile e inaccettabile di fronte all’emergenza sfratti che il Comune di Milano ogni giorno deve gestire con le sole risorse a sua disposizione. In più si tratterebbe di una grave e pesante limitazione al diritto-dovere di ogni Comune, e a maggior ragione di Milano, di provvedere al sostegno delle famiglie in difficoltà. Speriamo che la Giunta regionale ci ripensi e faccia un passo indietro”. Così l’assessore alla Casa e Demanio Daniela Benelli commenta la notizia del provvedimento iscritto all’ordine del giorno della Giunta regionale lombarda (che avrà luogo domani) con cui la Regione negherebbe al Comune di Milano la possibilità di superare il limite del 25% per le assegnazioni delle case popolari in deroga alla graduatoria. Le assegnazioni in deroga si rivolgono alle famiglie già presenti nella graduatoria Erp rispondendo ad una situazione di particolare emergenza, ad esempio a seguito di uno sfratto. Le domande vengono esaminate da un’apposita Commissione che valuta lo stato di effettiva necessità; si tratta infatti di casi gravi di nuclei familiari senza casa e ospitati nelle strutture di accoglienza pubblica oppure presso parenti e amici. “Abbiamo chiesto l’autorizzazione alla Regione più di un anno fa – spiega la Benelli – reiterandola in diverse occasioni, compresa una richiesta del sindaco Pisapia al presidente Maroni e una lettera che ho personalmente scritto all’assessore Bulbarelli non più di un mese fa. La Regione ci ha chiesto dati, spiegazioni, informazioni meticolose ma senza alcuna risposta. Una perdita di tempo che ha aggravato ulteriormente la situazione, allungando la lista delle famiglie sfrattate cui è già stato riconosciuto il diritto all’assegnazione di una casa popolare: 400, ad oggi, i nuclei che aspettano. Ma, considerato che a gennaio avevamo già superato il limite del 25%, nessun altro alloggio potrebbe essere assegnato”. “C’è un dato, poi, che aggrava la posizione della Regione Lombardia verso il Comune di Milano – aggiunge l’assessore Benelli –. Dal 2008 in poi, il limite del 25% è sempre stato superato con autorizzazione regionale, arrivando in media al 36% delle assegnazioni in deroga. Non c’è ragione dunque per negare la nostra richiesta nel momento di maggiore emergenza. Non vorremmo che la Giunta Maroni stesse assumendo nei confronti di questa Amministrazione un atteggiamento volutamente vessatorio, il cui peggior effetto è quello di continuare a lasciare senza casa centinaia di famiglie”. "Basta concessioni al Comune di Milano. L’assegnazione di alloggi in deroga sia l’eccezione non la regola". È il commento del Consigliere Regionale di Forza Italia, Fabio Altitonante, al “diniego al Comune di Milano dell’autorizzazione all'aumento della quota di assegnazione in deroga alla graduatoria dal 25% al 50% degli alloggi di e.r.p. prevedibilmente disponibili nell'anno 2014”, punto all’ordine del giorno della Giunta regionale di venerdì. "I Comuni possono assegnare in deroga alla graduatoria senza autorizzazione regionale il 25% degli alloggi. Palazzo Marino ha chiesto di arrivare addirittura al 50%. Assegnare una casa in deroga significa non rispettare le graduatorie e, quindi, nessun criterio di trasparenza. Ricordo che a Milano ci sono circa 22 mila persone in graduatoria in attesa di una casa. Non è possibile che il Comune abbia così ampia libertà di scegliere in modo del tutto arbitrario chi, secondo loro, “merita” una casa e chi no. Ci sono criteri precisi, che devono essere rispettati. Non siamo più ai tempi della “vecchia politica” in cui si aiutano gli amici degli amici. Il nostro impegno è sostenere i cittadini che hanno realmente bisogno". V.A.