Casal Boccone, la polizia tenta di sgomberare l'ex casa di riposo
Da Paese Sera on-line
È successo questa sera dove da circa un mese vivono oltre 300 persone. Gli occupanti resistono per un'ora. Poi la polizia abbandona l'area. "Vogliono zittire il nostro movimento”
Ancora uno sgombero, ma questa volta il tentativo è fallito. È successo questa sera nella ex casa di riposo Talenti, in via Casal Boccone, dove, da circa un mese, vivono oltre 300 persone. L’istituto di cura, che fino al dicembre scorso ospitava circa 50 anziani, era stato chiuso a causa di un affitto troppo alto. Una storia di questi giorni, il motivo che ha portato molte famiglie ad occupare lo stabile di Casal Boccone. La loro via d’uscita all’emergenza abitativa.
“L’azione di stasera – spiega Luca Fagiano, membro del Coordinamento di lotta per la casa – conferma la teoria secondo cui qualcuno vuole zittire il nostro movimento”. Le prime camionette delle forze dell’ordine, sono iniziate ad arrivare nel tardo pomeriggio, dopo lo sgombero di questa mattina dell’area demaniale di via Boglione e l’arresto di 4 attivisti, nel corso di una manifestazione in sostegno di No-Tav sotto la sede del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) di via Mercede. Alle 19 sul profilo twitter del Coordinamento scatta l’allarme: “La polizia sta sgomberando con estrema violenza l'occupazione di via Casal Boccone”. Un’ora di resistenza contro le forze dell’ordine “che – aggiunge Fagiano – lanciavano lacrimogeni e dall’alto erano supportati da un elicottero”. A questo punto gli occupanti scelgono di salire sul tetto. E, all’improvviso, la polizia abbandona la zona. “Non escludiamo nulla – continua Fagiano – anche l’ipotesi che questa notte possa esserci qualche altro blitz”.
LE REAZIONI - La reazione della politica capitolina non si fa attendere. Il primo a parlare è il consigliere provinciale di Sinistra ecologia e libertà, Gianluca Peciola. “È necessario fermare la violenza e ridare la parola al confronto con i movimenti sociali – afferma –. Sembra che a Roma si voglia applicare il modello Val di Susa, attraverso una insensata politica di militarizzazione della città. Il ministro degli Interni sta inaugurando una nuova stagione nella gestione delle questioni sociali di cui Roma soffre”. Mentre il consigliere democratico di Palazzo Valentini Marco Palumbo e il suo collega di partito Claudio Ricozzi affondano il colpo contro il minisindaco del municipio IV Cristiano Bonelli (Pdl). “Il presidente mentre si affretta a fare comunicati sul ripristino della legalità a Casalboccone – affermano in una nota congiunta Palumbo e Ricozzi –, descrivendo le azioni di sgombero in stile 'Apocalipse now', dovrebbe forse occuparsi con altrettanta solerzia anche dei tanti locali assegnati irregolarmente dalla sua giunta”.
Intanto i Movimenti per il diritto all’abitare sono in assemblea per decidere le azioni future. Il primo appuntamento è per “domani mattina in piazzale Clodio, in concomitanza con l’udienza di convalida degli arresti – spiega Fagiano – per dare sostegno a chi è stato fermato ingiustamente”.
di Santo Iannò