Cesena. Sfratto con protesta, tutto rinviato

Cesena -

 

Momenti di tensione all'Ippodromo. Lucchi fa il punto: “La situazione è difficile, in un anno ne sono stati eseguiti 400”

CESENA - Ieri mattina sfratto con protesta. Sono intervenute anche le forze dell’ordine perchè accanto alla famiglia sfrattata si sono schierati anche i rappresentanti del Comitato Difesa Sociale che rivendicavano il diritto della casa per chi è in difficoltà. Dopo qualche momento di tensione, l’ufficiale giudiziario ha rinviato tutto alla fine del mese. Sul posto - zona Ippodromo - sono intervenuti anche i servizi sociali. Si tratta di una famiglia straniera, che ha già subito almeno altre 5 emergenze simili in varie parti d’Italia e che è da tempo conosciuta dai servizi del Comune. 

Sul fatto è intervenuto su Facebook anche il sindaco Paolo Lucchi. “Ieri mattina (come è già accaduto, purtroppo, tante altre volte), Simona Benedetti ed io abbiamo affrontato una situazione che, è facile intuirlo, non è certo piacevole. Ed allora, poiché spesso i cittadini che incontro mi chiedono di capire a che punto sia la nostra “emergenza casa” e come si comporti il Comune in questi casi, provo a farlo con questo post. Che anche Cesena si stia impoverendo in maniera significativa è ampiamente dimostrato dal numero degli sfratti esecutivi eseguiti nell’ultimo anno, che hanno superato abbondantemente il numero di 400". 

"Per questo - sottolinea Lucchi - l’emergenza casa rappresenta la priorità sociale verso cui l’Amministrazione comunale ha sempre mantenuto la massima attenzione. Innanzitutto nella gestione dell’emergenza quando essa si presenta, all’atto dell’intervento dell’ufficiale giudiziario. In questo caso i servizi sociale sono sempre pronti ad intervenire, anche in rete con le forze dell’ordine, per mettere in salvaguardia i bambini ed accompagnare le famiglie verso l’individuazione di una soluzione. Nei confronti dei minori, in particolare, sono sempre stati garantiti interventi atti ad evitare lo stazionamento in strada, il degrado ed i pericoli da esso derivanti. 

"È evidente, tuttavia, che il numero dei disoccupati (oltre 8.000 in città), sta notevolmente aggravando il problema - aggiunge ancora il Sindaco -: la mancanza di lavoro rende impossibile l’accesso sia agli alloggi popolari (per legge), sia a quelli privati reperibili sul mercato, determinando anche, per cittadini stranieri, la perdita del permesso di soggiorno e l’impossibilità di intervento del Comune. La situazione è, dunque, gravissima. Per questo, oltre a continuare a prevedere gli interventi al momento dell’emergenza, quando essa si verifica, al tema della casa è riservato un punto del programma elettorale del centrosinistra: tutte le case del quartiere Novello (450 appartamenti), saranno riservate al social housing (affitto agevolato e riscatto) ed il 40% delle nuove case che si costruiranno in città, dovranno avere una destinazione sociale".