COLLI PORTUENSI: MOZIONE APPROVATA ALL'UNANIMITA' DAL CONSIGLIO PROVINCIALE DI ROMA
MOZIONE
EMERGENZA ABITATIVA – SCIOPERO DELLA FAME
Colli Portuensi ,187
PREMESSO
CHE nel corso degli ultimi anni si è pesantemente aggravata a Roma e nella provincia la situazione di disagio abitativo per effetto di una serie di cause che, cumulandosi, hanno provocato effetti negativi progressivamente ampi;
CHE vi è stata una sensibile contrazione dell'offerta di alloggi in locazione; una offerta di edilizia economica e popolare del tutto insufficiente, una progressiva crescita dei prezzi degli immobili residenziali che ha portato, tra l'altro, ad un notevole aumento dei costi degli affitti in particolare; Roma è la città che, più delle altre, è stata investita da un massiccio processo di cartolarizzazione e vendita del patrimonio immobiliare abitativo degli Enti (pubblici, previdenziali,assistenziali, assicurativi creditizi) che ha posto gli inquilini meno abbienti -impossibilitati ad acquistare -in una situazione di precarietà e di difficoltà;
CHE il Fondo Pensioni - ex Cassa di Risparmio di Trieste, ora Unicredit, sulla scorta di tale cartolarizzazione sta procedendo alla vendita del plesso abitativo di V.dei Colli Portuensi 187;
CHE decine di famiglie di Viale Colli Portuensi 187 da oltre un anno rischiano di perdere la propria abitazione;
CHE il Fondo Pensioni ex Cassa di Risparmio di Trieste, proprietario di tali appartamenti, sta procedendo alla vendita a terzi, e finora si è reso indisponibile ad ogni trattativa con gli inquilini che non possono rispondere a proposte di acquisto onerose;
CHE da nove giorni gli inquilini di Viale Colli Portuensi 187 hanno iniziato uno sciopero della fame per rivendicare il proprio diritto all'abitare, sciopero sostenuto, tra gli altri da persone anziane;
CONSIDERATO
CHE la Regione Lazio e il Comune di Roma hanno stanziato - mediante un accordo di programma –un importo complessivo per l'emergenza abitativa pari a Euro 85 milioni da parte del Comune di Roma ed Euro 59 milioni da parte della Regione Lazio;
CHE l'Assessorato Regionale per le politiche della casa ha manifestato la propria disponibilità - mediante nota inviata alla proprietà in data 28/01/08 - a collaborare, anche economicamente, alla soluzione dell'emergenza abitativa in cui si trovano gli inquilini del plesso abitativo di V. dei Colli Portuensi 187;
CHE l’Assessorato Regionale, nell’incontro con il Prefetto di Roma dell’8 Luglio 2008, ha dato la propria disponibilità di acquistare tutti gli alloggi invenduti;
CHE gli, inquilini del plesso abitativo di V. dei Colli Portuensi 187, in attesa di ricevere gli aiuti promessi dalla Regione Lazio, hanno iniziato lo sciopero della fame
VISTO
CHE il Municipio Roma XVI si è espresso all'unanimità, nel corso del tempo, con o.d.g. n. 17 -55/2007 e 04/2008 chiedendo un incontro tra le parti che recepisse le istanze degli inquilini;
CHE lunedì 16 giugno l'Amministrazione Comunale ha incontrato, a porte chiuse, Il Fondo Pensioni ex Cassa di Risparmio di Trieste, per cui si deve ritenere che il Comune di Roma abbia riaperto, con il Fondo, una trattativa;
il Consiglio della Provincia di Roma
esprime la propria solidarietà agli inquilini del plesso abitativo di via dei Colli Portuensi, 187 per l'iniziativa intrapresa dello sciopero della fame;
impegna il Presidente e la Giunta :
-a chiedere l'immediata sospensione delle vendite nelle more della trattativa avviata;
-a rappresentare al Sindaco di Roma e agli assessori comunali competenti al Presidente della Regione Lazio e agli assessori regionali competenti la necessità di aprire un tavolo interistituzionale che affronti le problematiche inerenti le dismissioni che causano emergenza abitativa con la partecipazione dei cittadini coinvolti e i municipi competenti per territorio;
-ad attivarsi presso il Presidente della Regione Lazio e la Giunta Regionale affinché vengano rispettati gli impegni presi per agevolare le famiglie, in particolare con l’acquisto da parte dell’Ater dell’invenduto.
-a rappresentare alle istituzioni che saranno presenti al tavolo la necessità di tenere in considerazione anche quei nuclei familiari il cui alloggio è già stato venduto a terzi.
Approvato all’unanimità.