COLLI PORTUENSI: RASSEGNA STAMPA
Emergenza casa. Oggi ci dovrebbe essere il via libera da parte del Fondo per la vendita in blocco
Colli Portuensi, soluzione vicina, l'Ater acquisterà gli appartamenti
Soddisfazione cauta: «Gabetti ritiri l'unico compromesso già fatto. Sarebbe un bel gesto»
EPolis Roma
La vicenda di via dei Colli Portuensi si può dire quasi conclusa: in un lungo incontro alla Regione, tra l'assessore alla Casa Mario Di Carlo e gli intermediari della proprietà, si è raggiunto un accordo di massima per l'acquisto in blocco degli appartamenti da parte dell'Ater. Oggi ci sarà il via libera del Fondo, dopodichè la vicenda potrà dirsi veramente conclusa. «La situazione è ottima - spiega la presidente del comitato inquilini Marisa Falovo - e soprattutto abbiamo un assessore alla Casa che fa quello che dice. Finalmente un uomo capace di mettere mano al problema della casa». Resta solo il problema di una famiglia, il cui appartamento è stato già fermato con un compromesso ma senza rogito: «Ritirare quel compromesso sarebbe un bel gesto per chiudere bene una cosa iniziata male. Se solo una famiglia restasse fuori io non potrei dire che è andata bene. Se invece raggiungessimo questo obiettivo allora saremo stati bravi». La mobilitazione, però, continua, come sottolinea l'Asia Rdb: perchè resta da risolvere il nodo di tre inquilini i cui appartamenti sono stati già venduti a terzi. E sempre dalla Regione, un'altra buona notizia anche per gli inquilini di via Pincherle. Lunedì, con una determinazione, la Regione ha dato il via libera all'erogazione dei mutui agevolati. In pratica, metà della cifra richiesta, fino a 100mila euro, verrà erogata al'1 per cento, l'altra metà al tasso di mercato meno lo 0,30 per cento. Quindi, per esempio, chiedendo 220mila euro, si possono avere 100mila all'1 per cento, altrettanti al tasso di mercato meno lo 0,30 e il restante o con i propri risparmi, oppure con il normale tasso. «Siamo molto soddisfatti - dice Roberta Cecili, presidente del comitato inquilini di via Pincherle - anche se non risolve il problema di tutti, perchè ci sono delle famiglie che non possono acquistare».
di Marta Rossi