Crisi/Sfratti: occupare casa per disperazione, una coppia si racconta

Genova -

15 Novembre 2013 - 14:33

(ASCA) - Genova, 15 nov - E' da mesi ormai che nelle nostre citta' stiamo assistendo a un vero e proprio boom delle occupazioni abitative. Complice la crisi, il caro affitti, le difficolta' a ottenere un mutuo e l'aumento esponenziale degli sfratti, sono sempre di piu' le famiglie italiane che, per non essere costrette a chiedere ospitalita' ad amici e parenti o a vivere per la strada, decidono di occupare una casa, spesso in edifici di edilizia popolare. Ma chi sono queste persone e cose le spinge a un gesto cosi' eclatante? Per rispondere a queste domande ''Il Ghirlandaio'' ha intervistato una giovane coppia che dall'agosto scorso ha occupato un'abitazione in uno stabile di edilizia residenziale pubblica sulle alture di Genova. Quella qui raccontata e' una storia esemplare, una storia simile a quella di altre migliaia di famiglie che, avendo perso il lavoro da un giorno all'altro ed essendo state sfrattate dalle loro vecchie case, ne hanno occupato una per disperazione. Fabrizio ha 39 anni ed e' genovese, Ana di anni ne ha una trentina ed e' di origini peruviane. Entrambi hanno una storia difficile alle spalle e insieme hanno dato alla luce da poco una bambina. ''Io, - spiega Fabrizio - lavoravo per una nota societa' di spedizioni che, a causa della crisi, ha dovuto lasciare a casa me ed altri lavoratori. Ana lavorava per una grande multinazionale, che ha chiuso le tre sedi che aveva a Genova. Pagavamo 660 euro di affitto per un'abitazione in una zona popolare ma quando abbiamo perso il lavoro non siamo piu' riusciti a pagarlo''. La proprietaria dell'immobile ''ci aveva tenuto per un anno in nero e avremmo potuto denunciarla, ma non l'abbiamo fatto per non metterla nei guai, visto che la conoscevamo. Siamo stati ingenui perche' se avessimo denunciato questa situazione, avremmo potuto rimanere li' per altri anni pagando un affitto bassissimo'', ha raccontato ancora. (www.ilghirlandaio.com). com/mau