DA ROMA A GENOVA: INQUILINI DI VIA PINCHERLE SI INCATENANO DAVANTI ALLA SEDE DELLA GIACOMAZZI IMMOBILIARE

Roma -

Questa mattina, due inquiline di via Pincherle insieme ad Angelo Fascetti- responsabile nazionale dell’Associazione inquilini e assegnatari (AS.I.A. RdB) – si sono incatenati per protesta dentro la sede del gruppo immobiliare Giacomazzi a Genova, per denunciare il tentativo della suddetta società di compiere un’operazione speculativa ai danni di 116 famiglie di anziani con pensione al minimo, disabili, vedove, famiglie monoreddito, disoccupati che abitano dagli anni ’60 negli appartamenti di via Pincherle 153/169.

Nel frattempo, a Roma altri inquilini stanno presidiando con un picchetto metroplitano l’ingresso di Fata a via Urbana 169, all’interno del quale i dipendenti del gruppo assicurativo si sono barricati, distribuendo volantini.

Gli appartamenti in questione sono stati acquistati lo scorso dicembre dal gruppo Giacomazzi – tramite la controllata Area Mestre Srl- al costo di 19 milioni di euro da Fata Assicurazioni Danni Spa (del gruppo Generali Spa).

Nel settembre 2008, in occasione di un tavolo convocato dalla Regione Lazio, alla presenza anche di un rappresentante del Prefetto di Roma,  il gruppo Giacomazzi- attraverso il dr. Eugenio Greco – si era dichiarato interessato a un accordo con l’assessore regionale alla Casa del Lazio- Mario Di Carlo- per l’acquisto in blocco dei 120 appartamenti da parte dell’Ater. La regione Lazio offriva una plusvalenza del 10% sul prezzo di acquisto, Giacomazzi si impegnava a non vendere a terzi, così da consentire la tutela del  diritto all’abitare di oltre 300 persone.

E invece Giacomazzi vende gli appartamenti a terzi, barando nella trattativa con la regione Lazio, fino a comunicare a metà febbraio, durante un incontro convocato  dal prefetto Pecoraro, che sulla carta sono stati venduti tutti gli appartamenti. Si scopre intanto anche che diversi acquirenti sono politici o amici e parenti degli stessi e che molti investono da altre regioni.

Con le mobilitazioni di oggi vogliamo denunciare la manovra speculativa di Giacomazzi. Ci chiediamo: come ha fatto la Giacomazzi (attraverso la sua controllata ‘Finanza e Sviluppo Immobiliare’ con un capitale sociale di 125mila euro e un rating ‘rosso D’ che consentirebbe di ottenere dalle banche un fido di appena 5mila euro) a fare quest’operazione immobiliare?

E se una società può permettersi il lusso di non rispettare gli accordi presi in un tavolo interistituzionale, di non ascoltare l’invito del Prefetto di Roma a recedere dalla vendita a terzi, quali interssi e quali coperture sostengono l’intera operazione?

Siamo diventati inquilini agitati e resistenti, abbiamo fatto uno sciopero della fame, abbiamo chiesto l’intervento del Prefetto, di consiglieri comunali, regionali e provinciali, abbiamo fatto manifestazioni e cortei. Oggi siamo a Genova per chidere alla città di essere solidale con noi.

Chiediamo di incontrare i dirigenti della Giacomazzi e che il 27 marzo,  nel prossimo incontro convocato dal prefetto di Roma, si arrivi ad un accordo definitivo per la vendita degli appartamenti alla Regione Lazio.

AS.I.A. RdB -Comitato inquilini via Pincherle 153-169