Dalla Regione 152mila euro per prevenire gli sfratti a Lecco
I finanziamenti ottenuti dovranno obbligatoriamente essere integrati dal Comune con fondi propri in misura non inferiore al 40 per cento di quanto assegnato.
“Un cofinanziamento di 152.000 Euro per sperimentare nuove iniziative a sostegno dei cittadini che non riescono a pagare il canone di affitto sul libero mercato e si trovano in situazione di morosità incolpevole, legata quindi a eventi che hanno modificato le reali possibilità economiche della famiglia”. Lo ha detto Antonio Rossi evidenziando la nuova misura approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, relativa al comune di Lecco .
“La crisi economica - ha spiegato l'assessore - ha avuto, e continua a manifestare, ricadute negative sui redditi delle famiglie, che spesso faticano a sostenere i costi del canone di locazione, incorrendo in situazioni di morosità. Per questo la Giunta regionale ha attivato una misura per rendere più incisiva la prevenzione e il contrasto degli sfratti per morosità nei comuni”.
Regione Lombardia attiverà, entro il 16 dicembre, uno specifico fondo, presso Finlombarda, cui potranno attingere i Comuni definiti “ad alta tensione abitativa”. Lecco rientra tra questi e Regione Lombardia mette a sua disposizione 152.000 euro che dovranno obbligatoriamente essere integrati dal Comune con fondi propri in misura non inferiore al 40 per cento di quanto assegnato.
Le Amministrazioni Comunali si impegnano, non solo a cofinanziare l'intervento regionale, ma anche ad attivare iniziative sperimentali affiancando le famiglie. Le iniziative dei Comuni sono finalizzate a introdurre forme di garanzia, al posto del tradizionale contributo a fondo perduto, e al subentro all'affittuario moroso - mediante il ripiano dell'eventuale debito già maturato e alla definizione di un microcredito per il pagamento di 12 mensilità, estensibile eccezionalmente fino a un massimo di 24.
Allo stesso tempo verrà acquisita la garanzia che il proprietario, non solo non procederà allo sfratto, ma si impegna a rinnovare il contratto. Potranno beneficiare dei fondi coloro che hanno una morosità accertata di almeno 6 mesi. La misura prevede anche l'istituzione di una cabina di Regia composta, oltre che dalla Regione, da rappresentanti di Anci e organizzazioni sindacali dei proprietari ed inquilini interessati alle sperimentazioni.
La cabina deve promuovere la sottoscrizione degli accordi di collaborazione con i Comuni interessati; valutare la fattibilità delle iniziative sperimentali proposte; definire insieme agli Enti locali i contenuti e le modalità di attuazione; monitorare l'efficacia dell'iniziativa sperimentale; autorizzare il cofinanziamento delle iniziative previste negli accordi
I nuclei che beneficeranno della misura devono avere i seguenti requisiti:
- un reddito Isee/fsa (dunque non imponibile) compreso fra 4.100 e 13.000 euro;
- pagare un canone annuo d'affitto massimo di 7.200 euro spese comprese;
- non essere sottoposti a procedure esecutiva di rilascio dell'abitazione;
oppure trovarsi nella condizione di:
- aver perso il lavoro per licenziamento (escluso quello per giusta causa);
- essere stati messi in cassa integrazione ordinaria o straordinaria;
- non aver rinnovato un contratto a termine o di lavoro atipico;
- aver sottoscritto accordi aziendali o sindacali con riduzione dell'orario di lavoro.
Anche coloro che hanno contratto una malattia grave, sono in infortunio o hanno perso un componente della famiglia e, per effetto di rilevanti spese mediche e assistenziali hanno subito una consistente riduzione del reddito, possono accedere alla misura.