Deposito aperto nel quartiere San Paolo

 

Roma -

Comunicato stampa
21 giugno 2011

Dopo la prima notte passata all’interno del deposito Atac di via Alessandro Severo nel quartiere San Paolo, possiamo affermare con la determinazione necessaria che la partita delle delibere riguardanti il patrimonio dell’azienda di trasporto comunale inizia oggi.

I movimenti per il diritto all’abitare e Roma Bene Comune stanno chiamando l’intera città a sostenere la vertenza che chiede l’immediato ritiro dei provvedimenti in discussione da oggi in consiglio comunale. La mobilitazione va avanti da giorni e le interlocuzioni con l’amministrazione sono insoddisfacenti.

Non voler ascoltare la richiesta diffusa di ritiro delle delibere 30 e 35, contrabbandando i provvedimenti come salvataggio dei 12mila lavoratori Atac, è tutt’altro che apertura e dialogo come afferma l’assessore Aurigemma.

Raccontare una iniziativa fortemente simbolica come l’occupazione del deposito  nell’XI municipio come un atto di forza sfascista e che l’unica rappresentanza possibile si possa esprimere nel consesso consiliare comunale, ci fa capire che sia Aurigemma che la maggioranza non hanno compreso ciò che sta accadendo.

Il voto referendario e la difesa dei beni comuni insistono nella costruzione di senso delle mobilitazioni contro il bilancio di Alemanno, le dismissioni del patrimonio pubblico e le privatizzazioni delle municipalizzate, compresa la costituzione della holding capitolina. Tutto ciò o si comprende e se ne tiene conto, oppure si crea un conflitto di interessi tra chi difende i beni comuni e chi li vuole regalare alla speculazione e al profitto di pochi.

Bisogna decidere da che parte stare dentro questo conflitto. Questo riguarda anche l’opposizione capitolina, che non può essere quella della regina. Ci aspettiamo segnali autorevoli oggi in aula dagli schieramenti politici chiamati a discutere le delibere ad oltranza, così come ad oltranza noi rimarremo nel deposito occupato fino al ritiro delle delibere.

Votare la delibera 35 significa tradire l’esito referendario, che nessuno si renda complice. 

 

Roma Bene Comune

Movimenti per il diritto all’abitare

 

Roma, 21 giugno 2011