DRAMMA-AFFITTO: ARRIVA L'UFFICIALE PER LO SFRATTO, ANZIANA SI DA FUOCO

Roma -

L'Unità

di Paola Natalicchio

 

Decidere di arrendersi. A 64 anni. Perché una vita di stenti, in solitudine, senza un marito e senza figli, passata a vendere stracci nei mercatini di strada, è già dura abbastanza. Ma con uno sfratto sulle spalle può diventare insostenibile. È successo ieri mattina, a una donna di Olevano Romano, piccolo paesino della provincia ai confini con il frusinate. Ha tentato il suicidio, dandosi fuoco davanti agli occhi dell'ufficiale giudiziario che, per la seconda volta, si era presentato davanti alla porta del villino di circa 80 mq in cui la donna abitava. Ingiunzione di sfratto per morosità: la signora non pagava l'affitto da qualche mese e il suo padrone di casa aveva deciso di intervenire. Lo sfratto era già stato rinviato una volta, ma ieri si è reso inevitabile. Così l'ufficiale giudiziario, a metà mattinata, si è presentato per renderlo esecutivo. La donna ha subito minacciato un gesto sconsiderato. Ed è stato un attimo: è entrata dentro casa, ha imbevuto alcuni stracci di alcool e si è data fuoco.

LE USTIONI - Il primo a soccorrerla è stato proprio l'ufficiale giudiziario. Da lì a poco, sono intervenuti i carabinieri della compagnia Palestrina, guidati dal comandante Antonio De Rosa. La signora è stata soccorsa tempestivamente dall'eli-ambulanza del 118, fortunatamente in servizio proprio nella stessa zona dell'incidente. La donna ha riportato gravi ustioni agli arti inferiori, alle mani, al torace e al viso ed è stata trasferita d'urgenza all'ospedale Sant'Eugenio di Roma in codice rosso, dove si trova ricoverata in prognosi riservata, proprio nel nuovo reparto Grandi Ustioni, inaugurato ieri mattina. «Le ustioni coprono il 43% del corpo e per il 30% sono di terzo grado. La prognosi è ancora riservata», ha spiegato in serata il dott. Paolo Palombo, direttore sanitario del Sant'Eugenio e primario del reparto.

Intanto il villino dove la signora viveva, pieno di mobili di legno e stracci, è stato divorato dal fuoco ed è andato completamente distrutto. Sono state necessarie due autocisterne d'acqua e oltre tre ore d'intervento dei vigili per sedare le fiamme. «Perché una donna di 65 anni, che rientrerebbe per limiti di età nella proroga per le categorie protette, decide di darsi fuoco? - attacca l’Asia Rdb - Forse per la percezione di abbandono in cui si vengono a trovare molti inquilini nella stessa condizione, soprattutto quelli con sfratti per morosità. L'abbandono dovuto a politiche abitative inesistenti e che non vanno oltre la gestione dell'emergenza. Che non sanno garantire un passaggio da casa a casa e che consegnano questi inquilini nelle mani dell'Ufficiale giudiziario e della forza pubblica». Il gesto disperato ieri a Olevano Romano, piccolo paesino ai confini con il Frusinate. L’intervento dei vigili e il trasferimento in eliambulanza al S. Eugenio. Ha ustioni sul 43% del corpo, è in prognosi riservata.