Emergenza abitativa e tasse sulla casa: le inquietudini dell'ANCI
Il presidente Fassino elenca le esigenze delle amministrazioni comunali in materia di edilizia e fiscalità per il 2015
Mettere un argine efficace all'emergenza abitativa è una delle priorità elencate dal presidente dell'ANCI Piero Fassino ieri nel corso del direttivo dell’associazione svoltosi a Roma. Ma non soltanto.
Tributi sulla casa e IMU sui terreni agricoli sono infatti gli altri due temi caldi per gli amministratori locali in questo inizio di 2015. Il più alto rappresentante dei sindaci italiani ha infatti spinto più in alto le rivendicazioni di questi ultimi con particolare riferimento a ciò che è contenuto nella Legge di Stabilità approvata poco prima di Natale in Parlamento.
"Il confronto con il Governo va avanti - ha spiegato Fassino - ma le questioni da risolvere sono ancora molte". Abbiamo isolato le 3 esigenze emerse in materia di edilizia e fiscalità: eccole in breve.
1. In primo luogo con la decisione di rinviare al 2016 l'introduzione nella fiscalità locale della Local Tax per i Comuni si apre un vuoto di 625 milioni che erano previsti da un trasferimento integrativo (mancante nella nuova Legge di Stabilità) il quale ha garantito per il 2014 agli enti locali la stessa entrata del 2013 per IMU e TASI. Per l'anno in corso infatti dovrebbe essere a regime quanto previsto per il 2014 ma senza il rifinanziamento di quel trasferimento mancano le risorse.
2. A proposito di IMU terreni agricoli i Comuni chiedono che per il 2014 non sia attuato il prelievo di 350 milioni che ricadrebbe soprattutto sui Comuni più piccoli già con l'acqua alla gola (leggi in proposito l'articolo IMU terreni agricoli ex montani: l'ANCI spinge per l'abolizione).
3. Un capitolo a parte il direttivo lo ha dedicato all'emergenza abitativa che soprattutto nelle grandi città sta assumendo dimensioni drammatiche. Stasera i sindaci incontreranno il ministro Lupi: "Il governo - ha concluso il presidente dell'Anci - deve con la massima urgenza emanare un provvedimento".