Emergenza casa, il centro sociale in maxi corteo contro gli sfratti
(23 febbraio 2014)
Hanno attraversato la città, con striscioni e megafoni, per portare sulle strade e tra la gente i dati dell’emergenza abitativa. Si sono fatti notare, sabato pomeriggio, gli attivisti del comitato casa legato al centro sociale Eterotopia.
Il corteo, che non ha mai bloccato il traffico, è stato partecipato da una quarantina di persone sull’onda degli slogan «stop agli sfratti» e «requisizione delle case vuote». Dopo un primo presidio in piazza Italia, il drappello si è incamminato in direzione di alcune palazzine sfitte presenti sul territorio, fermandosi per un breve sit-in di protesta e informazione della cittadinanza sotto ognuna di queste.
Una specie di tour che ha toccato un edificio di via Rossini in cui, spiegano gli attivisti, dieci appartamenti privati giacciono abbandonati da diversi anni, per poi spingersi sotto il complesso ex-Pirelli, dove il costruttore si è impegnato a fornire 25 alloggi pubblici ancora non pervenuti. Situazione simile a quella di cascina Selmo, dove l’edificazione dell’apposita palazzina popolare non è neanche iniziata. Quindi il corteo, composto da attivisti del centro sociale e famiglie in difficoltà, si è diretto dietro al ristorante La Ruota, presso una vecchia casa di riposo abbandonata anni fa. Ultima tappa, l’ex-caserma di via Trieste, con 25 appartamenti praticamente pronti la cui consegna è impedita da lungaggini burocratiche. «A San Giuliano le case popolari non sono sufficienti. Pensiamo che si debbano fare delle proposte ai proprietari che hanno palazzine vuote da anni, in modo da incentivarli ad affittarle». Questa l’opinione, portata in giro sabato dai dimostranti, riguardo un tema caldo: 68, compresi quelli già effettuati, sono gli sfratti programmati nei primi tre mesi del 2014.