Emergenza casa, patto fra enti: via Paoli, alloggi per tutti

Lucca -

E’ stato sottoscritto questa mattina, giovedì 6 febbraio, un protocollo d’intesa tra Regione Toscana, Comune di Lucca, Comune di Pietrasanta, Comune di Castelnuovo e Erp Lucca Srl, per consentire di porre in essere interventi volti al recupero e all’incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica in aree caratterizzate da alta criticità abitativa. Significativa e propizia, sotto questo profilo, la presenza al tavolo dei firmatari dell’assessore regionale Salvatore Allocca, il quale ha potuto così sbrogliare la matassa inerente la reale fattibilità del progetto di inclusione studiato da Palazzo Orsetti per via Brunero Paoli: “Un progetto destinato a tutte le situazioni di marginalità, non solo a rom e a sinti”, ha sottolineato l'assessore regionale.

Ma procediamo con ordine. La situazione di maggiore criticità abitativa si registra, tra i Comuni citati, a Lucca (anche solo per un fatto di densità di popolazione): “ad oggi ci risultano ancora 621 domande di alloggio– spiega Tambellini – e ci troviamo di fronte al paradosso delle case costruite e non vendute, un dato in costante crescita per la nostra zona”.
In questo senso allora, il protocollo di questa mattina costituisce una pur lieve boccata d’ossigeno per polmoni anneriti, a maggior ragione, dalla piaga degli sfratti per morosità: “a Lucca verranno realizzate 8 nuove unità abitative in località Piaggetta a S. Anna – illustra l’assessore Sichi – mentre a Pietrasanta sono previsti 12 nuovi alloggi. Lo stesso dicasi per Castelnuovo Garfagnana, dove si prevedono una dozzina di alloggi ed un innovativo progetto di housing sociale”. A Castelnuovo, in particolare, le case verranno costruite secondo regole antisismiche che le renderanno fruibili anche da parte di altre persone in caso di terremoto. “L’intervento che stiamo compiendo su Lucca è davvero imponente – prende la parola Allocca – perché tra i 4,5 milioni di euro versati per progetti già attivati che vanno in questa direzione e i 4,2 indicativamente stimati per i prossimi, si tratta di un investimento di quasi 9 milioni di euro. La Regione ha messo a disposizione 90 milioni per il problema dell’emergenza abitativa, senza distribuirli mediante la forma del bando, ma andando a confrontarsi con i territori, per capire misura e necessità di intervento. Anche nel territorio lucchese – ha aggiunto – ci sono stati cambiamenti sociali economici e demografici che hanno determinato una preoccupante situazione di disagio abitativo, come la chiusura di alcune aziende storiche. La criticità ha coinvolto anche le fasce sociali di ceto medio, fino ad ora toccate solo marginalmente dal problema casa. Senza poi contare che per la prima volta il gran numero di sfratti provocati dalla situazione di crisi ha interessato tutto il territorio provinciale. Questo ha reso pertanto necessario interventi coordinati a livello di area vasta, e non limitati ai singoli comuni”.
I SETTE ALLOGGI IN VIA PAOLI
Allocca interviene anche sugli attacchi subiti dall'amministrazione comunale per il progetto degli alloggi in via Paoli, difendendo il rispetto delle direttive dell'Unione Europea (Leggi l'articolo). "Oltre a ribadire, come già ha fatto il presidente Rossi, piena solidarietà al sindaco Tambellini e a tutta l'amministrazione comunale rispetto alle pressioni e agli attacchi subiti - afferma l'assessore regionale -, ci auguriamo che tali incresciosi episodi non influiscano sulle scelte politiche". L'assessore al welfare e alle politiche per la casa chiarisce poi alcuni punti che hanno portato alla definizione del progetto, d'intesa con l'amministrazione comunale. "Ci sono alcuni punti oggettivi ed incontrovertibili – dice l'assessore - che hanno portato ad ipotizzare questo progetto. Anzitutto va detto che l'intervento è stato individuato nell'ambito delle attività del Tavolo regionale, in base alle criticità delle situazioni locali e alla immediata cantierabilità dei progetti, visti i tempi strettissimi per utilizzare i finanziamenti europei, che ammontano a 2 milioni di euro. Le linee di azione – sottolinea Allocca - derivano direttamente dall'Europa ed un'eventuale mancata applicazione significherebbe andar contro le volontà del Parlamento e della Commissione europea: la Regione, d'intesa con gli enti locali, non fa altro che applicare direttive europee". In Toscana, intanto, sono ancora 24 mila le domande di alloggio in lista d’attesa. Paradossale il raffronto con l’impegno del Governo: Roma ha stanziato 50 milioni di euro per sostenere la situazione degli affitti su tutto il territorio nazionale, quando la sola Regione Toscana ne ha messi a disposizione 11. “I fondi europei, circa 2 milioni di euro, sono destinati a trovare una soluzione abitativa per coloro che vivono in uno stato di marginalità - aggiunge Allocca -. Ora, è chiaro che in Regione, quando si pensa a situazioni di questo tipo, balzi subito agli occhi la difficile condizione in cui versano le etnie rom e sinti, ma questo non significa escludere a priori tutti gli altri. A maggior ragione in questo caso, dove il Comune di Lucca compartecipa economicamente al progetto mettendo a disposizione un immobile del centro”. Quante chance ha, dunque, il progetto di inclusione  targato Palazzo Orsetti e presentato a Firenze, di essere accolto? “Non faccio percentuali – precisa Tambellini – se lo giudicheranno idoneo ne gioiremo, altrimenti troveremo altre modalità. Quello che mi preme evidenziare è che non siamo interessati ad un tipo di inclusione che prevede condomini o casette interamente abitate da una sola etnia, perché questa continuerebbe ad essere una barriera e singoli gruppi continuerebbero a vivere isolati dal resto della comunità. Per favorire l’inclusione invece - ha detto il sindaco - c’è bisogno di scambio reciproco, di entrare in contatto con tutta la comunità nel suo complesso. Attraverso il progetto di Via Brunero Paoli sarà possibile dare di nuovo la luce ad un complesso che oggi appare come un rudere nel centro storico. Mi preme tuttavia rilevare come, attorno a questo tipo di soluzione legata all’emergenza abitativa, si sia fatto molto allarmismo mentre ad oggi, è importante più che mai rispondere alle esigenze delle famiglie in difficoltà economica. Se la nostra idea risponde alle condizioni necessarie sarà un’opportunità accedere al bando sia dal punto di vista delle politiche abitative sia per la riqualificazione di un’area del centro storico”.
“Abbiamo la possibilità di far rivivere un immobile – ha spiegato l’assessore alle Politiche Abitative del Comune di Lucca, Antonio Sichi – che sarà utile per accogliere situazioni di emergenza e di marginalità. Il progetto prevede di realizzare 7 appartamenti, di diverse metrature, che risponderanno anche ai criteri di risparmio energetico e di bioedilizia. Sarà possibile ricostituire nuclei familiari attualmente smembrati in strutture diverse ed evitare che situazioni di estrema criticità diventino ancora più complesse. Tra coloro che hanno fatto domanda per una casa di edilizia residenziale pubblica, in tutto 621 domande ammesse in graduatoria, vi sono casi di estrema problematicità che grazie al progetto di Via Brunero Paoli potrebbero ottenere una risposta concreta, seppur parziale e transitoria. Anche in questo complesso, come già avviene in altre strutture, è prevista la figura del mediatore condominiale”.

 

Paolo Lazzari

 

Ultima modifica il Giovedì, 06 Febbraio 2014 16:4