ENASARCO: INQUILINI E AS.I.A. LANCIANO LA MOBILITAZIONE PER IL 10 SETTEMBRE
Lo scorso 25 luglio il coordinamento dei Comitati inquilini Enasarco e AS.I.A. RdB hanno approvato una proposta di piattaforma rivendicativa che lancia una manifestazione il 10 settembre 2008 davanti la sede Enasarco.
La vendita degli alloggi Enasarco rischia di aggravare ulteriormente l’emergenza abitativa in una città che soffre di una cronica mancanza di case e dove gli affitti sono tra i più cari d’Europa. Mentre aumentano in modo vertiginoso gli sfratti per morosità, continua la dismissione del patrimonio degli Enti previdenziali – pubblici e privati – insieme a quello pubblico dell’ATER e del Comune di Roma.
La scelta delle dismissioni, come quella dell’introduzione dei patti in deroga prima e del libero mercato (L. 431/98 che ha abolito l’equo canone) è stata sostenuta da tutti i sindacati confederali concertativi. Si sono ritrovati tutti d’accordo contro gli interessi degli inquilini.
Al di là della trattativa in corso tra l’ente e i sindacati, gli inquilini e i lavoratori Enasarco vogliono conoscere lo stato di avanzamento del processo di vendita, i prezzi, le tutele, la situazione dei contratti, delle sanatorie e di eventuali occupanti senza titolo.
Per questo proponiamo una piattaforma che costruisca dal basso una vertenza con la Fondazione Enasarco e con gli Enti Locali che assicuri diritti e dignità, a partire dalla convocazione di un tavolo inter-istituzionale al quale partecipino i sindacati tutti, non solo quelli di comodo, i comitati degli inquilini e la Fondazione; la tutela degli inquilini che non possono comprare attraverso l’acquisizione degli alloggi da parte della Regione Lazio (con lo strumento dell’ATER) o del Comune di Roma, con garanzie sul canone di locazione e sulle voci di condominio; l’acquisizione del patrimonio abitativo Enasarco non utilizzato da parte della Regione o del Comune per destinarlo all’emergenza abitativa; una gestione delle vendite limitata a chi è nelle condizioni di acquistare, definendo prezzi non di speculazione, tenendo conto dello stato degli immobili, del numero degli anni di permanenza degli inquilini nelle case e attivando i fondi regionali a tassi agevolati (1%) per l’accensione dei mutui necessari per l’acquisto.