Genova, occupato palazzo Sauli. L'emergenza casa spiegata in un cartone animato
Genova. Una cinquantina di giovani dello Sportello per il diritto alla casa ha occupato all’alba di questa mattina un’ala di palazzo Sauli, uno dei palazzi del sistema dei Rolli genovesi. Si tratta di una zona dello storico palazzo, che risale alla fine del 1400, vuota e non ristrutturata. Scopo dell’occupazione è denunciare, ancora una volta, il problema dell’emergenza casa a Genova con migliaia di abitazioni pubbliche fatiscenti e inutilizzate a fronte di migliaia di persone senza un tetto o sotto sfratto.
“Dopo tutte le resistenze a sfratti e sgomberi, dopo le prime singole occupazioni di Piazza Cernaia e a sostegno dei migranti – scrive il movimento in una nota – il Movimento per la Casa ha dato vita alla prima grande occupazione collettiva con 3 nuclei familiari. Questo percorso di lotta e di autorganizzazione dal basso, che va avanti da oltre un anno, è l’unica vera risposta alla necessità abitativa di migliaia di persone nella sola città di Genova. La nostra azione politica, oggi come ieri, pone di fronte alle proprie responsabilità le istituzioni pubbliche competenti e tutti i proprietari di case tutt’ora vuote e sfitte”.
“Di fronte all’emergenza abitativa, che sta crescendo in tutta Italia – proseguono i giovani – il Comune ha finora risposto con 6 sgomberi e sfratti al giorno, alloggi murati, bandi di assegnazione per poche centinaia di appartamenti popolari ad affitto calmierato, a fronte delle oltre 5000 domande l’anno”.
“Con l’occupazione di questo stabile oggi facciamo un primo passo verso la collettivizzazione di questa pratica come unica risposta politica alle contraddizioni del sistema-casa. Organizzando a Genova una lotta diffusa e consapevole per la riappropriazione dello sfitto, unendoci ad altre realtà che in Italia portano avanti la stessa vertenza, possiamo iniziare a cambiare i rapporti di forza tra chi è responsabile di tutto questo e chi, come noi, vi si contrappone”.
L’obiettivo, non solo simbolico, è il Comune di Genova: “Con questa occupazione colpiamo politicamente il Comune, che avrebbe dovuto portare avanti politiche sociali ed abitative ad oggi inesistenti, e direttamente una ricca famiglia genovese, corresponsabile dell’immobilizzazione di un numero consistente di appartamenti, con il solo scopo di mantenere alti i canoni di locazione nel mercato immobiliare”
“Proseguiamo con la rivendicazione di una moratoria totale degli sfratti e degli sgomberi di fronte all’emergenza di migliaia di famiglie e alla incompetenza politica ed amministrativa”.
Piazza Sauli è attualmente presidiato dagli uomini della Digos e da un piccolo contingente di carabinieri. Per denunciare lo stato delle cose rispetto all’emergenza abitativa a Genova lo Sportello per il diritto alla casa ha realizzato un cartone animato (nel video).
Katia Bonchi