HORUS ACCOGLIE GLI OCCUPANTI DI VIA DELLE VIGNE NUOVE
Il Tempo
HORUS, DA CENTRO SOCIALE A RESIDENZA TEMPORANEA PER FAMIGLIE SENZA CASA
CORSO SEMPIONE, I LOCALI ACCALGONO ORA 30 NUCLEI
L’Horus occupato, il centro sociale di piazza Sempione, sgomberato dalle forze dell’ordine il 21 ottobre e poi nuovamente occupato il 12 dicembre, diventerà la residenza temporanea per i 30 nuclei familiari, circa 50 persone, che dallo scorso 6 dicembre abitavano in una palazzina occupata in via delle Vigne Nuove 35.
Lunedì prossimo poi si svolgerà un tavolo di confronto tra gli esponenti del centro sociale e alcuni rappresentanti del Comune e della Provincia di Roma e della Regione Lazio proprio per parlare del futuro dello stabile occupato di piazza Sempione.
In quella occasione il BPM presenterà un dossier sulla Gemini, la società che detiene la proprietà dell’Horus occupato, e sull’emergenza abitativa nel quadrante sud est della Capitale.
«Fino a che non sarà trovata una nuova sistemazione adeguata, queste persone dormiranno all’Horus – spiega Emiliano, uno degli organizzatori del centro sociale- se provano a sgomberarci di nuovo, questa volta non ci troveranno impreparati. Vogliamo vedere se hanno il coraggio di venire con le forze dell’ordine a sgomberare persone che vivono la realtà dell’emergenza abitativa».
Nel corso del corteo che ha portato gli occupanti dello stabile di via delle Vigne Nuove a piazza Sempione alcuni ‘writers’ hanno lasciato delle scritte sulle facciate di alcuni edifici disabitati di Monte Sacro. In particolar modo è stato preso di mira l’ex cinema Astra in viale Jonio, un immobile di proprietà dei De Laurentiis, disabitato da 4 anni ed oggetto di un’occupazione a scopo abitativo nel corso del 2003.
Epolis
HORUS, TETTO PER TRENTA FAMIGLIE
E’ SFIDA ALLO SGOMBERO DEL CENTRO
Emergenza casa. Il Bpm aveva occupato uno stabile appena comprato: è stato liberato in due mesi
Corteo a Monte Sacro per il censimento dal basso delle case vuote del quartiere
di Marta Rossi
Per la prima volta, l'Horus diventerà ricovero per trenta nuclei famigliari che ieri, spontaneamente, hanno liberato un palazzetto in via delle Vigne Nuove 36. Occupato il 6 dicembre, lo stabile era stato acquistato la settimana prima da due famiglie che lo vogliono ristrutturare per andare a viverci.
Quando gli occupanti se ne sono accorti, hanno aperto il dialogo con i proprietari.
«ABBIAMO concordato un percorso di uscita, ci hanno permesso di restare a Natale: ora lasciamo, un atto di responsabilità per chi ha acceso un mutuo. Chi sta qua però, andrà all'Horus fino a quando non sarà trovata una soluzione alternativa», spiegano dai Blocchi Precari Metropolitani. «È stata una decisione sofferta – aggiunge Emiliano Viccari - ma a Roma ci sono 27mila case vuote: il mondo della speculazione è il problema di questa città. Ce ne andiamo da qui perché due famiglie hanno preso i mutui, ma i posti vuoti sono un insulto alle migliaia di persone senza casa». E sempre ieri, dopo lo “sgombero” dello stabile, da via delle Vigne Nuove si è mosso un corteo fino a piazza Sempione, per accompagnare le famiglie nella nuova casa. «Mentre andiamo all'Horus proseguiamo il nostro censimento dal basso - prosegue Viccari -, con un corteo per Monte Sacro con un passaggio all'Astra, e in piazzale Adriatico». Nella vicenda del cinema Astra, storica sala romana in un palazzo di proprietà del produttore napoletano De Laurentiis, c'è anche l'occupazione: dodici appartamenti grandi più le cinque sale sono state la casa per diverse famiglie dal 2003 al 2004, quando la struttura è stata sgomberata. Oggi quei nuclei vivono al residence di Casal Lombroso e il palazzo è ancora vuoto.
LUNEDI’ PROSSIMO ci sarà un tavolo di confronto tra gli esponenti del centro sociale e alcuni rappresentanti di Comune, Provincia e Regione proprio sul futuro dell'Horus: sgomberato il 21 ottobre, è stato nuovamente occupato il 12 dicembre. E durante il tavolo, il Bpm presenterà un dossier sulla Gemini, la società proprietaria dello stabile dove si trova l'Horus occupato e sull'emergenza abitativa nel quadrante sud-est della Capitale. «Fino a che non sarà trovata una nuova sistemazione adeguata, queste persone dormiranno all’Horus – spiega ancora Viccari che è anche uno degli organizzatori del centro sociale - se provano a sgomberarci di nuovo, questa volta non ci troveranno impreparati. Vogliamo vedere se hanno il coraggio di venire con le forze dell’ordine a sgomberare persone che vivono la realtà dell’emergenza abitativa». Nel corso del corteo che ha accompagnato le cinquanta famiglie da via delle Vigne Nuove fino a piazza Sempione alcuni writers hanno lasciato delle scritte sulle facciate di alcuni edifici disabitati di Montesacro, come il cinema Astra.
Mamma e figlia sfrattate dopo sei mesi senza luce
Via Malatesta Per sei mesi non hanno avuto la luce in casa: l'allaccio glielo ha fatto la vicina parrocchia. E ieri, nonostante la richiesta del BPM di una settimana di proroga, una donna con la figlia di sette anni sono state sfrattate dall'appartamento di via Malatesta, nel VI municipio. E’ intervenuta la polizia con l'ufficiale giudiziario: il movimento di lotta ha tentato di chiedere all'avvocato del condominio qualche giorno di tempo per trovare una soluzione alternativa. Niente da fare: nella tarda mattinata sono state sfrattate.
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