Londra, inchiesta sulle proprietà del Vaticano

Roma -

Le ha scoperte il Guardian: da un negozio di Bulgari a prestigiosi appartamenti. E tutti "coperti" da società offshore.

Non solo immense proprietà in Italia, la Chiesa ha accumulato proprietà immobiliari, e di altissimo pregio, anche in altre città europee. E non si tratta affatto di conventi o di immobili dedicati alle opere di carità.

Il Guardian ha scovato una serie di proprietà tipo il negozio di Bulgari su New Bond Street o un edificio nell'elegantissima zona di St. James's Square, all'angolo con Pall Mall.

Ma la cosa più significativa dell'articolo del Guardian è che per trovare a chi appartenessero quegli immobili i giornalisti hanno dovuto impegnarsi in approfondite ricerche: il Vaticano, infatti, si avvale di una struttura di società offshore e che anche i referenti individuati, alla richiesta del giornale di rendere nota la proprietà, si sono trincerati dietro la facoltà di mantenere quelle informazioni riservate.

Il Guardian va oltre Londra e accenna ad altre e altrettanto prestigiose proprietà immobiliari che fanno capo al Vaticano, a Parigi per esempio. E sottolinea come questo "impero" sia stato costruito negli anni utilizzando, in origine, il denaro ricevuto da Mussolini in cambio del riconoscimento del regime fascista da parte del Papa. Il quotidiano, infine, menziona di aver contattato al riguardo il nunzio apostolico a Londra, l'arcivescovo Antonio Mennini, che però non ha commentato.