Montagnola: il Municipio torna a chiedere il blocco degli sfratti

Roma -

Difficile immaginare cosa vi sia di più essenziale, per garantire  condizioni minime di vivibilità, dell’avere un tetto sopra una testa. Certo, ai primi posti vanno collocate le esigenze fisiologiche, ovvero la possibilità di nutrirsi e di abbeverarsi in maniera corretta. Ma subito dopo, in un’ipotetica scala di bisogni, verrebbe la necessità di un riparo sicuro. E stabile.

L'EMERGENZA ABITATIVA DALLE STRADE AI PALAZZI - La città di Roma, negli ultimi mesi, è attraversata da una miriade di manifestazioni, presidi, incontri d’ogni genere, aventi spesso per oggetto il tema dell’emergenza abitativa. Ed a forza di parlarne, sembra che qualcosa si stia anche muovendo. “La mobilitazione dei movimenti contro le politiche dell’austerity e della precarietà hanno portato ad un primo ed importante risultato – scrive in una nota il Presidente Catarci -  l’emergenza casa è entrata nell’agenda politica del governo nazionale e per i primi di novembre è previsto un decreto legge ad attuazione rapida per aumentare l’offerta di case popolari, incrementare le risorse dei fondi affitto e morosità incolpevole, sbloccare il social housing con garanzie statali al fondo dedicato”. Si tratta di un crocevia importante, ricordato recentemente anche dal Ministro Lupi in una puntata di Porta a Porta.

LA CRIMINALIZZAZIONE - “Se all’annuncio seguiranno i fatti – riprende Catarci – può definirsi una buona notizia, ma la misura è ampiamente insufficiente a fermare il massacro sociale in corso. Non passa giorno che non vi sia una minaccia o un’esecuzione di sfratto, nelle case degli Enti previdenziali trasformati in Fondazioni e delle Casse professionali, come nella giungla del mercato privato. Intanto migliaia di persone costrette dall’indigenza ad occupare ex scuole ed uffici abbandonati continuano a vivere in condizioni indegne e devono pure subire una costante criminalizzazione, per qualche episodio singolo che viene trasformato arbitrariamente in regola.”

IL QUADRO ROMANO - Ci sono dei dati oggettivi, poi, che descrivono il quadro drammatico entro cui si colloca l’emergenza abitativa nella Capitale. “Nel Municipio Roma VIII, come nel resto della città che nel 2012 ha visto oltre 7.000 sfrattati, ogni giorni si registra uno o più allarmi sociali e si rischia di vedere altre persone sbattute in strada, in molti casi per le intimazioni che vengono dalle Fondazioni, già Enti previdenziali, Enpaia in testa. Altro che le famiglie di piccoli proprietari e pensionati vagheggiate dal Ministro Lupi nel tentativo di cercare un’improbabile motivazione per non bloccare gli sfratti – commenta il Presidente Catarci -  si tratta di casi in cui dirigenze allegre hanno investito in borsa utilizzando i versamenti contributivi ed hanno portato al tracollo le rispettive situazioni finanziarie, che intendono sanare alienando patrimonio e aumentando a dismisura gli affitti degli inquilini.”

L'INVITO A LUPI - La nota inoltrataci dalla Presidenza del Municipio VIII, si chiude con un esplicito invito. “Se non ci crede – incalza il minisindaco - il Ministro Lupi venga a vedere, mi rendo disponibile ad accompagnarlo nei prossimi accessi programmati dall’ufficiale giudiziario e ad illustrare il drammatico ed insostenibile quadro complessivo. Dopo, però – conclude Catarci -, si deve procedere immediatamente alla moratoria degli sfratti.”

Con l'emergenza casa che entra nell'agenda di Governo, il Municipio VIII torna a chiedere la moratoria degli sfratti. Catarci: "Il Ministro Lupi venga con me a vedere"

garbatella.romatoday.it/emergenza-abitativa-catarci-attacca-lupi.html