NO AL PIANO CASA: DOPO LE PROTESTE ALEMANNO SGOMBERA HORUS
Dopo le cariche in Campidoglio i movimenti strappano un incontro con Alemanno, ma 12 ore più tardi il sindaco e la questura si vendicano sgomberando Horus.
Mercoledì scorso- dopo aver bruciato le domande di casa popolare sotto l'assessorato alla Casa per chiedere le dimissioni di Antoniozzi - i movimenti per il diritto all'abitare hanno raggiunto in corteo il Campidoglio per dire ad Alemanno, nel giorno in cui ha presentato un piano casa che si appresta a risolvere l'emergenza cancellando più di 30mila persone dalla lista degli aventi diritto a un alloggio popolare, che a Roma nessuno prende casa.
Dopo le cariche della polizia, una piazza di oltre 2mila persone ha strappato un incontro sul piano casa con il sindaco di Roma per mercoledì prossimo.
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Le foto:
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Ma Alemanno non gradisce la contestazione e decide di vendicarsi immediatamente. Ieri mattina decine di blindati dei carabinieri, della polizia e della guardia di finanza hanno occupato militarmente piazza Sempione per proteggere le ruspe che hanno demolito dall'interno l'Horus Liberato. Uno sgombero già annunciato, nonostante un tavolo di trattativa in prefettura, al quale però il comune si è sempre sottratto.
Per inchiodare l'amministrazione alle proprie responsailità, un centinaio di persone ha occupato la sede del Municipio IV, costringendo il presidente Bonelli a convocare un tavolo per oggi pomeriggio.
Durante l'occupazione del municipio, un agente di polizia estrae la pistola, che a un certo punto casca per terra.
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Comunicato stampa Bpm
Contro Alemanno e la rendita.
Senza paura.
Si sono presentati alle 9 di mattina con una ventina di blindati tra polizia e carabinieri. In prima fila, il capo della Digos Giannini, seguito dai massimi vertici della questura e dell'Arma. Centinaia di agenti proteggevano l'ingresso nello spazio sociale del signor Gemini, proprietario dell'immobile, che vanta una serie di denunce per abuso edilizio, violazione della destinazione d'uso dei locali e tanto altro ancora. In questo modo, Gemini ha potuto guidare personalmente gli interventi di demolizione delle strutture interne tramite una ruspa meccanica. Prima gli ingressi, poi le scale e così via, blindando e distruggendo definitivamente gli spazi dell'ex teatro Aniene, uno dei gioielli della cultura e della architettura romana.
Questa è la fotografia della governance al tempo della rendita e della precarietà come forme di controllo sociale. Lo stato che occupa militarmente il territorio per garantire la violazione sistematica di quel che rimane dei diritti e della democrazia. La banda di Alemanno e del fido Lucarelli reagisce in questo modo allo smacco di ieri sera quando migliaia di persone hanno invaso il Campidoglio per dire che il Piano casa del Comune è la stessa bufala di Veltroni, costringendo il sindaco a incontrare i movimenti mercoledì 26 novembre.
Propio come una banda, ieri notte, hanno deciso la vendetta: sgomberare l'Horus di piazza Sempione, nonostante il prefetto continuasse a chiedere una trattativa politica che facesse riferimento alla delibera 26 del Comune di Roma. Uno scontro di poteri che spiega bene i rischi di restringimento delle libertà prodotti dalla crisi della rappresentanza al tempo della crisi globale.
Verso le 11 abbiamo deciso di occupare il Municipio IV, la stessa filiera politica e di potere di Alemanno, bloccando le attività e costringendo il presidente Bonelli a improvvisare una trattativa con rappresentanti della regione e della provincia. Un solerte agente di polizia ha pensato bene di impugnare una pistola e puntarla addosso agli attivisti. Dopo 4 ore di presidio e dopo aver minacciato l'occupazione permanente dei tetti, come per miracolo, arriva la decisione: domani, venerdì 20, alle 14, è convocato il tavolo di trattativa diretta tra Municipio, Regione, Provincia. La lettera protocollata ha come oggetto la "destinazione culturale e sociale di parte della struttura ex Gil, di piazzale Adriatico (Montesacro) per garantire la continuità delle attività dell'Horus di piazza Sempione".
Questo è un primo risultato concreto della resistenza messa in campo oggi, che risponde alle necessità di conquistare un nuovo spazio liberato nella città. Ma non ci basta, ovviamente. Oggi alle 18, assemblea cittadina per promuovere una campagna di resistenza e di rilancio, ma anche per capire insieme se è giunto il momento di una iniziativa nazionale, a Roma, che parli la lingua dell'indipendenza, dei diritti e della libertà.
Horus Resiste
Blocchi Precari Metropolitani
Video dell’occupazione del IV Municipio:
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