Piano casa Letta: In dl social housing e aiuti mutui-affitti
"Impegno Cdp per rilancio settore edilizia"
Roma, 28 ago. (TMNews) - Oltre al superamento dell'Imu, il decreto varato dal Consiglio dei Ministri lancia un piano per l'edilizia sociale e per il sostegno alle categorie svantaggiati in termini di affitti e di mutui prima casa. Lo ha annunciato il premier Enrico Letta, nella conferenza stampa al termine del Consiglio.
Si tratta di un provvedimento "molto complesso" che "dà una risposta molto forte alla difficoltà delle famiglie sul tema dei mutui prima casa e degli affitti". Ha spiegato Letta: "Si cerca di intervenire sulle categorie colpite particolarmente dalla crisi: la cosiddetta 'morosità incolpevole', ovvero coloro che si sono trovati in difficoltà con il pagamento delle rate dei mutui prima casa perchè hanno perso il lavoro; le giovani coppie; i lavoratori precari".
C'è poi "un grande capitolo legato all'impegno di Cassa Depositi e Prestiti per quanto riguarda l'edilizia sociale, fortemente incentivata grazie alla Cdp, che aiuta anche uno dei settori che è crollatonegli ultimi anni: dal rilancio dell'edilizia vogliamo far partire la ripresa". Previste anche misure per gli alloggi degli studenti.
Il governo Letta e il piano casa: un altro regalo alle banche
In questi giorni si sta dando molto risalto ad una iniziativa che, nelle intenzioni del governo Letta, dovrebbe sbloccare il mercato immobiliare ormai paralizzato da tempo
Tutta l’operazione si regge però su presupposti assurdi per non dire in malafede:
- Le banche italiane non sono assolutamente a corto di liquidità: già con le operazioni di rifinanziamento (LTRO) poste in essere tra fine 2011 ed inizio 2012, la Bce ha erogato a tutte le banche dell’eurozona fondi a medio termine (3 anni) per oltre 1.000 miliardi di euro, dei quali una parte significativa è stata concessa alle principali banche italiane
- Nelle intenzioni della Bce questi fondi dovevano servire a rimettere in moto il circuito del credito ma sono invece in gran parte stati usati per acquistare titoli di stato, garantendo cosi alle stesse banche un facile e sicuro guadagno come si può desumere da una semplice lettura dei bilanci 2012 delle principali banche italiane
- La situazione di liquidità delle nostre banche è talmente buona che da tempo hanno iniziato a restituire parte dei fondi Bce con largo anticipo: se fossero state in difficoltà come nel 2011 si sarebbero ben guardate dal farlo
- Oggi le principali banche italiane sono in grado di finanziarsi sui mercati a tassi non troppo lontani da quelli dei titoli di Stato: lo spread tra i titoli bancari ed i Btp e di poche decine di punto percentuale
Molto più semplicemente il mercato immobiliare è bloccato perché i redditi e le capacità di risparmio delle famiglie sono stati falcidiati dalla crisi: chi vorrebbe un mutuo non solo non è in grado di disporre di una quota in contanti adeguata ma non è neanche in grado di offrire alle banche le garanzie reddituali (sempre maggiori) che queste ultime chiedono ai potenziali mutuatari, per non parlare dei milioni di persone che hanno perso il lavoro e non sono quindi più soggetti “bancabili”
Di fronte ad un degrado economico di buona parte della propria clientela, le banche hanno smesso di fare il proprio mestiere (che è quello di saper valutare i rischi creditizi) ed hanno ritenuto molto più semplice investire la propria liquidità in attivi finanziari, garantendosi cosi ottimi risultati senza rischi come si può ad esempio desumere dall’ultimo bilancio pubblicato da Unicredit per il secondo trimestre 2013.
www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/11/governo-letta-ed-piano-casa-altro-regalo-alle-banche/682258/