PRESENTAZIONE GIORNATA 13 NOVEMBRE: RASSEGNA STAMPA
EPolis Roma
La mobilitazione. Alzetta, Sa, presenta la manifestazione di domani
Piattaforma per la casa «No all'housing sociale»
«Con la nomina di Di Maggio si completa l'assalto all'agro romano della giunta»
Roma - «No all’Housing sociale, un regalo che il sindaco Alemanno vuole fare ai grandi costruttori romani»: è questa la premessa che il consigliere capitolino della Sa, Andrea Alzetta fa per la manifestazione del 13 novembre. Una grande mobilitazione che partirà alle 15 dal Colosseo per arrivare sotto le finestre del Campidoglio dove è prevista una seduta straordinaria del consiglio comunale proprio sull'emergenza casa. «E' evidente - ha aggiunto Angelo Fascetti dell’Asia RdB - che la questione della casa è usata per risolvere i problemi dei gruppi che in campagna elettorale hanno sostenuto Alemanno e che oggi battono cassa». Aggiunge Tarzan: «Giovedì (domani, ndr) arriveremo in aula Giulio Cesare avvelenati, ma anche molto determinati. Per ogni problematica relativa all’emergenza casa avremo una proposta concreta», ribadisce sottolineando la sua preoccupazione «per l’evidente intenzione dell’amministrazione comunale di andare in variante al Prg, che invece già individua aree sufficienti per risolvere il problema abitativo». «Quello che si sta consumando - continua Alzetta - è un vero e proprio attacco alle aree agricole, è l'ennesima truffa, perché anche realizzando abitazioni non si tratterà di case di edilizia popolare». «Vogliono smantellare il meccanismo dell’intervento pubblico - ha concluso il consigliere capitolino - e noi saremo in piazza per dire basta». Alla manifestazione della rete cittadina di domani ci saranno anche gli inquilini Enasarco che, sempre domani, inizieranno un presidio sotto la sede della Prefettura per chiedere a Carlo Mosca la rinconvocazione di un tavolo di concertazione. E all'indomani della nomina di Antonio Di Maggio a capo dell'ufficio anti-abusivismo edilizio, Alzetta commenta: «Il cambio della guardia nella lotta all’abusivismo edilizio completa quell'assalto all’Agro Romano autorizzato e messo in scena dal sindaco e dalla giunta. Servirà, come in una partita a scacchi, a questo governo per preparare il terreno ad un nuovo condono, il terzo per Berlusconi, necessario almeno per supplire alle mancate entrate procurate dall’abolizione dell’Ici. La cosa gravissima non è aver messo un vigile urbano, sicuramente meritevole, a capo di un ufficio antiabuso, ma l'aver smantellato una struttura che era alle dirette dipendenze del sindaco, mettendo in discussione e smembrando le effettive competenze capitoline».(M.R.)