Reggio: Associazioni a confronto per il diritto alla casa
Emergenza abitativa a Reggio Calabria, politiche di edilizia residenziale pubblica. E' stato questo il tema al centro dell'assemblea indetta questo pomeriggio dalla Rete delle Associazioni presso la nuova sede Atam del viale Calabria.
La Rete delle Associazioni, nata dall'aggregazione del Movimento Alba, con Opera Nomadi, Ancadic e ReggioNonTace ha voluto sollevare il dibattito attorno al tema degli alloggi popolari nella città di Reggio Calabria, da anni ormai terreno d'emergenza per tante famiglie che nonostante abbiano dimostrato i requisiti per accedere ad una abitazione rimangono in attesa in una lunghissima graduatoria che ancora stenta a sbloccarsi.
Tra le azioni proposte dalla Rete delle Associazioni il recupero funzionale delle case abbandonate, la trasparenza dei dati del patrimonio dell'Ente Residenziale Pubblico, il completamento dell'edilizia pubblica lasciata in stato di abbandono, il recupero dei fondi del Piano Casa per la costruzione di nuovi alloggi. Soluzioni che andrebbero a pesare fortemente per la risoluzione delle problematiche che ad oggi ostacolo il diritti abitativi a Reggio Calabria.
Secondo i dati diffusi dalla Rete, gli alloggi censiti a Reggio Calabria sono in totale circa 9mila. Un numero cospicuo che già di per sé basterebbe ad assorbire la mole di richieste attualmente in attesa presso gli uffici preposti. Dalla graduatoria definitiva del bando attualmente in vigore pubblicato nel 2005 infatti, risulta che circa 1200 famiglie hanno i requisiti di disagio abitativo ed hanno quindi acquisito il diritto all'assegnazione di un alloggio popolare. Nonostante la graduatoria definitiva, spiegano gli attivisti della Rete, ''il Comune continua a non assegnare gli alloggi neanche ai vincitori del bando in quanto sostiene di non avere la disponibilità di alloggi a sufficienza. Il problema - spiegano - è che esistono tanti alloggi che ad oggi permangono in uno stato di totale abbandono, alcuni in costruzione e mai completati, altri assegnati a nome di persone decedute e a famiglie che poi nella realtà non hanno bisogno di abitarli''.
Tra le azioni già messe in campo dalla Rete la Class Action nei confronti del Comune finalizzata al censimento del patrimonio residenziale pubblico, utile per accertare tutte le anomalie di un sistema attualmente collassato.