Roma, le case delle coop e i costruttori: un «buco» da tre miliardi di euro
Corriere della Sera - Cronaca di Roma del 23 settembre 2015
articolo di Fulvio Fiano
INCHIESTA
Indaga il pm. «Omissioni»: i comitati denunciano il sindaco Marino e l’assessore Caudo
Nei nuovi quartieri della Capitale ci sono 70mila alloggi sorti in regime di edilizia residenziale sui quali, per cinque anni, il Campidoglio ha «dimenticato» di chiedere il piano finanziario ai costruttori. Gli appartamenti sono stati venduti con maggiorazioni fino a 40 mila euro sul prezzo massimo fissato per legge. Le opere di urbanizzazione realizzate a scomputo degli oneri di costruzione valgono la metà di quanto dichiarato, gli indennizzi di esproprio non sono stati pagati. Assieme ai palazzi e alla loro popolazione (200mila persone circa) è così cresciuta anche una voragine nel bilancio del Comune. Tre miliardi di euro sui quali una denuncia per omissione di atti d’ufficio chiede ora conto al sindaco Ignazio Marino, all’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo, ai dirigenti dei dipartimenti all’Edilizia sociale e Residenziale. Pur a conoscenza dei fatti, da oltre un anno, non avrebbero avviato i possibili rimedi.
Il caso Piansaccoccia
Piansaccoccia, Municipio XIV, tra Braccianese, stazione Olgiata e santa Maria di Galeria. Quartiere sorto con uno dei piani di zona(B49 la sigla) approvati nel 1987 e realizzati nella prima decade del 2000. Parte da qui la rivolta contro le promesse di vivibilità non mantenute. Un decimo di quei 70mila neo-residenti sono qui, in 23 complessi già realizzati e altri 9 edifici da completare assieme a Piansaccoccia 2 e Piansaccoccia sud. I problemi sollevati dal comitato di cittadini nato nel 2011 sono comuni anche alle altre zone. Così come ricorrono i nomi delle imprese aggiudicatarie dei lotti in tutta Roma. Sedici costruttori hanno effettuato l’80% dei lavori. Nell’assemblea pubblica del 22 aprile scorso indetta dal presidente di Municipio Valerio Barletta, il prefetto Franco Gabrielli consigliò di rivolgersi alla Guardia di Finanza, fornendo i contatti necessari.
«Il rendiconto? Nessuno lo ha presentato»
Alla prima denuncia, depositata il 20 luglio in procura, altre ne stanno seguendo. E se i prezzi di vendita maggiorati degli alloggi sono una prassi comune ad altre inchieste (a Piansaccoccia si stimano guadagni illeciti per circa 200 milioni), inedita è la mancata presentazione al Campidoglio da parte delle coop edilizie dei Piani finanziari a consuntivo. Per legge andavano consegnati entro sei mesi dalla fine dei lavori (tra gennaio e giugno 2010), salvo scoprire, in una nota del direttore dell’unità edilizia sociale del dipartimento di Urbanistica Tonino Egiddi protocollata il 24 luglio 2014, che «questo ufficio non ha copia dei piani finanziari dei costi degli operatori in quanto non presentati dagli operatori». La risposta dell’assessore Caudo arriva quattro giorni dopo e conferma «l’interessamento al fine di accelerare la risoluzione delle problematiche, compatibilmente con le risorse disponibili». Da allora, denunciano i comitati, nessun passo è stato compiuto. Neanche quelli a «costo zero».