SFRATTI, PARTE LA MOBILITAZIONE. VENERDI' UN'ASSEMBLEA PUBBLICA CON L'RDB-CUB
LUNEDI' LO SGOMBERO DI UN ALLOGGIO OCCUPATO DA UNA GIOVANE INCINTA
La Nuova Sardegna
NUORO - Il popolo degli sfrattati di Nuoro e provincia si mette in moto e grazie all’idea lanciata dal sindacato Rdb-Cub e dall’associazione inquilini e assegnatari, alle 18 di dopodomani, venerdì, si ritroverà al circolo Madriche di via Convento 50 per decidere il da farsi. Perché il tempo stringe e una settantina di perentori inviti a sgomberare sono lì che pendono come tante enormi spade di Damocle sulle teste di altrettante famiglie di abusivi. Il prossimo sfratto è fissato per lunedì mattina. A far le valigie, stavolta, sarà una giovane mamma nuorese con due figli stretti tra le mani e un terzo in arrivo. Ma Giusy, la mamma in questione, ha la legge che non sta dalla sua perché è l’occupante abusiva di una casa popolare. Come lei, avevano fatto tante altre mamme disperate e senza lavoro. Tutte persone che adesso da un momento all’altro rischiano di finire in strada perché l’ex Iacp ha mandato loro gli avvisi di sfratto in quanto «occupanti abusivi» di alloggi popolari. Dopo il primo sfratto eseguito alcuni giorni fa alle popolari di viale Costituzione, tuttavia, il popolo degli abusivi non è rimasto con le mani in mano. Qualcuno è ricorso a un avvocato, per cercare di bloccare l’iter di sgombero, qualche altro ai giornali, altri ancora hanno cercato di mobilitare le truppe dei disperati facendo girare di casa in casa un volantino già utilizzato tempo fa per lo stesso motivo.
«Il diritto alla casa - c’è scritto - è un diritto previsto dalla Costituzione. Con il nostro grido vogliamo ricordare che abbiamo occupato le case non per comodo ma spinti dal bisogno. Non possiamo pagare gli affitti esagerati che in città lievitano come il pane. Ci sentiamo soli e abbandonati, soprattutto da poltiici e istituzioni». Vorrebbero sapere, infatti, alcuni degli sfrattati, che fine abbiano fatto i fondi per l’edilizia popolare che lo Stato assegna agli enti locali, chi dei politci si stia muovendo per aiutarli, che fine abbia fatto l’idea della sanatoria. «A Nuoro come in altre città - si legge, invece, in un comunicato dell’Rdb-Cub e dell’associazione inquilini e assegnatari di Nuoro - con la scusa di affermare uno stato di diritto si calpesta un bisogno primario come quello di avere una casa. In tutta la Provincia settanta nuclei familiari rischiano di essere messi in mezzo a una strada». Anziché rendere esecutivi gli sfratti, scrive il sindacato Rdb-Cub, l’Area dovrebbe preoccuparsi di trovare soluzioni alternative e paritarie per tutti». Anche perché, ricorda l’Rdb-Cub, «gran parte del patrimonio dell’ex Iacp è stato costruito con i soldi dei lavoratori».(v.g.)