Sfratto scongiurato per una famiglia di Larino, il R@p scende in campo
LARINO. È nel silenzio di troppi che va consumandosi l’ennesima ingiustizia. Ne sono certi i membri del R@p, la rete di autorganizzazione popolare, che ieri si sono recati a Larino, presso le case popolari, al fine di scongiurare “il buttare per strada” un’intera famiglia a causa della morosità.
Tutto rimandato, pare, eppure ogni medaglia ha due facce e se c’è una voce che vede Iacp, Comune, Regione e Prefettura aver trovato un accordo per far rimanere la famiglia nell’appartamento, ce n’è un’altra che afferma che l’accordo non lascia dormire sonni sereni.
Insomma, nel piazzale antistante via Rosano se ne sono viste delle belle ieri mattina con una conferenza stampa lampo di Italo Di Sabato che ha evidenziato l’importanza della casa e ha denunciato le “tante ingiustizie per una politica che ancora attende prima di dichiarare lo stato di emergenza abitativa”.
“In questa regione sono necessarie azioni strutturali per fermare gli sfratti esecutivi”, ha evidenziato Di Sabato, ricordando che il Ministero dell’Interno ha individuato nel 23% l’aumento del fenomeno sfratti: “ritengo vergognoso l’atteggiamento dell’Istituto Autonomo Case Popolare, che è un ente pubblico, verso coloro che non riescono a pagare l’affitto; c’è bisogno di applicare la legge 3 del 2007, attraverso la quale i Comuni e le Regioni possono dichiarare lo stato di emergenza abitativa, decidendo il blocco degli sfratti almeno per un anno”.
Ieri, intanto, in attesa dell’Ufficiale giudiziario anche l’assessore frentano alle politiche sociali Miriam Petriella, che ha dichiarato: “la signora resterà nel suo alloggio e la sospensione non sarà di un solo mese come si era paventato, ma resta il fatto che dovrà iniziare a compensare il debito accumulato negli anni precedenti. C’è da mettere in chiaro, però, che il Comune di Larino non ha a disposizione alloggi da assegnare alle persone sfrattate e nemmeno contributi economici che possano aiutare a coprire i debiti delle tante persone interessate da questo problema”.