TAVOLO CASA: RASSEGNA STAMPA 19 APRILE
E Polis
di Marta Rossi
Il tavolo. Mosca accoglie i movimenti di lotta: «Incontro positivo» per entrambe le parti
Il Prefetto incontra i senza casa e in città arrivano 2mila alloggi
Dalla Regione uno stanziamento per far fronte all'emergenza di oltre 73 milioni di euro
Roma - Nel giorno in cui il prefetto di Roma, Carlo Mosca, incontra i senza casa per aprire il tavolo di confronto sulla casa promesso all'indomani dell'occupazione da parte del Blocco precario metropolitano degli appartamenti alla Bufalotta, la Regione stanzia 73 milioni di euro er la costruzione di oltre 5mila alloggi nel Lazio, di cui quasi 5mila tra Roma e provincia. «L'obiettivo di questa amministrazione - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Bruno Astorre - è stato quello di incentivare, da una parte il maggiore volume di produzione edilizia e, dall’altra, attraverso la concessione di contributi pubblici favorire l’accesso alla casa per le famiglie meno abbienti, naturalmente al minor costo possibile». Durante la mattinata, quindi, a Palazzo Valentini si è tenuto l'incontro tra Mosca e una rappresentanza del Blocco precario metropolitano, l'Asia Rdb insieme con Astorre e il sub commissario capitolino con delega alla Casa Ignazio Portelli. Presenti anche rappresentanti di Acer, Confcoperative, Legacoop, Federlazio e Federedilizia. Un incontro di due ore, durante le quali sono state messe sul tavolo diverse questioni e proposte da parte dei movimenti di lotta. Censimento degli alloggi disabitati in città, no ai vecchi giochetti del Piano Casa ma subito a disposizione 50mila alloggi per l’emergenza abitativa e ancora no alle graduatorie parcheggio: queste le condizioni poste dal Blocco precario per poter discutere dell'emergenza. «Abbiamo chiesto che la questione abitativa non fosse più di ordine pubblico - spiega Paolo Di Vetta - ma anche che al prossimo incontro sia presente l’Abi, l’associazione dei bancari, perché devono prendersi le loro responsabilità sulla questione dei mutui». IL dato politico importante, sottolinea ancora Di Vetta «è che non ci sono stati attacchi sulla questione di Bufalotta». C'è soddisfazione, dunque, da parte dei movimenti di lotta per la casa per la «disponibilità del prefetto Mosca - dice Di Vetta - le sue intenzioni sono serie, ha raccolto le nostre richieste, si è impegnato a riconvocare questo tavolo anche prima dell’insediamento della nuova Giunta e ad invitare l'Abi». Intorno al tavolo, racconta ancora Di Vetta, anche i rappresentanti del Coordinamento di lotta per la casa e di Action «perché c'è un tentativo di costruire un fronte unitario. Da parte dei costruttori abbiamo assistito al solito ritornello hanno chiesto nuove aree per costruire nuove case. Solo l’Acer - continua - ha volato alto aprendosi in parte alle nostre richieste: noi diciamo che si possono trovare soluzione sulle case già costruite». E' stato un buon avvio, di consapevolezza dei problemi e delle responsabilità reciproche, sia da parte dei costruttori chedei movimenti e delle istituzioni»: è questo il commento del prefetto Mosca dopo l'incontro a Palazzo Valentini. «Un confronto animato ma sereno», precisa, «uno scambio costruttivo », che continuerà e nel quale ognuna delle parti ha espresso le proprie istanze. «I movimenti - continua Mosca - hanno richiesto la presenza anche dell’Abi e dei sindacati degli inquilini e dei proprietari. Io ho ribadito che la questione abitativa non è un’emergenza di ordine pubblico ma un problema sociale e come tale va affrontato dalla politica». Politica che era presente sia attorno al tavolo (con l 'assessore regionale Astorre) che fuori, rappresentata da Patrizia Sentinelli della Sa: «Sono qui per esprimere piena solidarietà ai movimenti di lotta per la casa ma anche per prendere un impegno per il futuro. Se la coalizione vincerà al Comune lavorerò per essere un interlocutore diretto. Un tavolo molto importante», spiega precisando che «i movimenti di difesa della casa devono essere riconosciuti come soggetti privilegiati di confronto».(M.R.)
La Vicenda
1 L'occupazione in via Bragaglia
Il 6 aprile il Blocco precario metropolitano occupa un complesso residenziale privato per un giorno e una notte.
2 Gli scontri in centro
I senza casa si spostano in piazza San Marco. Vengono sgomberati con la forza e nove attivisti finiscono in carcere.
Opinione
Censire ora le case libere
Alessandro Cardente Presidente IV Municipio
Raccolgo con grande favore il fatto che il prefetto Mosca abbia iniziato ad affrontare l’emergenza casa come un problema sociale anziché come una questione di ordine pubblico. Quello dell’emergenza casa, infatti, è un problema che va affrontato non ideologicamente, ma in maniera costruttiva e responsabile. L’obiettivo è quello di pianificare per i prossimi 4 anni un processo costruttivo di edilizia sociale. Nel frattempo, però, è opportuno censire tutti gli immobili comunali liberi, per utilizzarli temporaneamente per tamponare l’emergenza abitativa. Rimane altresì estremamente importante coinvolgere nel processo anche l’Associazione dei banchieri e rivedere i criteri di assegnazione delle case popolari per fare in modo che vengano assegnate a chi ne ha veramente bisogno.
Corriere della Sera
Costruttori e movimenti
Emergenza casa Il prefetto invita anche l'Abi
di Ilaria Sacchettoni
Roma - Tre ore di confronto sull'emergenza casa, nella propiziatoria «Sala Di Liegro » di Palazzo Valentini, convincono anche gli estremi sull'utilità del dialogo. Sperare di più a quindici giorni dal ballottaggio era, forse, velleitario.
«Un buon inizio» titola il comunicato di Asia rappresentanze di base e Blocco Precario Metropolitano, che, dieci giorni fa, avevano occupato il residence della «Santarelli Costruzioni» alla Bufalotta. Quanto ai costruttori del-l'Acer, concordano: «È sempre positivo discutere allo stesso tavolo una questione sulla quale le parti sociali hanno opinioni diverse» commenta il presidente Lorenzo Cremonesi che, ovviamente, si candida all'edificazione di alloggi popolari, ma intanto ricorda che « nelle poche aree dove è già possibile costruire manca ancora il bando».
Soddisfatto il presidente del IV municipio, Alessandro Cardente, che lanciò l'idea di un «tavolo di confronto» mentre sul suo territorio, si scontravano famiglie senza casa (acquirenti) e famiglie senza soldi (in graduatoria). Contenti anche in prefettura «dell'incontro leale, aperto e costruttivo sulla questione ». Anzi, pronti a fare un passo in più: «cioè a porre il problema all'attenzione del nuovo sindaco, qualunque sia il vincitore della competizione elettorale» spiegano dalla prefettura.
Commenta Paolo Di Vetta del Blocco Precario Metropolitano presente al tavolo: «C'è stata la volontà di guardare oltre. Anche la nostra proposta di coinvolgere l'Abi alla prossima riunione è stata accolta». Sotto Palazzo Valentini, al sit in di protesta contro il problema sfratti in città, ci sono anche le famiglie dei Colli Portuensi, i cui appartamenti sono stati messi in vendita dal fondo pensioni della ex Cassa di risparmio di Trieste, gestito dalle rappresentanze sindacali. E che ora sono sotto sfratto. L'incontro è aggiornato. Tra i propositi c'è anche quello di verificare quanti siano gli appartamenti sfitti a Roma (287mila secondo i movimenti). Perplessità sul tavolo da parte dell'Unione Inquilini (esclusa): «Esiste un tavolo regionale che, secondo la legge ha i poteri necessari a trattare la questione dell'emergenza abitativa: quanti tavoli vogliamo aprire? E perchè?».
Italia Sera
Un meeting tra le Istituzioni e i rappresentanti dei cittadini getta le basi per un dialogo costruttivo
Emergenza casa a Roma Ora si cercano soluzioni
di Maria Giulia Mazzoni
Roma - Il problema della casa è all’ordine del giorno per istituzioni e cittadini. Il Prefetto Carlo Mosca, riferisce una nota, "questa mattina, presso la sala Di Liegro di Palazzo Valentini, ha presieduto un incontro tra una delegazione dei movimenti di lotta per la casa e i rappresentanti di categoria dei costruttori, alla quale hanno partecipato i presidenti di Acer, Federlazio, Legacoop e Confcooperative. Sono intervenuti l’assessore regionale ai Lavori Pubblici e Politiche della Casa Bruno Astorre, il Sub Commissario del Comune di Roma Ignazio Portelli e il presidente del IV Municipio Alessandro Cardente. È stata registrata una importante disponibilità da parte di tutti i convenuti, in maniera leale, aperta e costruttiva, con particolare riferimento alla carenza di abitazioni per i ceti sociali più bisognosi. Il tavolo proseguirà subito dopo l’elezione del nuovo sindaco e della nuova giunta comunale, allargato anche all’Abi ed alle organizzazioni sindacali dei proprietari e degli inquilini. Il Prefetto ha assunto l’impegno, anche accogliendo l’invito dell’Assessore Astorre, di rappresentare al Governo la necessità di istituire un apposito fondo nazionale per l’edilizia sociale abitativa". Il meeting che si è tenuto alla presenza dell’assessore regionale alla Casa Bruno Astorre, del sub Commissario capitolino con delega alla Casa Ignazio Portelli e del presidente del IV municipio Alessandro Cardente, assume valore programmatico e ha voluto inserire anche una delegazione dei movimenti di lotta per la casa, accolta a Palazzo Valentini, nella sala Di Liegro. Presenti anche rappresentanti di Acer, Confcoperative, Legacoop, Federlazio e Federedilizia. Un incontro durato più di 2 ore, ha spiegato Paolo Di Vetta del Blocco precario nel quale "il dato politico più rilevante – ha detto - e’ che non ci sono stati attacchi sulla questione di Bufalotta". "Abbiamo chiesto che la questione abitativa non fosse più di ordine pubblico - ha continuato Di Vetta - ma anche che al prossimo incontro sia presente l’Abi, l’associazione dei bancari, perché devono prendersi le loro responsabilità" sulla questione dei mutui. Soddisfatti i delegati dei movimenti di lotta per la casa della "disponibilità del prefetto Mosca – ha detto Di Vetta - le sue intenzioni sono serie, ha raccolto le nostre richieste, si e’ impegnato a riconvocare questo tavolo anche prima dell’insediamento della nuova Giunta e ad invitare l’Abi". Secondo quanto poi riferito dallo stesso Paolo Di Vetta, all’incontro hanno partecipato anche rappresentanti del Coordinamento di lotta per la casa e di Action "perché c’è un tentativo di costruire un fronte unitario" ha spiegato. "Da parte dei costruttori abbiamo assistito al solito ritornello - ha detto Di Vetta - hanno chiesto nuove aree per costruire nuove case. Solo l’Acer - ha continuato – ha volato alto aprendosi in parte alle nostre richieste: noi diciamo che si possono trovare soluzione sulle case già costruite". Prossimo appuntamento per i tutti i manifestanti: mercoledì a piazza Sempione, ore 19, all’Horus occupato per un’assemblea. Intanto, dopo la conclusione dell’incontro, il gruppo di manifestanti riuniti con bandiere e striscioni di fronte a Palazzo Valentini ha sciolto il presidio. Censimento degli alloggi disabitati in città, "no" ai vecchi giochetti del Piano Casa ma subito a disposizione 50 mila alloggi per l’emergenza abitativa e ancora "no" alle graduatorie parcheggio. Queste alcune delle richieste avanzate da Asia RdB e Blocco Precario Metropolitano riunite dal prefetto di Roma Carlo Mosca in tavolo di confronto divenuto permanente. "Sono qui per esprimere piena solidarietà ai movimenti di lotta per la casa ma anche per prendere un impegno per il futuro. Se la coalizione vincerà al Comune lavorerò per essere un interlocutore diretto", ha infine dichiarato Patrizia Sentinelli venuta ad esprimere solidarietà ai movimenti di lotta per la casa che manifestano di fronte a Palazzo Valentini. "Un confronto è molto importante" ha detto Sentinelli precisando che "i movimenti di difesa della casa devono essere riconosciuti come soggetti privilegiati di confronto".
Liberazione
Casa, davanti al prefetto faccia a faccia fra movimenti e costruttori
di Daniele Nalbone
Roma - «Basta ricondurre l'emergenza abitativa della capitale a un problema di ordine pubblico!». Questo il primo, inderogabile punto che i movimenti, per voce di Paolo Di Vetta, hanno portato al tavolo indetto ieri dal Prefetto Mosca al quale hanno preso parte il Blocco Precario Metropolitano, Action e il Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa da un lato, l'Associazione Costruttori Edili Romani, Federedilizia, Confcooperative, Lega Coop dall'altro. Presenti il presidente del IV Municipio uscente (e ora al ballottaggio) Alessandro Cardente, l'Assessore regionale alla Politica della Casa, Bruno Astorre, e il Sub Commissario straordinario alle politiche sociali del Comune di Roma, Ignazio Portelli. «Al prefetto Mosca, che si è mostrato disponibile al dialogo, abbiamo fatto presente come sia necessario effettuare un censimento degli alloggi vuoti presenti in città, sia di proprietà pubblica che privata, chiamare al prossimo tavolo l'Associazione Bancaria Italiana per far si che anche gli istituti di credito siano messi di fronte alle proprie responsabilità e reperire un numero di alloggi (già edificati) non inferiore alle 50mila unità per fronteggiare l'emergenza abitativa». Queste le richieste di chi da anni si batte per il diritto alla casa. Paolo Di Vetta ed Emiliano Viccaro hanno così raccontato il senso dell'incontro alle oltre trecento persone che attendevano fuori dalla Prefettura la fine dell'incontro. Per oltre tre ore, sotto al sole, ragazzi, donne, migranti hanno sostenuto striscioni (firmati Bpm e Asia-RdB) contro "affitti da rapina, mutui insostenibili, salari da fame" e volti a ottenere "canoni sociali, alloggi popolari e (estrema ratio) requisizioni". Patrizia Sentinelli, coordinatrice della campagna elettorale romana de La Sinistra l'Arcobaleno, ha portato la sua solidarietà alla causa ribadendo «l'impegno della sinistra cittadina al fianco di chi porta avanti con coraggio questa vertenza che non può e non deve esaurirsi in un semplice tema di campagna elettorale ma va portato avanti insieme, perché Roma non può sopportare ne accettare ulteriori sfratti».
Libero
I senzatetto chiedono le case sfitte
Roma - Fuori da palazzo Valentini la manifestazione dei senzatetto con tanto di striscioni e megafono, dentro l'incontro tra il prefetto Carlo Mosca e i delegati del Blocco precario metropolitano, Asia RdB, costruttori ed esponenti politici. I senza casa hanno chiesto il censimento delle case sfitte a Roma e la relativa assegnazione. Mosca, dal canto suo, definendo l'incontro come «un buon avvio» per il dialogo, ha ribadito che quella de''emergenza abitativa non è di ordine pubblico ma un «problema sociale». I costruttori, invece, hanno chiesto nuove aree sulle quali poter costruire.