TORRI EUR, LA POLEMICA CON PIANO 'NON E' IL NOSTRO INTERLOCUTORE'

Roma -

 

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Il sindaco ha mostrato il Dpf ai sindacati. Bene per l'Ugl, la Cgil:«Sono chiari solo i tagli»

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di Marta Rossi

 

«Il nostro interlocutore non è Renzo Piano ma la proprietà della struttura che deve fare questa valorizzazione sulla quale stiamo cercando un’intesa per fare in modo che la costruzione avvenga mantenendo l’unità architettonica della zona»: Alemanno torna sulle Torri dell'Eur durante la sua visita al palazzo incendiato in via Lombardi. «Sarà poi la proprietà a parlare con Renzo Piano - ha

aggiunto - Non ho una polemica pregiudiziale con un grande architetto come lui. Piano ha fatto opere fantastiche come l’Auditorium.

Il tema è il disegno unitario del quartiere. Ci lascia perplessi che ci sia una destinazione d’uso abitativa che creerebbe altro traffico accanto a un centro congressi come quello della nuvola di Fuksas». «Il sindaco ha espresso condivisibili perplessità su un’ipotesi di valorizzazione di un complesso immobiliare in un quartiere che ritengo delicato come l’Eur. Pensare di poter imporre al Comune di Roma di non verificare una proposta solamente perché il progettista si chiama Renzo Piano è davvero inaccettabile», fa eco Marco Di Cosimo, presidente della commissione Urbanistica.

INTANTO, il sindaco ieri ha discusso della bozza del Dpf con i sindacati. «È stato avviato un

confronto utile sulle scelte strategiche della nuova amministrazione per uscire dalla crisi di bilancio. Saremo ora chiamati ad un confronto serrato sui tavoli settoriali che sono quelli chiesti dalle parti sociali», dice Luca Malcotti, segretario dell'Ugl per Roma e il Lazio. «Registriamo favorevolmente i paletti posti dal sindaco che ha dichiarato di voler ridurre i costi senza tagliare i servizi e senza aumentare la pressione fiscale - prosegue - Abbiamo chiesto un investimento straordinario sulle

politiche della sicurezza sul lavoro che hanno in passato visto latitare il Comune di Roma ». Non è dello stesso parere Claudio Di Berardino, segretario Cgil di Roma e Lazio. «Non abbiamo ben capito quali sono i progetti strategici e gli investimenti, abbiamo chiaro solo quali saranno i tagli che l’amministrazione comunale prevede - spiega - C'è l’impegno a chiudere il confronto entro il 7

novembre, noi abbiamo chiesto che ci siano tempi congrui e non so se il 7 novembre lo sia. Il Comune deve fare qualcosa sul tema sulla precarietà e sulla difficoltà delle famiglie e questo non è emerso», conclude. «Apprezzamento» è espresso da Giancarlo Cremonesi, presidente dell'Acer. Perché nel Dpf si disegna «una Roma che guarda al prossimo futuro con volontà di sviluppo, proponendo una manovra anticiclica che consenta di concorrere concretamente allo sviluppo del territorio».