VIA PINCHERLE OCCUPA E RESISTE

Roma -

Sì è tenuta alle ore 13 una conferenza stampa in via Pincherle 153/169, convocata dagli inquilini e da AS.I.A. RdB, alla quale hanno partecipato il presidente del Municipio X Catarci, i consiglieri comunali Alzetta e Azuni e i consiglieri regionali Peduzzi e Carapella, quest’ultimo presidente della commissione Casa.

Gli inquilini e AS.I.A. hanno subito annunciato il cambiamento di fase nella resistenza al tentativo di Giacomazzi, Area Mestre, Fata e Generali di sottrarsi alla trattativa aperta dalla regione Lazio prima, e sostenuta successivamente dal Prefetto di Roma, decidendo la sospensione  dello sciopero della fame e dichiarandosi tutti occupanti con l’inizio dello sciopero dell’affitto dal mese di aprile.

L’avvocato Vincenzo Perticaro ha illustrato i termini della denuncia che gli inquilini stanno per depositare alla Procura della Repubblica. Si vuole vedere chiaro sull’ormai palese intento speculativo messo in moto dalle suddette società assicurative e immobiliari e sui legami con le banche, ritenute responsabili - anche dagli interventi degli amministratori presenti- del disastro sociale che interessa migliaia di cittadini. Non è chiaro soprattutto come due banche, la popolare di Lodi e quella di Novara, abbiano potuto concedere prestiti per 43 milioni di euro a una società - Area Mestre- che nasce nel 2007 con una perdita in bilancio di 27 mila euro e con un capitale sociale di 115 mila euro. Bisognerà chiarire poi anche come sia possibile che Giacomazzi possa pretendere in un solo mese di realizzare sulla rivendita degli alloggi appena acquistati da Fata una plusvalenza di 9 milioni di euro, rifiutando il già lauto guadagno del 10% concesso dalla regione Lazio.

Sia il presidente Catarci che i consiglieri presenti hanno stigmatizzato fortemente il comportamento di queste società, giudicando inaccettabile consentire a chi ha creato la crisi ulteriori possibilità di guadagnare sulla pelle dei cittadini, assicurando piena solidarietà e sostegno alle iniziative di lotta che gli inquilini decideranno di praticare.

Al termine della conferenza stampa,  gli inquilini hanno occupato uno degli alloggi vuoti di via Pincherle 153/169 lanciando la mobilitazione per il 13 marzo - con concentramento alle ore 16.30 a Piazza Oderico da Pordenone (davanti alla Regione Lazio)-, alla quale hanno già aderito i movimenti romani per il diritto all’abitare.

Tutti riconoscono infatti la centralità della resistenza degli inquilini di via Pincherle per la città di Roma nella battaglia contro le dismissioni che riguarderà 17mila alloggi Enasarco e 6mila Empam.