VOTO DI SCAMBIO CON LA ‘NDRANGHETA: ARRESTATO L'ASSESSORE LOMBARDO ALLA CASA ZAMBETTI

Comunicato stampa AS.I.A.-USB di Milano

www.radiondadurto.org/2012/10/10/voto-di-scambio-con-la-ndrangheta-arrestato-zambetti/

Notizia scritta il 10/10/12 alle 10:08. Ultimo aggiornamento: 10/10/12 alle: 11:16

Roma -

 

DOPO L'ARRESTO DI DOMENICO ZAMBETTI PER VOTI DI SCAMBIO, AZZERARE I VERTICI E TUTTO IL CARROZZONE DELL'ALER E BLOCCARE GLI SGOMBERI!!!

 L'assessore della tolleranza zero contro gli occupanti per necessità oggi è stato arrestato per compravendita di voti con le cosche della 'ndrangheta.

Arresto che conferma ciò che i movimenti per il diritto alla casa dicono da tempo: questa giunta regionale, da cui dipende direttamente l'ente Aler, è da sempre maggiormente preoccupata a spartirsi poltrone e a riempire le tasche proprie e dei grandi speculatori piuttosto che a dare risposte alle esigenze reali dei cittadini, e anzi sguazza in un contesto di crisi e gestione mafiosa e fallimentare dell'emergenza abitativa, distribuendo favori in forma di appalti, diritti edificatori e attraverso voti di scambio.

Le notizie di oggi mettono in luce per l'ennesima volta come sulla questione della casa siano questi personaggi squallidi i veri delinquenti: e non, come questi professionisti del rubare affermano, chi per necessità occupa una delle migliaia di alloggi lasciati vuoti proprio per meccanismi privatistici e mafiosi di gestione del patrimonio pubblico, oppure chi lotta per una sanatoria che regolarizzi le famiglie che avrebbero diritto ad un alloggio di edilizia popolare pubblica.

AZZERAMENTO DEL CARROZZONE MAFIOSO ALER
BLOCCO IMMEDIATO DEGLI SGOMBERI E SANATORIA PER TUTTI GLI OCCUPANTI PER NECESSITÁ
CANCELLARE LA LEGGE REGIONALE 27 SULLA CASA

 As.I.A Usb Milano 

 


radiondadurto.org

Voto di scambio con la ’ndrangheta per un  assessore Pdl della Regione presieduta dal “Celeste” Roberto Formigoni, ormai asserragliato al Pirellone.

Il responsabile dell’assessorato alla Casa, Domenico Zambetti, 60 anni, ex Udc, è stato arrestato mercoledì 10 ottobre a Milano dai carabinieri con l’accusa di aver comprato un pacchetto di 4.000 preferenze, decisivo per la sua elezione con 11.217 voti nelle regionali 2010.

200mila euro: a tanto ammonterebbe la somma che Zambetti, accusato per questo anche di concorso esterno in associazione mafiosa, avrebbe ceduto a due colletti bianchi della ’ndrangheta, uno esponente della cosca calabrese «Morabito-Bruzzaniti» di Africo e uno referente invece del clan «Mancuso» di Palmi, il gestore di negozi Costantino Eugenio: un tandem che a sua volta, oltre che all’hinterland milanese della famiglia «Barbaro-Papalia» di Platì, per investire sulla candidatura di Zambetti, avrebbe attinto in parte a un bacino di preferenze nella disponibilità di un altro arrestato, Ambrogio Crespi, fratello di Luigi, l’ex sondaggista di Berlusconi condannato nel dicembre 2011 in primo grado a 7 anni per la bancarotta Hdc.

REGIONE LOMBARDIA - Zambetti, in Regione in passato responsabile dell’Ambiente e poi dell’Artigianato, è il quinto assessore delle varie giunte di Formigoni a essere arrestato, dopo Guido Bombarda (Formazione professionale), Piergianni Prosperini (Turismo), Franco Nicoli Cristiani (Ambiente, Commercio) e Massimo Ponzoni (Protezione civile, Ambiente). E in questo momento è anche il tredicesimo consigliere regionale dell’attuale assemblea (su 80) a finire sotto inchiesta: ad eccezione di Penati, ex Pd ora gruppo misto, la maggior parte degli indagati fanno capo al Pdl, anche se non mancano i leghisti Rizzi e Bossi.

EMERGENZA CASA - L’arresto di Zambetti, l’assessore regionale deputato a gestire le politiche per la casa, getta un po’ più di luce sulle responsabilità in merito all’emergenza abitativa che colpisce la Lombardia, con migliaia di persone sotto sfratto o in difficoltà per la morosità incolpevole causata dalla crisi.

Zambetti, infatti, era da sempre in prima fila nel chiedere la mano pesante contro gli attivisti per il diritto all’abitare: fossero gli occupanti delle case Aler di Milano, i militanti del centro sociale Lambretta, sempre a Milano, o i residenti nella Torre Tintoretto di Brescia. Proprio l’assessore Pdl era infatti uno dei massimi ispiratori dell’abbattimento della struttura abitativa nel quartiere San Polo