MUTUI, TASSI RECORD: A GIUGNO SU AL 5,85%

È il livello più alto dal 2002, ma al netto dell'inflazione il tasso reale sarebbe del 2% circa. L'allarme dell'Adoc

Roma -

MILANO - Nuovo record per i tassi sui mutui che a giugno salgono al 5,85%, toccando così i livelli massimi dall'agosto del 2002. È quanto si legge nel consueto rapporto mensile dell'Abi, che ricorda come i tassi di interesse sui mutui erano già saliti al 5,75% nel mese di maggio.

INFLAZIONE - Livelli record anche per i tassi di interesse sui prestiti complessivi, che a giugno sono saliti al 6,3%, contro il 6,23% fatto segnare nel maggio scorso. In entrambi i casi, ha spiegato l'Abi, si tratta comunque di tassi di interesse nominali, che, se depurati dall'inflazione, mostrano un miglioramento rispetto alla situazione del 2002. Al netto dell'inflazione, a giugno pari al 3,8%, il tasso reale sarebbe circa del 2%, contro il 3% del 2002.

ADOC, DUE FAMIGLIE SU TRE CON GRAVI PROBLEMI - «L'indebitamento delle famiglie italiane ha assunto un peso sempre maggiore e percentualmente sempre più diffuso, in crescita di circa il 10% nell'ultimo anno. Tra mutui, carte di credito rateali, credito al consumo, fidi e prestiti, ad oggi due famiglie su tre sono alle prese con gravi problemi d'indebitamento, mediamente per 24 mila euro». È quanto afferma Carlo Pileri, presidente dell'Adoc, che sottolinea come la situazione «è ancora più preoccupante, dato il concomitante aumento del costo del denaro e con la crescita esponenziale dell'inflazione reale, pari al 6-7%». Per Adoc pesa sulle famiglie il ritardo nell'applicazione della portabilità dei mutui. «Il ritardo nell'adeguamento alla normativa e agli accordi, presi un anno fa, con le Associazioni dei consumatori sulla portabilità dei mutui è grave -continua Pileri- le banche, nel rispetto della legge e degli accordi presi, devono incrementare la trasparenza e la correttezza nei rapporti con i consumatori e tra imprese».