NOI SAPPIAMO DA CHE PARTE STARE
Puntuali e lontani da chi lotta per il diritto alla casa, Sicet, Sunia e Uniat tornano a far sentire la loro voce dopo un prolungato silenzio accompagnato da operazioni di dubbia tutela dell’inquilinato (vedi gli accordi con l’Enasarco), e puntualmente scelgono da che parte stare. Utilizzando il tema della legalità, ormai ampiamente sfruttato, si schierano contro il movimento di lotta per il diritto alla casa e sostengono la linea della fermezza, con tutto l’armamentario di sgomberi e denunce.
Lanciano una raccolta di firme, proprio mentre i movimenti romani sono impegnati in un duro scontro con l’amministrazione capitolina per strappare politiche abitative adeguate all’emergenza alloggiativa romana. Dopo mesi di assenza dalla scena sia in ambito regionale che locale, i sindacati concertativi scendono in campo rivendicando un ruolo che hanno perso da tempo e lo fanno accusando i movimenti di prevaricare le graduatorie, anzi di essere la causa delle mancate assegnazioni a chi aspetta da anni un alloggio.
Non avendo il coraggio di lottare contro i poteri forti della rendita fondiaria e gli amministratori sudditi di questi interessi, alzano la voce contro chi, salendo anche sul tetto dei Musei Capitolini, ha strappato la convocazione del tavolo interistituzionale per mercoledì 16 settembre alle ore 18, che si svolgerà in Prefettura e al quale parteciperanno anche Sicet, Sunia e Uniat.
Invece di sostenere lo sviluppo della mobilitazione e indicare chiaramente le responsabilità degli amministratori competenti, l’assente assessore Antoniozzi in primis, di fatto sostengono, come hanno fatto con Veltroni, una classe politica insipiente e irresponsabile. Difendono la casta alla quale appartengono e tentano di screditare chi da anni lotta per il diritto alla casa a Roma.
L’AS.I.A./RdB Cub denuncia le manovre tese a far saltare gli incontri concordati, con il Sindaco per martedì 15 alle 18.00 ed il tavolo interistituzionale di mercoledì 16, e sostiene con forza le mobilitazioni del movimento romano per il diritto all’abitare. Ritiene inoltre che chiunque spinga verso soluzioni di forza per risolvere i conflitti sociali in città è oggettivamente complice della politica securitaria del governo Berlusconi e del sindaco Alemanno. Noi sappiamo da che parte stare e continueremo a farlo, a cominciare dalla manifestazione di oggi con appuntamento a piazza Esquilino alle 17, promossa insieme a movimenti romani per il diritto alla casa.
AS.I.A RdB