NON RESTIAMO A GUARDARE: 8 FEBBRAIO ORE 15 TUTTI IN CAMPIDOGLIO

Roma -

 

SUBITO I PROVVEDIMENTI PER IL PIANO CASA

NESSUNA CEMENTIFICAZIONE DELL’ULTIMA ORA

 

Dire di essere preoccupati in una città che si sveglia quasi ogni giorno con lo sgombero di insediamenti di fortuna, con gli ufficiali giudiziari alla porta di migliaia di famiglie sotto sfratto, con gli assessorati assediati da chi vive le mille facce della nuova precarietà abitativa, sembra un eufemismo. Mentre le iniziative coraggiose di alcuni amministratori locali vengono frustrate, l’amministrazione comunale ha accumulato una sequenza infinita di errori, negligenze, ritardi che hanno determinato uno stato di emergenza abitativa di fatto esplosivo.

Errori e scelte dettate da una logica di asservimento politico nei confonti dei poteri forti della città. In questi anni il signor Walter Veltroni si è rivelato di fatto il miglior "agente immobiliare" possibile per tutti quei costruttori ( in realtà poche famiglie di oligarchi da Toti a Caltagirone, da Parnasi a Scarpellini, da Cerasi a Mezzaroma a Pulcini e via discorrendo...), che stanno seppellendo con il loro inutile cemento i nostri quartieri e la nostra città.

Una città che negli ultimi 10 anni ha perso più di 200.000 abitanti su cui si stanno riversando milioni di metri cubi di cemento che cancellano il sogno e la possibilità di realizzare una città più vivibile. Una città dove l’Eurispes afferma esserci 270mila case vuote e dove i grandi e piccoli costruttori vogliono farne ancora. Case su case che consumano il verde e le risorse dei nostri territori, che fanno di Roma una enorme gabbia ed ingorgo, palazzi centri commerciali ed antenne anziché scuole, servizi, spazi di aggregazione sociale e culturale. Case su case, sempre e solo private,  a prezzi sempre più irraggiungibili per sempre più persone che non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese.

In ogni quartiere cresce di fronte a tutto questo una insofferenza diffusa, in più di un municipio si sta levando la voce unita del movimento di lotta per il diritto all’abitare, dei comitati di quartiere, degli ambientalisti, degli urbanisti più sensibili. Un grido di allarme contro il nuovo sacco di Roma che si sta materializzando.  Una battaglia ed un percorso comune che tiene insieme il diritto all'abitare e l'idea di una città diversa per tutti e di tutti. L'unico spazio possibile per immaginare ancora una metropoli dei diritti contro quella della speculazione del mercato della precarietà.

In questi ultimi giorni prima delle dimissioni annunciate di Veltroni e dello scioglimento anticipato della consigliatura, in un clima già di campagna elettorale vogliamo chiamare a raccolta le realtà sociali e di movimento di questa città, le associazioni ambientaliste, i comitati di quartiere, per una grande mobilitazione in Campidoglio in concomitanza con la discussione in aula del Nuovo Piano Regolatore  Generale per chiedere con chiarezza l’approvazione delle misure necessarie per dare corpo al “piano casa” che abbiamo conquistato e costruito in anni di mobilitazione e di lotta:

 

-         Il completamento dell’approvazione delle aree 167 da destinare prioritariamente ad Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata.

-         L’Approvazione dei Cambi di destinazione d’uso finalizzati all’acquisizione di alloggi da destinare ad ERP.

-         L’acquisizione del patrimonio degli enti per destinarli all’emergenza abitativa.

-         La tutela dagli sgomberi di tutte le occupazioni in atto inserendole nei programmi di assegnazione previsti ed il blocco degli sfratti  per morosità

-         Tempi e Risorse certe per l’assegnazione degli Alloggi Popolari  e quelli a Canone Concordato Solidale previsti dal Piano Casa.

 

Alle forze politiche, alla Giunta ed al Consiglio che oggi governano questa città chiediamo di approvare una mozione di indirizzo in grado di fissare, in discontinuità con quello che accaduto sino ad oggi, una vera politica per il diritto all’abitare che:

 

- Non preveda ulteriori deroghe al PRG

- UtilizzI delle Caserme e del Demanio per affrontare l’emergenza abitativa ed una nuova politica di accoglienza per i migranti

- Una quota parte delle nuove edificazioni previste venga destinato ad Edilizia Residenziale Pubblica

- Vengano  acquisiti gli appartamenti degli occupanti senza titolo e degli inquilini che non hanno potuto acquistare gli alloggi degli enti previdenziali pubblici da cui rischiano di essere cacciati.

 

 

Movimenti per il Diritto all’Abitare – Roma

Action, Coordinamento di Lotta per la Casa, Comitato Obiettivo Casa, Asia-RDB, 8 Marzo Magliana, Blocco Precario Metropolitano via Volontè.