ROMA: CONFERMATI DUE ARRESTI. SABATO 1 AGOSTO PRESIDIO A PIAZZALE CLODIO
Notizia in aggiornamento
I fermi avvenuti questa mattina nel corso della carica ai movimenti per il diritto all'abitare davanti alla regione Lazio, in serata si sono tramutati in arresti.
Antonio e Sammy verranno processati per direttissima domani mattina.
Saremo tutti a piazzale Clodio a partire dalle ore 9 per chiederne la liberazione immediata.
Le lotte sociali non si processano! La lotta per la casa non si arresta!
Antonio e Sammy liberi subito!
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Dopo tre ore di blocco di via della Pisana, del raccordo anulare e una pressione costante sui consiglieri e assessori regionali, i movimenti hanno strappato un incontro con il presidente Marrazzo che avverrà tra pochi minuti.
Mentre dentro si attende l’incontro, fuori il presidio ha riconquistato agibilità e diverse centinaia di persone si sono ricompattate nel piazzale antistante alla sede del Consiglio regionale.
Invitiamo tutti i movimenti, i centri sociali, le occupazioni, i comitati e le associazioni a raggiungere il presidio alla Pisana.
Chiediamo il rilascio immediato di tutti i fermati!
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I movimenti per il diritto all’abitare hanno subito una durissima carica da parte dei carabinieri davanti la sede della regione Lazio, in via della Pisana. Diversi i fermati e i feriti tra i manifestanti, tra i quali ci sono anche molti bambini.
Un gruppo è riuscito a entrare all’interno della sede della regione e si è asserragliato nell’aula della commissione Casa, interrompendone i lavori. Anche dentro si sono verificate cariche e si registrano diversi feriti tra i manifestanti.
La regione Lazio vuole chiudere in fretta e furia la proposta di legge sulla casa approvata dalla Giunta, senza prendere in considerazione le obiezioni sollevate dai movimenti, compresa la possibilità di rinviare il tutto a settembre costruendo un percorso partecipato nell’approvazione della legge.
Questo comportamento ci ricorda le modalità di Veltroni durante l’approvazione del Piano Regolatore Generale. Anche in quell’occasione i movimenti provarono a sollevare l’inadeguatezza e i limiti evidenti sul fronte dell’emergenza abitativa, mentre le necessità dei costruttori venivano ampiamente considerate. Come allora, le uniche risposte sono le manganellate delle forze dell’ordine.
Rete dei movimenti romani per il diritto all’abitare