SGOMBERATA ALL'ALBA LA TENDOPOLI: A BOLOGNA IL DRAMMA CASA E' UN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO.

Bologna -

COMUNICATO STAMPA

 

Questa mattina all'alba polizia e vigili urbani sono intervenuti in massa per sgomberare la tendopoli sotto il Comune di Bologna nata 20 giorni fa, nell'indifferenza dell'Amministrazione commissariale.

 

Lo sgombero di questa mattina ribadisce con chiarezza come il problema della casa venga affrontato come questione di ordine pubblico, senza curarsi di ricercare soluzioni concrete che assicurino il diritto all'abitare a tutti quei lavoratori che stanno vivendo in prima persona le conseguenze della crisi economica.

 

Nel condannare con forza l'operato del Commissario Prefettizio di Bologna l'ASIA-RdB invita i movimenti per il diritto all'abitare a rilanciare la lotta per il diritto alla casa, per fermare gli sfratti e gli sgomberi, il caro-affitti e il caro-mutui, le dismissioni speculative degli alloggi degli Enti, e a costruire una forte mobilitazione a livello nazionale.

 

Affermiamo che quello della casa non può essere considerato un problema di ordine pubblico e che è necessario un vero piano casa a livello nazionale che preveda l’acquisizione al patrimonio pubblico di un milione di case popolari (soprattutto recuperando le case già costruite e utilizzando il patrimonio degli Enti pubblici e e di quelli Privatizzati).

 

ASIA-RdB

Coordinamento Nazionale

 

Questa mattina alle 06.00 è iniziato lo sgombero forzato della tendopoli di Piazza Liber Paradisus, per ordine dell’Amministrazione Comunale che  ha emesso una specifica ordinanza.

In questo momento gli abitanti della tendopoli stanno concludendo lo smontaggio delle tende sotto gli occhi di vigili urbani e polizia.

Non è certamente con queste decisioni di “ordine pubblico” che il comune può affrontare il grave problema sociale dell’emergenza abitativa, a meno che non pensi di risolvere la questione trasferendo le persone dalle tende alle automobili.

Anche in questo momento gli abitanti della tendopoli stanno dando dimostrazione della grande dignità con la quale affrontano quotidianamente la loro precaria situazione, e con la quale hanno vissuto 20 giorni in piazza Liber Paradisus.

Una dignità che migliaia di cittadini, venuti a portare la loro solidarietà in questi  giorni, hanno potuto constatare quotidianamente.


A tal proposito ringraziamo questi cittadini come anche il bar Kristal con il quale sono stati tenuti buoni rapporti e che ha contribuito al buon mantenimento delle condizioni igieniche della tendopoli.

La tendopoli in Piazza Liber Paradisus chiude ma non conclude la sua vertenza sociale.

E’ convocata un conferenza questa  mattina alle 11.00 in Piazza Maggiore davanti a Palazzo Comunale.

 

Asia RdB Bologna


28 aprile 2010 - Ansa

Casa: sgomberata tendopoli sfrattati davanti Comune Bologna
Era stata allestita il 7 aprile in piazza Liber Paradisus

(ANSA) - BOLOGNA, 28 APR - E' cominciato all'alba lo sgombero della tendopoli degli sfrattati allestita il 7 aprile davanti ai nuovi uffici comunali di Bologna, in piazza Liber Paradisus. Circa una ventina di famiglie di marocchini, tunisini, bengalesi, romeni, ma anche italiani, sostenuti da Asia-RdB, si erano accampati chiedendo una casa dopo averla persa per colpa del lavoro che non c'e' piu' o della cassa integrazione che non basta per pagare l'affitto. E domenica era stata occupata una ex scuola a Borgo Panigale, alla periferia ovest di Bologna, da una trentina di famiglie, fra extracomunitari ed italiani.


28 aprile 2010 - Corriere.it

casa e crisi
Sgomberata la tendopoli degli sfrattati in piazza Liber Paradisus
Dopo 22 giorni, il presidio è costretto a smobilitarsi

Bologna - È cominciato all’alba lo sgombero della tendopoli degli sfrattati allestita il 7 aprile davanti alla sede dei nuovi uffici comunali di piazza Liber Paradisus. Qui circa una ventina di famiglie di marocchini, tunisini, bengalesi, romeni, ma anche di italiani, sostenuti da Asia-RdB, si erano accampati chiedendo una casa dopo averla persa per colpa del lavoro che non c’è più o della cassa integrazione che non basta per pagare l’affitto.
«Uno sgombero forzato, per ordine dell’Amministrazione comunale che ha emesso una specifica ordinanza», commenta Lidia Triossi di Asia-RdB, sindacato che si occupa proprio del diritto alla casa. «Non è certamente con queste decisioni di ordine pubblico che il Comune può affrontare il grave problema sociale dell’emergenza abitativa, a meno che non pensi di risolvere la questione trasferendo le persone dalle tende alle automobili. Anche in questo momento gli abitanti della tendopoli stanno dando dimostrazione della grande dignità con la quale affrontano quotidianamente la loro precaria situazione».
Domenica scorsa Asia-RdB aveva annunciato l’occupazione di una ex scuola vuota da tempo a Borgo Panigale, alla periferia ovest di Bologna, da parte di circa una trentina di famiglie, fra extracomunitari ed italiani.


28 aprile 2010 - Repubblica.it

Sgomberata la tendopoli degli sfrattati in piazza Liber Paradisus
La protesta iniziata da oltre tre settimane, coinvolgeva una ventina di famiglie
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Bologna - E' partito questa mattina all'alba, ed è già stato concluso, lo sgombero della tendopoli degli sfrattati allestita il 7 aprile davanti alla sede dei nuovi uffici comunali di Bologna, in piazza Liber Paradisus. Qui circa una ventina di famiglie di marocchini, tunisini, bengalesi, romeni, ma anche di italiani, sostenuti da Asia-RdB, si erano accampati chiedendo una casa dopo averla persa per colpa del lavoro che non c'e' piu' o della cassa integrazione che non basta per pagare l'affitto.
''Uno sgombero forzato, per ordine dell'Amministrazione comunale che ha emesso una specifica ordinanza'', commenta Lidia Triossi di Asia-RdB, sindacato che si occupa proprio del diritto alla casa. ''Non e' certamente con queste decisioni di 'ordine pubblico' che il Comune puo' affrontare il grave problema sociale dell'emergenza abitativa, a meno che non pensi di risolvere la questione trasferendo le persone dalle tende alle automobili. Anche in questo momento gli abitanti della tendopoli stanno dando dimostrazione della grande dignita' con la quale affrontano quotidianamente la loro precaria situazione''.


28 aprile 2010 - Telesanterno

Bologna: sgomberata tendopoli davanti al Comune

Bologna - E’ cominciato oggi all’alba lo sgombero della tendopoli degli sfrattati, allestita davanti alla sede dei nuovi uffici comunali di Bologna, in piazza Liber Paradisus. Da 7 aprile scorso, circa una ventina di famiglie di marocchini, tunisini, bengalesi, romeni, ma anche di italiani, sostenuti da Asia-RdB, si erano accampati chiedendo una casa dopo averla persa per colpa del lavoro che non c’e’ piu’ o della cassa integrazione che non basta per pagare l’affitto.
"Uno sgombero forzato, per ordine dell’Amministrazione comunale che ha emesso una specifica ordinanza", commenta Lidia Triossi di Asia-RdB, sindacato che si occupa proprio del diritto alla casa. "Non e’ certamente con queste decisioni di ‘ordine pubblico’ che il Comune puo’ affrontare il grave problema sociale dell’emergenza abitativa, a meno che non pensi di risolvere la questione trasferendo le persone dalle tende alle automobili.
Anche in questo momento gli abitanti della tendopoli stanno dando dimostrazione della grande dignita’ con la quale affrontano quotidianamente la loro precaria situazione". Domenica scorsa Asia-RdB aveva annunciato l’occupazione di una ex scuola vuota da tempo a Borgo Panigale, alla periferia ovest di Bologna, da parte di circa una trentina di famiglie, fra extracomunitari ed italiani.


27 aprile 2010 - Il Bologna

Emergenza casa. In piazza Liber Paradisus la protesta continua
Tendopoli, atto ventesimo ma Rdb teme lo sgombero
Asia: «Due agenti della Polizia Municipale ci hanno dato l'intervento per imminente»
di Renzo Sanna
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Bologna - Al ventesimo giorno la tendopoli è in pericolo. Per usare le parole degli inquilini resistenti, "le uniche soluzioni che riescono a trovare sono relative all'ordine pubblico". Cioé lo sgombero, che stando ai responsabili delle associazioni in lotta per il diritto alla casa con due presidi in luoghi diversi della città è imminente. Segnali abbastanza chiari in realtà, con due persone - degli agenti della Municipale, secondo gli stranieri che hanno poi riferito agli organizzatori - che ieri mattina hanno annunciato un'azione di forza per liberare piazza Liber Paradisus dall'accampamento che da quasi tre settimane è un discreto, colorato segnale dell'emergenza. Una boa ai piedi degli uffici comunali, con dentro una trentina di famiglie che galleggiano nella paura di perdere la casa da un momento all'altro, o proprio non ce l'hanno e sono in attesa da anni dell'alloggio popolare.
Nessun responsabile del presidio (esponenti di Asia-Rdb, il sindacato degli inquilini, o dell'associazione Bologna prende casa) era in quel momento davanti al palazzo di vetro, anche perché da domenica la roccaforte antisfratto si è divisa: gli uomini a presidiare le tende, le donne e i bambini nell'ex scuola Mazzini di Borgo Panigale, appena occupata. Sarebbe stata una scelta azzardata portare interi nuclei nell'edificio abbandonato di via Legnano, uno dei tanti sfitti della città, ecco il perché la separazione. E si dividono, da domenica, anche i responsabili di Asia e Bologna prende casa, tra la tendopoli diventata il simbolo della lotta e l'occupazione pacifica, come le altre, di una struttura grande, agibile ma chiusa da tre anni. In piazza Liber Paradisus ieri mattina si sarebbero dunque presentati due uomini in divisa: "Hanno parlato di uno sgombero che dovrebbe essere imminente - dicono gli attivisti Rdb -: è questa la risposta al dialogo delle istituzioni locali e regionali, sono queste le loro soluzioni all’emergenza abitativa? Non si può considerare la precarietà sociale come un problema di ordine pubblico". Gli occupanti erano stati chiari, quando il 7 aprile si insediarono insieme ai senzatetto, molti dei quali stranieri: "Non ce ne andremo finché non ci verranno date risposte". Hanno poi avuto un incontro col commissario Anna Maria Cancellieri, ma infruttuoso. Alla luce dell’accaduto, Asia fa appello alla città per difendere la tendopoli: "Deve continuare, chiamiamo tutta la cittadinanza e le forze sociali, politiche e sindacali a portare la propria solidarietà". Le venti tende, ordinate ai piedi dello stemma della città e di fianco al gazebo dell'organizzazione, sono ora a rischio. Sarebbe l'ennesimo sfratto in una città che ne ha ormai perso il conto.

I due presidi
Alla Bolognina
Dal 7 aprile una ventina di tende è ai piedi del palazzo di vetro che ospita gli uffici comunali. Vi dormono da allora circa 30 famiglie, fino a domenica 50 persone.
A Borgo Panigale
Da domenica donne, ragazze e bambini della tendopoli sono in via Legnano, dove Asia ha scovato un altro edificio sfitto e vuoto. E' un'ex scuola, inagibile dal 2007.


27 aprile 2010 - La Repubblica

"Problemi igienici e sanitari" La tendopoli teme lo sgombero
Tensione tra gli sfrattati in piazza Liber Paradisus
di ALESSANDRO CORI

Bologna - Gli "inquilini resistenti" e senza casa accampati in piazza Liber Paradisus temono di essere sgomberati dalle forze dell´ordine. La tendopoli che in segno di protesta da venti giorni occupa il piazzale sotto l´edificio del Comune di Bologna, ormai sente di aver vita breve. Ieri mattina, secondo alcuni immigrati che vivono e dormono nelle venti canadesi messe in piedi grazie al sostegno di Asia-Rdb e "Bologna prende casa", qualcuno si è presentato fuori dalla tendopoli e li ha "minacciati" prospettando uno sgombero imminente. Tra loro non c´era nessun delegato dell´Associazione degli inquilini né del sindacato, ma chi era presente dice che si sarebbe trattato di agenti della Polizia municipale. "Hanno parlato di uno sgombero tra oggi e domani", confermano con un comunicato gli attivisti Rdb. "E´ questa la risposta al dialogo delle istituzioni locali e regionali, sono queste le loro soluzioni all´emergenza abitativa?" si chiedono polemicamente. Dal Comune intanto fanno sapere che in effetti una pattuglia di vigili urbani ieri mattina si è recata in piazza Liber Paradisus, "ma per un semplice controllo igienico-sanitario, per ora non c´è in programma nessuno sgombero".
Gli "inquilini resistenti" e gli attivisti di Asia però si preparano comunque a "difendere" l´accampamento. "Deve continuare e per questo chiamiamo tutta la cittadinanza e le forze sociali, politiche e sindacali a portare la propria solidarietà alla tendopoli di piazza Liber Paradisus".


27 aprile 2010 - City

Ora la tendopoli rischia lo sgombero

Bologna - Arrivati al 20° giorno di accampamento sotto il nuovo palazzo del Comune, in piazza Liber Paradisus, ora gli "inquilini resistenti" di Asia Rdb e dell’associazione "Bologna prende casa" temono di essere sgomberati da un momento all’altro. Ieri mattina qualcuno, hanno riferito i presenti, si è presentato fuori dalla tendopoli e ha minacciato gli attivisti di uno sgombero imminente. Secondo i testimoni sul posto (tra loro non c’era nessun delegato Asia-Rdb) si sarebbe trattato di personale della Polizia municipale. "È questa la risposta al dialogo delle istituzioni locali e regionali, sono queste le loro soluzioni all’emergenza abitativa?", si chiedono polemicamente. Asia fa appello a tutta la cittadinanza per difendere la tendopoli.


27 aprile 2010 - Gazzetta di Reggio/Modena, Nuova Ferrara

TENSIONE ABITATIVA A BOLOGNA
La tendopoli dei senza casa sarà sgomberata

BOLOGNA - La tendopoli di famiglie senza casa che da 20 giorni sono accampate a Bologna in piazza Liber Paradisus, davanti alla nuova sede degli uffici comunali, potrebbe essere sgomberata. Così alcuni vigili urbani avrebbero detto a una rappresentanza di famiglie, in un sopralluogo fatto intorno alle 11. A riferirlo è una nota di Asia-Rdb che ha promosso la protesta. Nessuno degli attivisti del sindacato era in piazza all’arrivo dei vigili. Anche per questo hanno mandato una comunicazione al comando della polizia municipale per chiedere spiegazioni. In particolare, si ricorda come «gli inquilini che dormono in tenda sono solo una rappresentanza, rispetto al numero di inquilini in emergenza abitativa. Nell’ultima settimana abbiamo deciso di fare turnare le persone, per non ricoprire tutta piazza Liber Paradisus». E poi, di fronte a uno sgombero, si chiede: «E’ questa la risposta al dialogo delle istituzioni locali e regionali? Sono queste le loro soluzioni all’emergenza abitativa? Considerare la precarietà sociale e l’emergenza abitativa come un problema di ordine pubblico?».


26 aprile 2010 - Telesanterno

Sfratti a Bologna: dalla tendopoli sotto alla sede del Comune
alla scuola di Borgo Panigale
Trenta famiglie sfrattate hanno occupato l’ex scuola Mazzini di Borgo Panigale. Attendono una risposta dal Commissario Cancellieri sulla possibilità di una collocazione dove vivere, così come le decine di famiglie che dal 7 aprile dormono nella tendopoli allestita sotto alla nuova sede del Comune, in piazza Liber Paradisus
Guarda il servizio

Bologna - Sono tremila gli sfratti in atto a Bologna e riguardano circa 15mila persone. Ieri una trentina di famiglie ha occupato la ex scuola Mazzini di Borgo Panigale. L’istituto fino al 2007 era la sede di alcune associazioni ma da allora è vuoto e inutilizzato. Per denunciare l’emergenza e richiedere soluzioni per i lavoratori che non riescono a pagare l’affitto o il mutuo, Asia e "Bologna prende casa" hanno iniziato il 7 aprile un presidio sotto il Comune di Bologna, in piazza Liber Paradisus, dove l’altra notte è nata una bambina, Sabrina. Dall’altra parte della città, a Borgo Panigale, si cucina e si gioca con i bambini nella ex scuola ora occupata. I rappresentanti di Asia RdB sottolineano che questo è l’ennesimo edificio del Comune inutilizzato da anni. Attendono una risposta dal Commissario Cancellieri per poter utilizzare questo o altri luoghi simili.


26 aprile 2010 - Repubblica.it

"Sfratto in arrivo" per la tendopoli "Questione di poche ore"
E' giunta al ventesimo giorno la protesta di alcuni inquilini sfrattati. "Ma questa mattina sono giunti dei vigili urbani"
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Bologna - Dopo venti giorni di presidio, ora la tendopoli degli sfrattati in piazza Liber Paradisus teme lo sgombero. Questa mattina qualcuno, riferiscono gli attivisti presenti, si è presentato fuori dalla tendopoli e ha minacciato gli attivisti di uno sgombero imminente. I presenti (tra loro non c'era nessun delegato Asia-Rdb) hanno riferito che si sarebbe trattato di personale della Polizia municipale. "Hanno parlato di uno sgombero che dovrebbe essere imminente, tra oggi e domani", scrivono a chiare lettere gli attivisti Rdb in un comunicato. "E' questa la risposta al dialogo delle istituzioni locali e regionali, sono queste le loro soluzioni all'emergenza abitativa?", si chiedono polemicamente. Non si puo' "considerare la precarieta' sociale e l'emergenza abitativa come un problema di ordine pubblico". (Dire)


 

 

 

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