SGOMBERATA LA TENDOPOLI, ARRESTATI 9 ATTIVISTI MA LA LOTTA DELLE FAMIGLIE E DEI PRECARI DELLA CITTA' DELLA DIGNITA' PROSEGUE

Roma -

 

Non c’è nessun dialogo con chi vive il problema della casa. E’ questo il segnale che hanno voluto mandare con le cariche e i nove arresti (nel pomeriggio sono stati portati a Regina Coeli) che hanno effettuato questa mattina al presidio di piazza S.Marco. L’intervento della polizia è avvenuto a freddo, senza alcun preavviso, contro gente che dormiva nelle tende accampate nei giardini e che non ha potuto far altro che opporre una resistenza passiva, come mostrano chiaramente le immagini televisive.

 

Tutte le parti politiche hanno parlato in queste settimane di campagna elettorale del tema della casa. Ma di fronte alla presenza visibile di centinaia di persone che vivono il dramma concreto di non avere un reddito sufficiente per permettersi una abitazione dignitosa, invocano l’uso della forza. E’ il segnale che le politiche abitative di questi anni sono fallite, a favore dei profitti e della rendita dei poteri privati. Le proteste e le manifestazioni di questi giorni sono la dimostrazione del loro fallimento.

 

Di fronte a questa situazione le famiglie e i precari che hanno avviato questa difficile battaglia non arretrano. Convocano per domani alle ore 17.00 una assemblea in piazza S.Marco sul tema “Diritto alla casa e rendite dei grandi costruttori: la politica da che parte sta?” e lanciano un appello a tutte le forze sociali e agli altri movimenti della città per mobilitarsi nei prossimi giorni per la libertà di tutti gli attivisti del movimento, per il diritto alla casa e al reddito.

 

 

Le famiglie della Città della Dignità

Blocco Precario Metropolitano

Asia-RdB Cub

 

 

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