VIA PINCHERLE: AREA MESTRE RIFIUTA LA PROPOSTA DELLA REGIONE

L'Assessore regionale alle politiche della casa Di Carlo a Romatoday: “Il rifiuto è la conferma di una strategia ambigua”. Asia Rdb: “Questa oltre ad essere un'operazione immobiliare è anche un crimine sociale”

Roma -

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Si complica la situazione degli inquilini di via Pincherle. La società immobiliare Area Mestre, appartenente al gruppo Giacomazzi, ha infatti comunicato attraverso una lettera alla Regione, il rifiuto della proposta d'acquisto da parte della Regione stessa attraverso l'Ater degli appartamenti acquistati da Area Mestre da Fata assicurazioni.

 

Nella lettera in cui Area Mestre spiega il rifiuto vengono addotte tre motivazioni. La prima è legata al prezzo, giudicato inferiore a quello a cui sono stati acquistati da Fata. “Si tratta di una motivazione falsa”, spiega l'Assessore Assessore regionale alle politiche della casa. “La Regione ha proposto poco meno di 19 milioni di euro per il solo blocco residenziale. Si tratta del prezzo d'acquisto da parte di Area Mestre, maggiorato del 10%. Ovviamente escludendo magazzini e negozi”.

 

La seconda motivazione addotta da Fata è che dalla data di acquisto sono stati presi impegni con soggetti terzi. In terzo luogo viene esplicitato che all'atto dell'acquisto non è mai stata contemplata la possibilità di vendere in blocco gli appartamenti.

 

“Questo conferma”, spiega Di Carlo, “una strategia che da subito mi è parsa poco chiara. Fata prima e Area Mestre poi hanno sempre assunto un atteggiamento ambiguo. In riunioni istituzionali si era giunti ad accordi verbali per i quali dopo la prelazione per gli inquilini, avrebbero valutato l'offerta dell'Ater. La motivazione per la quale ci sono già accordi con terzi, conferma che quest'accordo verbale non c'era la volontà di portarlo avanti”.

 

Di Carlo conferma il pieno sostegno agli inquilini ed invoca un intervento legislativo. “Da parte mia confermo tutto il mio impegno per proteggere gli interessi degli inquilini. Continueremo a trattare anche se i margini di trattative da parte di Area Mestre sembrano pochi. Sarebbe necessario un intervento legislativo del governo per evitare che situazioni del genere si ripetano”.

 

Asia Rdb, il sindacato che sostiene gli inquilini di Via Pincherle, dichiara: “La risposta arrivata negli uffici dell’assessorato porta con sé un segno di irresponsabilità evidente. In una città con un’emergenza abitativa sulla soglia del disastro e con più di 30mila inquilini a rischio tra dismissioni e sfratti, rispedire al mittente la proposta di acquisto regionale senza nemmeno provare a discuterla trasforma un’operazione immobiliare in un crimine sociale”.

 

Da parte del comitato inquilini c'è la volontà di continuare nella protesta. Nei prossimi giorni saranno presentate al prefetto le firme raccolte nel corso della protesta dei giorni scorsi. Domani, nel corso di un'assemblea, verranno stabilite le nuove forme di protesta

 

Gli inquilini chiedono al Sindaco e al Prefetto di affiancare la Regione nel sostegno dell’inquilinato.